Un primato per nulla invidiabile quello che spetta all’Italia nel settore assicurativo. Siamo il Paese che fa registrare il maggior numero di sinistri con danni alla persona. Un elemento chiave per comprendere le continue oscillazioni e soprattutto gli aumenti dei prezzi delle polizze.
Ania
Le compagnie di assicurazione confermano che l’Rc auto italiana è la più cara d’Europa
Tra il 2008 ed il 2012 in Italia una polizza di responsabilità civile per un motoveicolo è costata mediamente 279 euro, ossia il 46% in più rispetto ad un’analoga polizza stipulata al costo di 150 euro in paesi quali Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna.
► Scadenza e tacito rinnovo nelle assicurazioni diverse da quelle RC auto
Per la RC auto, invece, il differenziale risulta solo leggermente inferiore: 45% in più,ossia 526 euro contro i 291 euro dei quattro paesi su citati.
► Un profilo della compagnia di assicurazioni Filo Diretto
Questi i dati forniti dall’Ania, l’ associazione italiana delle imprese assicuratrici, che in merito alle tariffe europee ha commissionato un apposito studio al Boston Consulting Group.
Le compagnie assicurative avvertono però che ogni singola polizza italiana è gravata per il 60% dal costo medio dei sinistri risarciti, il che corrisponde a 126 euro in più per ogni veicolo rispetto alla media europea.
A ciò, aggiunge l’Ania, vanno sommati i 52 euro in più di tasse, i 23 euro in più per la distribuzione, i 6 per i costi amministrativi e gestionali, e da ultimo i 6 euro in più per il guadagno delle compagnie.
In Italia, secondo lo studio, i risarcimenti per i sinistri mortali hanno un costo che supera di ben quattro volte quello dei Paesi di riferimento (649 mila euro contro 138 mila),così come più alto è anche il livello del danno patrimoniale a possibili beneficiari (50-60 mila euro contro 30-40 mila).
Le frodi, che pesano per il 40/45% sull’aumento dei prezzi, incidono sul costo globale delle polizze italiane ancor più delle condotte di guida pericolose, il cosiddetto “rischio stradale”, che da solo vale circa il 25% del contratto assicurativo.