Tempo fa gli apprendisti nelle botteghe degli artigiani erano molto numerosi. Adesso invece l’apprendimento dell’arte segue dinamiche differenti. A dare l’annuncio e lanciare l’allarme ci ha pensato la CGIA di Mestre in un comunicato molto interessante.
Apprendistato
Apprendistato, crolla l’utilizzo di questo particolare tipo di contratto
Pubblicati oggi i dati sull’apprendistato relativi al 2012 che hanno messo in evidenza come questo particolare tipo di contratto, rilanciato in un periodo di disoccupazione giovanile crescente, non abbai dato i risultati sperati.
Secondo quanto contenuto nell’analisi fatta da Isfol, Inps e Ministero del Lavoro, infatti, nel 2012 il numero dei rapporti di lavoro in apprendistato è di 469.855, in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente.
Apprendistato, ecco come sarà dopo la riforma di Poletti
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge sul lavoro voluto dal nuovo Governo di Matteo Renzi che prevede delle importanti novità per i contratti e per le assunzioni in genere che vedranno la luce nei prossimi mesi, se il Parlamento non deciderà di modificare il documento entro i sessanta giorni previsti dalla legge.
Una parte importante del decreto legge è dedicata all’apprendistato: vediamo quali sono i principali cambiamenti in vista per questo particolare contratto di lavoro.
Come rilanciare il mercato del lavoro mediante l’apprendistato
Un maggior spazio al contratto di apprendistato, esteso magari in via provvisoria e sperimentale, porterebbe dei benefici per il mercato del lavoro? Probabilmente si. Si parla di benefici per le grandi aziende, nonché per le scuole e le università che ne uscirebbero valorizzate. Il collocamento degli apprendistati nella rete produttiva locale godrebbe da ciò.
Occorre, dunque, elevare l’istruzione tecnica e professionale, valorizzare l’orientamento e le sue attività, accrescere il placement universitario. Sarebbe, inoltre, necessario pensare a degli incentivi specifici per i tirocini, così che poi le imprese li trasformino in contratto di lavoro.
Regime agevolato per il pagamento dei contributi per apprendisti in mobilità
L’Inps ha previsto che se un datore di lavoro decide di assumere un apprendista iscritto alle liste di mobilità – ai fini della qualificazione professionale – ha diritto ad accedere ad agevolazioni per il pagamento dei suoi contributi, così come sono previste delle deroghe sui limiti anagrafici previsti in caso di stipula di un contratto di apprendistato.
► Le nuove tipologie dell’ apprendistato – I
Quindi, per i datori di lavoro che assumono apprendisti, come riporta anche il TU per l’apprendistato, il regime che si deve applicare al pagamento dei relativi contributi è quello agevolato, che consiste in una contribuzione complessiva pari al 15,84% (10% + 5,84% a carico dipendente).
A questa agevolazione si aggiunge anche l’incentivo che consiste nel 50% della quota di indennità di mobilità, che viene corrisposta al datore di lavoro, e non al lavoratore, ai fini del pagamento dei contributi previdenziali, solo nel caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato.
Il periodo agevolato ha durata di 18 mesi, al termine dei quali il carico contributivo del lavoratore rimane pari al 5,84%, mentre la contribuzione datoriale è dovuta in misura piena.
► Guida al Decreto Occupazione: apprendistato e mercato del lavoro
Il messaggio dell’Inps, infine, chiarisce anche che le forme assicurative rimangono quelle espressamente stabilite per l’apprendistato: IVS, Cuaf, Malattia, Maternità e ASpI.
Nuove regole per contributi e assicurazione degli apprendisti
Con il messaggio Inps 11761 del 22 luglio 2013, l’Istituto di previdenza ha dato ulteriori indicazioni per il pagamento dei contributi degli apprendisti iscritti alle liste di mobilità in riferimento alla Dlgs 167/2011.
Dopo 18 mesi dall’entrata in vigore del decreto, infatti, pur rimanendo invariate le voci assicurative, sono stati aumentati i contributi da pagare a carico del datore di lavoro, con l’equiparazione al settore di attività e alle caratteristiche aziendali.
► Le novità per i debiti contributivi, la rateizzazione breve
Quindi, se per i primi 18 mesi dall’entrata in vigore del decreto, il regime vigente per il pagamento dei contributi era quello agevolato (contribuzione datoriale pari al 10%) con possibilità di usufruire del beneficio del 50% dell’indennità di mobilità residua, al netto di quella già fruita dal lavoratore, dal 19° mese, come già anticipato dalla circolare 128/12, non è più possibile aderire al regime agevolato.
► Guida all’iter unico per la rateizzazione dei contributi non pagati
Per chi ha assunto un apprendista iscritto alle liste di collocazione il pagamento dei contributi per il lavoratore è adeguato alle aliquote ordinariamente previste in relazione al settore di classificazione previdenziale e alle caratteristiche aziendali, al netto delle eventuali riduzioni stabilite dalla legge, con il contributo Aspi da calcolare all’1,61% (1,31% + 0,30%) e le misure compensative per la previdenza complementare e per il Fondo di tesoreria Inps allo 0,27% per l’anno in corso.
Le nuove tipologie dell’ apprendistato – I
Come definito dal Testo Unico dell’ Apprendistato, ovvero il Decreto Legislativo 167/2011 e recepito anche dalla Circolare INAIL n. 27 del 23 Maggio 2013, che riassume il quadro normativo aggiornato della disciplina di questo rapporto di lavoro, le tipologie di apprendistato oggi ammesse sono in totale tre:
La nuova disciplina generale del contratto di apprendistato
La normativa che regola la stipula dei contratti di apprendistato in Italia ha subito, nel corso del 2011 e del 2012, un aggiornamento generale.
In questo post vogliamo quindi continuare ad approfondire il tema della nuova disciplina dell’ apprendistato così come è stata recepita anche dalla Circolare INAIL n. 27 del 23 Maggio 2013, che ha per così dire chiarito i nuovi termini di legge in seguito ai diversi aggiornamenti normativi.
Nozione e disciplina generale dell’ apprendistato 2013
In questo post forniremo alcune informazioni di base in merito alla nozione, alla disciplina generale, al quadro normativo di riferimento e alle finalità’ relative all’ apprendistato, così come è stato riformato nel corso del 2011 – 2012 ed è stato poi recepito anche dalla Circolare INAIL n. 27 del 23 maggio 2013, che ha fissato i punti salienti dell’ aggiornamento della materia giuridica.