Il Pil dell’ex impero celeste ha registrato nel 2013 un +7,7% e quest’anno potrebbe aumentare del 7,4%: l’incremento più basso dal 1989. Wall Street resta chiusa per il Martin Luther King day, i listini del Vecchio continente chiudono una giornata incolore e Milano è invariata. Rendimento stabile al 3,8% per i titoli di Stato italiani, sotto 1,36 contro il dollaro l’euro
azioni
I mercati finanziari dove investire che promettono di più
Come abbiamo già scritto in un post precedente, gli analisti spiegano quali sono le strategie più interessanti da applicare nei mercati azionari. Qui invece affrontiamo la spiegazione di quali potrebbero essere i mercati finanziari dove investire, che promettono i migliori rendimenti.
Quali strategie sui mercati azionari adoperare nel 2014
Queste le nuove misure strategiche da utilizzare, secondo gli specialisti, in materia di investimento per il nuovo 2014 che riguardano azioni europee, Paesi emergenti, obbligazioni. Stando ai gestori dei maggiori fondi di investimento il 2014 non darà le stesse performance del 2013 e i prezzi dei titoli di stato si stabilizzeranno sui livelli raggiunti. Qualche spunto interessante potrebbe arrivare da Spagna, Grecia, Portogallo e Italia se la crescita migliorasse e il la disoccupazione scendesse.
I migliori rendimenti azionari nel 2013
Investire in azioni normalmente di fronte ad un’elevata dose di rischio, i rendimenti possono dare buoni risultati. E’ il caso di alcune tra le azioni a Piazza Affari che sono state più brillanti del 2013, tra cui spiccano quelle della moda e delle società di più giovane quotazione, dall’entrata di Moncler fino a Yoox, fondata nel 2000 e quotata dal 2009.
Allianz presenta il suo outlook mensile, dove investire nel 2014
Una cosa nel 2014 è certa – spiega Allianz Global Investors nell’ultimo outlook mensile – i tre principali temi di investimento saranno: liquidità, liquidità e liquidità. La famosa liquidità immessa dalle banche centrali nei mercati monetari e, indirettamente, nei mercati azionari e finanziari. Un processo che da tempo monitoriamo con attenzione e che la Federal Reserve ha intenzione di limitare e rallentare, seppure con la massima gradualità, tramite il tapering avviato appena prima di Natale.