La Banca Mondiale lancia l’obbligazione Green Growth

La Banca Mondiale lancia l’obbligazione Green Growth 07/2023. Questa obbligazione è connessa ad un indice azionario che consente agli investitori di beneficiare del potenziale di crescita dei mercati azionari e, al contempo, di sostenere progetti finanziati dalla Banca Mondiale con un impatto positivo sull’ambiente.

Banca Mondiale taglia stime di crescita globale

La Banca mondiale ha deciso di rivedere al ribasso la stima sul Prodotto interno lordo mondiale per quanto riguarda il 2014, con un taglio dell’outlook dal +3,4% delle previsioni precedenti al +3% (+2,6% nel 2014).

Per la Banca mondiale l’Asia crescerà a un ritmo più lento

 La Banca mondiale ha affermato che lo sviluppo delle economie dell’Asia orientale sarà più lento del previsto quest’anno, con la moderata crescita della Cina e gli sconvolgimento politici in alcuni Paesi che pesano sulle prospettive della Thailandia.

Nell’aggiornamento economico sull’Asia orientale e del Pacifico pubblicato dalla Banca Mondiale si prevede che la Cina si espanderà del 7,6 per cento quest’anno, in calo dal 7,7 per cento previsto nel mese di ottobre, mentre la Thailandia crescerà del 3 per cento, 1,5 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto sei mesi fa. Lo sviluppo dell’Asia orientale è previsto a un ritmo di crescita del 7,1 per cento nel 2014, in calo dal 7,2 per cento di ottobre.

 

Mercati asiatici più stabili

 

L’espansione della regione sarà sostenuta da una ripresa nelle economie ad alto reddito. La Banca mondiale ha detto che le riforme strutturali sono fondamentali per ridurre le vulnerabilità e migliore la sostenibilità della crescita a lungo termine nella regione. La Cina ha già iniziato con una serie di riforme in materia di finanza, di accesso al mercato, di mobilità del lavoro e di politica fiscale per aumentare la crescita e per stimolare la domanda interna, come ha detto la Banca mondiale in un comunicato. Nel corso del tempo queste misure mettono l’economia su una base più stabile, più inclusiva e sostenibile. Alcune iniziative che il governo ha già annunciato, come la riforma fiscale e la riduzione degli ostacoli agli investimenti privati​​, possono stimolare la crescita anche nel breve termine.

Il capo economista dell’Asia orientale e del Pacifico della Banca Mondiale Bert Hofman ha affermato che i rischi sono quelli di una ripresa più lenta del previsto nelle economie avanzate, un aumento dei tassi d’interesse globali e una maggiore volatilità dei prezzi delle materie prime a causa delle recenti tensioni geopolitiche in Europa orientale.

In Cina, le riforme possono portare notevoli benefici ai partner commerciali che forniscono prodotti agricoli, beni di consumo e servizi, afferma la Banca Mondiale. Al contrario, un riequilibrio disordinato in Cina potrebbe danneggiare la crescita sia della regione sia globale, in particolare nei Paesi che dipendono dalle esportazioni di risorse naturali.

La Banca Mondiale accelera sul prestito di 3 miliardi di dollari all’Ucraina

 Il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim ha affermato che la risoluzione del governo ucraino per revisionare l’economia aiuterà ad accelerare la procedura del prestito di circa 3 miliardi di euro previsti per i settori come la salute e servizi igienico-sanitari.

Jim Yong Kim, che ha incontrato il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk a Washington questa settimana, ha detto che non sarà facile per l’Ucraina effettuare le riforme che ha in programma. Ci sono le difficoltà politiche per la questione in Crimea, ma dalla Banca Mondiale si parla dell’intenzione di andare avanti abbastanza rapidamente se l’Ucraina continua sulla strada delle riforme.

 

L’Ucraina chiede aiuto all’occidente e propone riforme economiche

 

Il Presidente ucraino Yatsenyuk, che è alla ricerca di un aiuto finanziario da parte dei Paesi occidentali, tra cui i 15 miliardi dollari dal Fondo monetario internazionale (Fmi), ha promesso riforme vere per stabilizzare un’economia afflitta da una valuta che sta precipitando e dal deficit di bilancio che si sta allargando. Il Fmi ha ripetutamente sollecitato il governo a ridurre il deficit, permettendo alla moneta di fluttuare e di eliminare gradualmente i sussidi di gas che rappresentano il 7,5% dell’economia del Paese.

L’Ucraina è nei primi posti della classifica mondiale della corruzione, e Jim Yong Kim ha detto che la banca ha i meccanismi per monitorare i suoi prestiti e garantire che il denaro vada alle persone che ne hanno più bisogno.

La questione in Crimea e lo scontro con la Russia è di certo delicata, ma l’Ucraina si trova di fronte a scelte importanti per avvicinarsi all’Europa.

Piazza Affari da record ai livelli di tre anni fa

 Piazza Affari da record che continua in rialzo da dicembre. Il Ftse Mib ieri è arrivato a quota 20 mila punti a un livello che non si vedeva da prima della crisi dello spread. La Borsa di Milano ha chiuso quindi ai massimi dal 2011.

Gli scambi sono stati trainati sui mercati finanziari di tutto il mondo dai conti di Bank of America e si attende la pubblicazione del Beige book della Federal Reserve (Fed). Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’1,60% a 20.045 punti. La soglia dei 20 mila punti non si superava dal 5 luglio 2011. La Borsa di Milano ha quindi recuperato tre anni caratterizzati dalla crisi dello spread.

I dati della Banca Mondiale che prevedono una crescita del Pil dell’economia mondiale hanno influito sui risultati delle Borse in tutto il mondo. Gli indici di tutta Europa sono in rialzo spinti dalle stime di crescita della Banca Mondiale che riguardano gli anni 2014, 2014 e 2016. Da tre anni le stime di crescita non erano a questo livello e quindi l’atmosfera nei mercati finanziari è buona.

 

Piazza Affari comincia bene il nuovo anno

 

In Europa la Borsa migliore è stata Francoforte. A Milano bene i titoli bancari spinti dalle indiscrezioni che i criteri di valutazione sugli stress test saranno meno severi. Per Mps il rialzo è stato più contenuto a +0,43%.

 

Piazza Affari non risente del calo di Tokyo

 

Tra gli altri titoli, Telecom Italia molto bene a +4,3%. Per Finmeccanica le ipotesi di possibili operazioni straordinarie rendono un +8,2%. Tra i negativi si segnalano Mediaset a -3%.

Per quanto concerne i cambi l’euro è a 1,3591 dollari e 142 yen, mentre il rapporto tra dollaro e yen è a  a quota 104,48.

Previsioni di crescita nel 2014 per l’economia mondiale

 L’economia mondiale è in crescita nel 2014 per la Banca Mondiale. Una svolta in quest’anno per l’istituto di Washington così come si legge nel suo rapporto sulle Prospettive economiche globali. Previsioni al rialzo con la stima per il 2014 che è passata da una crescita del 3% a una del 3,2%.

 

Produzione industriale in crescita dopo più di due anni

 

Le previsioni sull’economia sono di una crescita che continuerà nei prossimi anni. Per il 2015 è prevista a +3,4 e per il 2016 a +3,5%. I Paesi emergenti continuano nella loro crescita mentre l’Europa dovrebbe uscire dalla crisi economica.

Per quanto riguarda i Paesi sviluppati, le stime sono di una crescita nel 2014 del 5,3% mentre nel 2013 era al 4,8%. Le previsioni per i prossimi anni sono del 5,5% nel 2015 è del 5,7% nel 2016.

 

Per Barroso la recessione è superata ma la crisi permane

 

Nell’eurozona si prevede una crescita dell1,1% dopo due anni negativi. La Banca Mondiale stima anche un +1,4% nel 2015 e un +1,5% nel 2016.

Negli Stati Uniti, la stima per la crescita del Pil quest’anno è al 2,8% mentre nel 2013 era al +1,8%.Nel 2015 si prevede un +2,9% e nel 2016 un +3%.

In Cina stime di situazione invariata a +7,7%. Per il 2015 si prevede una contrazione a +7,5%. La crescita dell’Angola è prevista come la più alta con l’8%.

Il capo economista della banca Mondiale Kaushik Basu ha affermato: “Gli indicatori dell’economia globale mostrano un miglioramento, ma non occorre essere particolarmente astuti per vedere dei pericoli insorgere sotto la superfice. L’area euro è fuori dalla recessione ma il reddito pro capite continua a scendere in molti paesi. Ci aspettiamo che i paesi piu’ avanzati crescano sopra il 5% nel 2014, con alcune aree meglio delle altre, con l’Angola all’8%, la Cina al 7,7%, l’India al 6,2%. Tuttavia è importante evitare la stasi politica”.

 

L’imprenditoria italiana è bloccata dal peso delle tasse

 Il peso delle tasse continua a bloccare la possibilità italiana di fare impresa. A dirlo, questa volta, è la Banca Mondiale, che ha stilato la nuova classifica delle realtà nazionali più competitive e attive dal mondo sotto il profilo del fare impresa. E l’Italia, da questo confronto globale, ne esce piuttosto penalizzata. 

La Banca Mondiale abbassa le stime di crescita dell’economia mondiale

 Precedenti stime avevano dato per quasi certa una crescita economica mondiale per il 2013 del 2,4%. La cifra era stata resa nota ad inizio anno e prevedeva in lieve miglioramento della situazione rispetto al 2012, quando il Pil mondiale era cresciuto del 2,3%.

► L’ Italia virtuosa stia attenta al disavanzo

Ma nulla da fare. Secondo la Banca Mondiale, dato quanto si è registrato fino adesso, ha abbassato la stima portandola al 2,2%, quindi peggio del 2012. I problemi maggiori si riscontrano nell’Eurozona, dove il prodotto interno lordo è visto in calo dello 0,6%, un peggioramento di mezzo punto percentuale rispetto alle precedenti stime (-0,1%).

Per il 2014 la Banca Mondiale prevede una crescita del pil dello 0,9% e dell’1,5% nel 2015, grazie soprattutto ai paesi in via di sviluppo che stanno facendo registrare una progressione del pil del 5,1%, che alzano la media di quelli più sviluppati, dove il pil dovrebbe mostrare un aumento dell’1,2%.

► Perché gli Usa ora stanno meglio economicamente

Secondo la Banca Mondiale gli Stati Uniti hanno fatto meglio di quanto stimato e il pil di quest’anno dovrebbe registrare una crescita del 2% rispetto al +1,9% previsto a gennaio. Male, invece Cina e India, paesi per i quali l’istituto ha rivisto al ribasso il pil: +7,7% quest’anno contro il +8,4% per la Cina e +5,7% contro il +6,1% stimato in precedenza per l’India.

La Banca Mondiale cerca laureati per lo Young Professional Program

 Se avete meno di 32 anni, siete laureati e il vostro sogno è quello di fare un’esperienza di lavoro all’estero, siete i candidati ideali per partecipare allo Young Professional Program della Banca Mondiale.

La Banca Mondiale è un istituto che si occupa dell’assistenza economica e finanziaria ai paesi in via di sviluppo o di quelli che versano in condizioni particolarmente difficili. La sua sede è a Washington D.C., ed è proprio qui che i giovani selezionati per lo lo Young Professional Program saranno chiamati a lavorare.

Questo programma della Banca Mondiale prevede un periodo di formazione sul campo di due anni, suddivisi in due periodi di 12 mesi durante i quali i candidati saranno chiamati a svolgere funzioni diverse, periodo per il quale la Banca Mondiale corrisponderà anche delle interessanti retribuzioni e vari benefits.

I requisiti per potersi candidare allo Young Professional Program della Banca Mondiale sono:

età massima 32 anni,

possesso della laurea con specializzazione in specializzazione in economia, finanza, istruzione, sanità pubblica, scienze sociali, ingegneria, urbanistica o gestione delle risorse naturali,

conoscenza fluente della lingua inglese parlata e scritta e di una seconda lingua straniera,

esperienza di almeno 3 anni a livello politico o possesso di un dottorato di ricerca.

Per l’invio della propria candidatura visitare la pagina dedicata allo Young Professional Program del sito  Banca Mondiale.

Le candidature devono essere inviate entro il 30 giugno 2013.