Lloyds Banking Group in ripresa

 E’ considerata la più grande retail bank del mercato britannico, è la Lloyds Banking Group e nel 2012 ha dato segnali evidenti di ripresa, interessanti per investitori ed azionisti in generale.

Tagli banche inglesi 2013

La Lloyds Banking Group è sempre in rosso ma le perdite sono state ridotte fino a quota 570 milioni di sterline. Nel 2011 il buco era di 3 miliardi e mezzo di sterline accumulate in un anno. Quello che ha determinato la crisi del gruppo è stato il costo dei risarcimenti assicurativi PPI che sono stati venduti, dicono gli analisti, in modo illegale.

I risarcimenti sono saliti fino a 6,8 miliardi di sterline e quindi, gli accantonamenti, non sono bastati. Nel 2012, infatti, erano stati risparmiati soltanto 3,6 miliardi di sterline e per via della crisi, 1,5  miliardi erano relativi soltanto al quarto trimestre.

I prezzi in Europa e la disoccupazione nel Regno Unito

Alla situazione appena descritta si deve aggiungere che una settimana fa Lloyds ha dovuto anche pagare un ulteriore multa di 4,3 milioni di sterline per il risarcimento tardivo dei clienti dell’assicurazione.

Da dove arrivano quindi i segnali positivi? Dalle lettura degli utili che sono quadruplicati arrivando a 2,6 miliardi di sterline, partendo da 638 milioni di base, ma anche dalla diminuzione dei costi che sono scesi del 5 per cento raggiungendo quota 10,1 miliardi.

 

Perdono quota Meridiana Fly e la Carige

 Probabilmente, quella appena trascorsa, deve essere considerata la settimana più difficile per la borsa italiana, visto che dopo le elezioni sembra ancora che domini l’incertezza nel nostro paese. A fare le spese dell’instabilità ci sono le azioni quotate in borsa. Le quattro peggiori della settimana sono state Meridiana Fly, Banca Carige, Mediobanca e il gruppo Espresso. Prendiamo in esame le prime due.

Cedono Mediobanca e l’Espresso

La compagnia area Meridiana Fly perde quota, è proprio il caso di dirlo, ma a determinare il crollo non c’è niente che possa far pensare alla tornata elettorale italiana. A far crollare il titolo (-24,2%), infatti, hanno contribuito le voci sulla ristrutturazione delle azioni della società, che preannuncia l’addio a Piazza Affari. E’ stata lanciata un’OPA a 0,6 euro per azione sul 10% della società che non è nelle mani dell’Aga Khan. A questa offerta pubblica d’acquisto si aggiunge un bilancio 2012 davvero penoso: perdite per 190  milioni di euro.

Dopo le proiezioni del voto sale lo Spread

Elevata la volatilità sul titolo della Banca Carige che nella settimana post elettorale perde il 14,6%. Tutte le banche, in effetti, hanno subito una flessione ma la Consob è intervenuta soltanto per salvaguardare Carige e Banca Intesa, esposte ad una vendita forsennata. A pesare sull’istituto di credito ligure c’è stata la contestazione del piano di rafforzamento patrimoniale che dovrà essere definito a partire dal 19 marzo prossimo.

Il patrimonio del Monte dei Paschi di Siena

 Il Monte dei Paschi di Siena, dopo lo scandalo dei derivati, ha dovuto trovare nuovi strumenti per fare cassa e recuperare sul terreno il denaro perso in giri d’affari poco “legali”. L’ultimo degli strumenti portati in piazza è la vendita del patrimonio immobiliare, che comprende sia i palazzi nobiliari, sia gli appartamenti meno nobili delle periferie, oppure i capannoni e gli uffici.

Finita l’operazione di emissione dei Monti Bond

La dismissione del patrimonio immobiliare dell’istituto di credito senese, è iniziata nel 2010 quando gli immobili in vendita valevano circa 500 milioni di euro. Adesso si cerca di capire quanto valgono gli edifici inutilizzati sparsi nel territorio italiano che dovranno aspettare ancora un anno o due per trovare un nuovo “senso”.

In attesa delle elezioni cosa succede a Piazza Affari

Secondo una recente ricognizione, in vendita ci sarebbero circa 240 immobili, localizzati in Toscana, Lombardia e Veneto, ma anche in molte altre regioni del nostro paese. Il valore di questo patrimonio è stato stimato in 360 milioni di euro.

La società controllata al 100% dal Monte dei Paschi di Siena, che si occupa degli immobili dismessi, ha deciso di aprire altre 36 filiali in tutto il paese, segno che gli edifici in vendita sono ancora molti.

I tanti immobili sul mercato potrebbero determinare una variazione dei prezzi delle case anche se dall’agenzia ci tengono a specificare che useranno come riferimenti il valore di bilancio e quello di perizia.

L’Ue approva il tetto per gli stipendi dei dirigenti di banca

L’Unione europea ha approvato un programma che dà un tetto ai bonus dei dirigenti delle banche. Il Parlamento, la Commissione e il Consiglio europei hanno trovato l’accordo per limitare i bonus ai manager degli istituti di credito. La retribuzione variabile dei dirigenti sarà uguale allo stipendio fisso o potrà essere aumentata a due volte con una maggioranza qualificata.

Visco interviene sul caso Mps

L’accordo raggiunto dalle istituzioni europee riguarda un pacchetto di regole finanziarie dove c’è anche questa regola sul tetto dei bonus per i dirigenti delle banche. Il ministro delle Finanze irlandese Michael Noonan ha portato avanti il programma e gestito gli accordi. Michael Noonan ha detto: “Questa riforma garantirà che in futuro le banche avranno un capitale sufficiente, sia in termini di qualità che quantità, per resistere a shock. In questo modo i contribuenti in tutta l’Europa saranno protetti”.

Il pacchetto di riforme finanziarie che è in discussione è chiamato Basilea III. L’accordo è stato trovato dopo otto ore di riunione ed entrerà in vigore il prossimo anno. La legge attuale sulla retribuzione variabile dei manager degli istituti di credito non prevede dei limiti e per il commissario Ue Michel Barnier ora ci sono tutti gli elementi e si può fare l’accordo.

È la prima volta che le regole dell’Ue prevedono un tetto agli stipendi dei banchieri. Per Othmar Karas, che è stato il capo dei negoziati nel Parlamento europeo, ora: “In sostanza dal 2014 le banche europee dovranno mettere da parte più soldi per rimanere stabili e si concentreranno sul loro core business, vale a dire finanziare l’economia reale, le piccole e medie imprese e posti di lavoro”.

Il Premiaconto Risparmia 1302 del Credito Bergamasco

 Un conto corrente adatto soprattutto a chi vuole gestire la contabilità in modo semplice, guadagnando dall’uso dello strumento e dal rendimento scelto.

Carta prepagata KDue Web

I vantaggi e le promozioni legate al prodotto sono nell’assenza dei bolli per il conto corrente e per gli eventuali titoli ad esso collegati, nella gratuità del canone e nella gratuità dei bonifici che arrivano dal circuito Web Europa. La capillarità della proposta è garantita dalla presenza delle filiali della banca in 83 province su 110 disponibili nel nostro paese.

Più rendimento con RendiMax

Le promozioni in atto, attualmente, sono due: il canone e l’imposta di bollo di conto corrente, per i nuovi clienti, gratuita fino al 30 giugno 2015. l’imposta di bollo dossier titoli gratuita, sempre fino al 30 giugno 2015, nel caso in cui, alla fine del periodo, il controvalore superi i 15 mila euro.

Per quanto riguarda le principali condizioni economiche del conto in questione, c’è da considerare che il tasso annuo creditore è di 0,01%, si deve operare una ritenuta fiscale del 20%. La capitalizzazione degli interessi è trimestrale e il tasso annuo debitore è del 15 per cento.

Gratuite le carte bancomat e la carta di credito, almeno la prima, per la seconda è necessario pagare 26 euro. Tra le condizioni economiche colpisce anche l’assenza di costi degli accrediti degli stipendi, del bonifico ricevuto e del versamento in filiale.

Carta prepagata KDue Web

 Il Credito Bergamasco, che fa parte del Gruppo Banco Popolare, offre un interessante strumento di gestione del credito, una carta prepagata ottima per gli acquisti in rete. Si chiama KDue Web e ne scopriamo insieme costi e caratteristiche.

Il ContoMax di banca IFIS

Come spesso accade, al giorno d’oggi, le banche associano dei “concorsi” all’erogazione dei prodotti. Il Credito Bergamasco, per esempio, mette a disposizione buoni benzina a iPad. La carta prepagata KDue Web è  utile per accreditare lo stipendio e si ricarica sia dal conto, sia dagli ATM, sia con bonifico, sempre in modo gratuito.

Più rendimento con RendiMax

Possono chiedere tutti la carta in questione? In teoria sì, nella pratica il Credito Bergamasco copre 83 delle 110 province italiane con le sue filiali. Per accedere alla carta, offre ai clienti sia i codici identificativi personali, sia la card di sicurezza. Si possono però versare al massimo 50 mila euro.

Tra le condizioni economiche della carta ricordiamo che è gratuita l’emissione, poi ci sono da pagare 1 euro al mese e 1,81 euro all’anno. Il costo mensile può essere azzerato caricando almeno 500 euro al mese tra stipendi ed altri tipi di bonifici.

Per restare nel recinto dei costi ricordiamo che l’accredito dello stipendio è gratuito come le ricariche online della carta e i pagamenti fatti con lo strumento elettronico a disposizione.

Più rendimento con RendiMax

 I conti correnti, ormai, sono strumenti che non riescono più a soddisfare integramente i risparmiatori che se hanno un gruzzoletto da parte, in genere, lo investono nel mattone, ma se poi vogliono arricchire questo tesoretto, si dedicano al trading online oppure ai conti redditizi.

Ecco allora che un conto corrente che calcoli un rendimento sul capitale medio tenuto da parte, è certamente una soluzione interessante. Per esempio il ContoMax di banca IFIS offre l’1,50% sui soldi tenuti da parte. Ma lo stesso istituto di credito, ascoltando le esigenze della clientela, ha ritenuto importante di offrire anche il conto RendiMax. 

Si tratta di un conto deposito online, caratterizzato dalla semplicità del funzionamento e dalla gratuità del servizio. Il conto RendiMax, infatti, non prevede costi di apertura o di chiusura, né costi di gestione. E’ uno strumento pensato per diversi tipi di clienti: per i privati, per le aziende o anche per le procedure concorsuali.

E’ disponibile in tre versione: RendiMax libero, RendiMax Like, RendiMax depositato a scadenza. Interessante il fatto che insieme al conto sia offerta ai clienti anche una carta di pagamento, un bancomat, collegato al conto e senza canone per fare cinque prelievi gratuiti in un mese e tutti i pagamenti POS senza ulteriori addebiti.

Il ContoMax di banca IFIS

 Un conto corrente giovane, redditizio, con un alto rendimento e una spiccata facilità d’uso? La risposta a tutti gli interrogativi può essere nel ContoMax di Banca IFIS, un conto corrente online ad alto rendimento che è nato considerando le esigenze espresse dai correnti e dai clienti della banca in rete.

Più rendimento con RendiMax

Il ContoMax è da considerarsi nato dal confronto con i social network, un prodotto finalizzato al soddisfacimento delle esigenze dei suoi utilizzatori. All’inizio era nato come un conto base, ma poi in base alle richieste di chi navigata il sito della banca e in base alle esigenze dei clienti, sono stati ampliati i servizi.

Carta prepagata KDue Web

La Banca IFIS prova anche a riassumere tutte le caratteristiche del ContoMax in un punto elenco: si tratta di conto che fa fruttare il capitale donandogli un rendimento interessante, è un conto dal costo molto contenuto, ma con un livello di sicurezza molto elevato. I servizi bancari inclusi nel prezzo, rispettano le esigenze di chi, questo conto, lo ha costruito insieme alla banca.

Per incrementare i risparmi ContoMax offre diverse soluzioni, per esempio si calcolano gli interessi sul saldo del conto corrente che può fruttare fino all’1,5 per cento. Non ci sono costi di apertura, né è previsto un canone annuo. Chiudere ContoMax non comporta alcuna spesa.

Bond italiani e stipendi europei

 Mario Draghi, in risposta alla decisione della FED d’interrompere il programma di stimoli all’economia americana, ha deciso di parlare della situazione europea, spiegando che l’Italia è il paese più aiutato d’Europa. Poi sono stati pubblicati anche i dati sugli stipendi dei “funzionari” della Banca Centrale Europea.

 L’Italia ottiene più sostegno degli altri

La trasparenza prima di tutto, si sente ripetere da quanto è stato creato il meccanismo europeo anti-crisi che dovrebbe proteggere i rialzi continui dello spread dei paesi in difficoltà. Ma quanti e quali sono gli stati che hanno accettato di essere aiutati dall’Europa negli ultimi due anni?

 L’accordo europeo sui bilanci degli stati membri

In cima alla classifica c’è l’Italia che si è aggiudicata, nella pratica, circa la metà degli aiuti messi a disposizione dalla BCE tra il 2011 e il 2012 per i paesi periferici. Si tratta di circa 103 miliardi di euro versati dall’Europa all’Italia per l’acquisto dei titoli di stato nel periodo di maggiore crisi europea. A seguire la BCE ha investito 44,3 miliardi in Spagna, 33,9 miliardi in Grecia, 22,8 miliardi in Portogallo e 14,2 miliardi in Irlanda.

Alla fine dell’anno la BCE ha chiuso il bilancio con un utile netto di 998 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda gli stipendi della BCE, adesso, è noto che Mario Draghi guadagna 374.124 euro all’anno, mentre il vice presidente della BCE se ne mette in tasca 320.668 euro. I membri del Consiglio esecutivo della BCE guadagnano infine 267.228 euro l’anno.

Le migliori proposte di mutuo di Mutuisupermarket

 Mutuisupermarket ha fatto una ricognizione delle migliori proposte di mutuo presenti in rete ed ha individuato la soluzione maggiormente conveniente sia per i tassi fissi, sia per i variabili, sia per i variabili con tetto massimo.

ING Direct: surroga a tasso variabile

Il miglior variabile è quello di WeBank che offre un TAEG al 3,29%, risultante della somma tra uno spread al 3 per cento e  l’Euribor a 3 mesi. In ordine di convenienza, al secondo posto, si piazza la proposta di ING Direct che propone un TAEG del 3,30% e sul terzo gradino del podio troviamo il 3,52% di BNL. Per un mutuo tipo di 140 mila euro da rimborsare in trent’anni, le rate d’ingresso saranno rispettivamente di 607,22 euro, di 595,65 euro e di 614,68 euro.

Webank competitiva con il mutuo variabile

Se invece si vuole stare più tranquilli con un mutuo a tasso variabile con cap, il prezzo da pagare è superiore e i TAEG migliori sono quelli di WeBank con il 3,81%, BNL con il 3,92% e CheBanca! sempre con il 3,92 per cento anche se nel caso di queste ultime due banche il prezzo della rata cambia di circa 80 euro.

Scopri la convenienza del mutuo variabile BNL

Infine, se il tasso che maggiormente si addice alle vostre capacità di spesa è un fisso, allora sappiate che la migliore proposta è quella di WeBank con il 5,64% cui segue il TAEG al 5,91% di BNL per concludere con il 6,12% di Cariparma.