Non vogliamo dilungarci sull’analisi dei potenziali outcome di reazione, vuoi poiché ampiamente trattati durante i giorni scorsi, vuoi poiché rimaniamo fedeli al nostro credo che vuole che comandino gli occhi più che la mente.
Banche
Gli investitori si attendono un taglio dei tassi nell’Eurozona
Dunque eccoci giunti all’inizio di una delle più importanti settimane di quest’anno per i mercati finanziari. I primi giorni di ogni mese rivestono un’importanza maggiore dal punto di vista del susseguirsi di appuntamenti macroeconomici, ma questi evidentemente preludono all’attesissimo meeting della Banca Centrale Europea nel quale verosimilmente si prenderanno delle decisioni di impatto notevole su sistema economico e mercati finanziari.
Deflazione, la spirale pericolosa della diminuzione dei prezzi
In questi giorni abbiamo disaminato le parole di Mario Draghi il quale come da retorica ha ribadito la centralità del tema inflazione, naturalmente ritenuta troppo bassa e prolungata al punto da rendere le aspettative sempre più ancorate al downside e tale da creare il contesto per quello che è stato definito un “asset buying plan”, un acquisto di titoli dunque.
Il Nobel Nouriel Roubini lancia l’allarme “bolla sul credito”
L’interpretazione di Nouriel Roubini, professore alla New York University e presidente di Roubini Global Economics, sullo stato odierno delle cose “Siamo all’inizio di una bolla sul credito, ma appena all’inizio. Tutti gli avvenimenti rischiosi che si sono manifestati nel 2006 e nel 2007 sono tornati allo stesso livello, se non peggiore”.
Mario Draghi, Bce, Il Quantitative Easing europeo potrebbe diventare realtà
L’assenza di market mover rilevanti permette di focalizzare la nostra attenzione sulle parole pronunciate da Mario Draghi, le quali possono fornirci spunti di riflessione circa quelle che potranno poi essere le comunicazioni che proverranno da Francoforte l’attesissimo 5 Giugno in occasione del meeting della Banca Centrale Europea.