Quella della Bce è stata indubbiamente la grande “novità” della settimana scorsa e di quella che sarebbe una clamorosa apertura rispetto ad un Quantitave Easing che fino a qualche giorno era un’espressione a dir poco blasfema quando si parlava di euro e Banca Centrale Europea.
Banche
Bancomat, a rischio i prelievi se il sistema ha Windows Xp
A rischio tutti i prelievi bancomat. Dal prossimo 8 aprile Microsoft non fornirà più i supporti per l’aggiornamento e la protezione di Windows XP, il sistema operativo nato nel 2001 e più diffuso al mondo. Stando al Financial Times chi ancora usa il sistema Windows XP, tra cui il 95% dei bancomat e circa il 40% dei pc, rischiano di essere soggetto ad attacchi degli hacker e dei virus.
Bce, i suoi potenziali interventi per migliorare la situazione economica
La Bce nelle ultime riflessioni che hanno riguardato il suo operato ed i suoi potenziali interventi al fine di migliorare una situazione economica non proprio rosea (per utilizzare un eufemismo) abbiamo sostenuto, neanche troppo velatamente (anche qui utilizziamo la figura retorica appena vista), che tagli di tassi senza un’implementazione di un Quantitative Easing non sarebbero probabilmente stati sufficienti a cambiare granché.
In Cina gli stress test per le banche
La Cina Banking Regulatory Commission (CBRC) ha affermato che effettuerà stress test regionali e nazionali dopo che le banche hanno visto un picco delle sofferenze dello scorso anno, riflettendo le crescenti preoccupazioni per il rischio del credito.
Nelle linee guida inviate alle banche nel mese di marzo si afferma che gli stress test degli istituti bancari devono essere organizzati in modo tempestivo al fine di analizzare l’impatto delle situazioni sfavorevoli nelle singole banche e nel sistema bancario e sollecitare le istituzioni finanziarie bancarie a fare dei piani di emergenza. Le banche commerciali dovranno presentare i risultati degli stress test alla filiale locale della CBRC ogni trimestre.
► La Cina propone le misure per crescere come previsto
A differenza degli stress che gli Stati Uniti e la Banca centrale europea (Bce) hanno condotto all’indomani della crisi finanziaria, che avevano lo scopo di ripristinare la fiducia degli investitori nelle banche, gli osservatori del settore affermano che in Cina è improbabile che saranno rilasciati pubblicamente i risultati delle prove.
In Cina, il default di un corporate bond il mese scorso e il quasi collasso di due prodotti di investimento bancari di alto profilo all’inizio di quest’anno sono un’ulteriore prova delle crescente tensioni finanziarie che affliggono l’economia.
Le banche cinesi hanno a che fare con le conseguenze della grande abbuffata di prestiti che i politici hanno consentito per attenuare l’impatto della crisi finanziaria globale del 2008. Le linee guida esortano le banche a limitare i prestiti. In particolare, è necessario rafforzare la supervisione e il controllo dei rischi tra le imprese e il bilancio del settore bancario.
Nikkey, registra una seduta positiva
Ancora una seduta positiva per il Nikkei che ha archiviato la seduta a 15105,56 punti con un progresso dell’1,07%. Il fatto che i prezzi abbiano trovato l’energia per sferrare un nuovo attacco alla resistenza dei 15000 punti, già messa sotto pressione negli ultimi mesi, appare strategico per il proseguimento del cammino verso l’area critica successiva, a 16000 punti circa.
Banche, il loro potere è messo in discussione
Le maggiori banche per la prima volta ravvisano il loro potere messo molto in discussione. Dopo anni di gestione ristretta, conservatrice, clientelare, azionisti e manager stanno per essere inchiodati alle proprie gravi responsabilità. E’ giusto che ciò avvenga, perchè questo sistema bancario malato è parte integrante della crisi che attanaglia l’Italia.