La Bce prepara la riunione di giovedì

 Mancano due giorni alla tanto attesa decisione sui tassi da parte della Banca Centrale Europea, di cui abbiamo discusso ieri e da cui, dalla price action di mercato, sembra non attendersi nulla il mercato.

Come potrebbe agire la Bce per contrastare l’inflazione

 La pressione verso una qualche tipologia di interventismo da parte della Bce continua ad essere alta, ove le recenti pubblicazioni dei vari indicatori economici dell’Eurozona non sono state di certo lusinghiere e laddove si affacciano nuovi pericolosi fantasmi che minacciano il sistema nel suo complesso come quello sul fronte politico.

Le banche italiane non avranno bisogno di aiuti dopo gli stress test

 Le banche italiane non richiederanno fondi statali a seguito degli stress test della Banca centrale europea (Bce) di quest’anno sugli istituti bancari della zona euro, come ha affermato il capo dell’Associazione bancaria italiana (Abi) a un giornale tedesco.

La Bce sta mettendo sotto analisi le 128 maggiori banche della zona euro attraverso una revisione accurata dei loro libri prestito prima di diventare il loro supervisore nel mese di novembre, nel tentativo di portarli a bilanci migliori e rimettere in sesto le perdite nascoste ripristinando la fiducia degli investitori nel settore.

 

Le banche preparano la vendita delle azioni

 

Il capo dell’Abi Giovanni Sabatini  ha detto al quotidiano tedesco Handelsblatt di non aspettarsi grosse sorprese per le banche italiane nei controlli delle attività della Bce e sugli stress test. Per il capo dell’Abi, anche se alcune banche italiane sono state trovate ad avere lacune di capitale sarebbero in grado di chiuderle senza aiuto esterno, ad esempio con la vendita di asset non strategici o attraverso operazioni sul mercato dei capitali.

Alcune delle più grandi banche italiane come Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Intesasanpaolo hanno annunciato che stanno ripulendo i propri bilanci in anticipo rispetto ai controlli di regolamentazione. Le banche italiane stanno quindi lavorando per farsi trovare pronte agli stress test e con bilanci a posto in una situazione di stabilità.

Sabatini ha detto ad Handelsblatt che vede i test come un passo importante per riguadagnare la fiducia degli investitori e che ulteriori misure sarebbero necessarie. Gli investitori vedono bene il lavoro della Bce, ma serve qualche altra misura per evitare che le banche possano andare in crisi che si è temuto negli anni passati e che si è evitato con l’intervento pubblico.

Unione bancaria Ue, ad aprile il via libera definitivo

 È stato superato l’ultimo ostacolo per l’Unione bancaria: il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un’intesa sul meccanismo di risoluzione e il fondo salva-banche. Ad aprile il Parlamento può votare il via libera definitivo.

Banche, sofferenze ancora molto elevate

 Non finiscono le sofferenze  delle banche in Italia che, per la crisi, sono arrivate a 160 miliardi di euro ma gli sforzi fatti dal sistema del credito italiano per fare pulizia nei bilanci 2013 sono stati riconosciuti dall’agenzia Fitch e si scorgono i primi segnali di ripresa del mercato dei mutui.

la Commissione europea mira a ridurre la dipendenza dell’economia dalle banche

 I fondi pensione, le assicurazioni e i mercati dei capitali dovrebbero essere mobilitati per fornire investimenti a lungo termine dell’economia europea, secondo una nuova strategia della Commissione europea che mira a riequilibrare il calo dei prestiti da parte delle banche causata dalla crisi finanziaria.

Nel presentare la proposta, Michel Barnier, commissario europeo per il mercato interno e i servizi , ha parlato della necessità di diversificare le fonti di finanziamento in Europa e di migliorare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese che sono la spina dorsale dell’economia europea.

 

L’Europa è in ripresa e tornano gli investimenti

 

Il piano della Commissione per il finanziamento a lungo termine dell’economia europea ha delineato una serie di obiettivi, tra cui migliorare il contributo delle banche di investimento nazionali rendendo più facile per le Pmi collocare obbligazioni societarie dando agli investitori una migliore informazione sulle Pmi e sui progetti infrastrutturali.

Il direttore generale di Business Europe Markus Beyrer ha accolto con favore il piano, dicendo che potrebbe contribuire alla re-industrializzazione dell’economia dell’Ue.

In Europa, i due terzi dei finanziamenti per l’economia provengono dalle banche, rispetto a solo un terzo negli Stati Uniti, il che significa che le imprese europee, e in particolare le Pmi, hanno visto il loro finanziamento abbassarsi.
Ladipendenza dell’economia europea dalle banche rischia anche di minare gli investimenti a lungo termine nelle reti delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell’energia. L’ Ue stima che deve affrontare un deficit investimento di diversi miliardi di euro nel corso dei prossimi sei anni.

Le banche preparano la vendita delle azioni

 Le banche italiane si stanno preparando a vendere almeno 8 miliardi di euro di azioni per puntellare i loro bilanci ed evitare il ritorno della crisi del debito sovrano a favore degli investitori. A guidare la queste vendite c’è la banca Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca del mondo e in Italia la terza più grande.

L’Italia sta cavalcando un’ondata di fiducia degli investitori dopo essere emersa dalla recessione. Sembra che l’ascesa di Matteo Renzi a Presidente del Consiglio, con la promessa di sgravi fiscali e della riforma del mercato del lavoro, ha migliorato l’umore. L’indice Ftse All-Share Banks ha avanzato circa il 25% quest’anno.

 

Banca Mps, ricavi migliori rispetto alle attese

 

Gli economisti sostengono che l’offerta di azioni potrebbe attirare gli acquirenti che hanno tirato fuori i loro investimenti dai mercati emergenti negli ultimi mesi a che cercano rendimenti più elevati nei Paesi sviluppati.

Le banche italiane possono crescere di più rispetto alle banche europee sulla base del rapporto dei loro prezzi azionari e del valore tangibile o il valore netto dei beni materiali. Il miglioramento del sentiment degli investitori è un fattore stimolante.

Monte Paschi inizierà la sua vendita dopo il 12 maggio come ha affermato l’amministratore delegato Fabrizio Viola, mentre Banca Popolare di Milano prevede di iniziare la sua offerta il 5 maggio. Banco Popolare inizierà la vendita dei suoi 1,5 miliardi di euro di azioni alla fine di questo mese. Monte Paschi ha detto all’inizio di questo mese che ha rinnovato un accordo con le banche, tra cui Ubs Ag e Mediobanca, per organizzare la vendita alle stesse condizioni concordate nel mese di dicembre.