Il 3 luglio 2013 l’ Associazione Bancaria Italiana – ABI – e l’ Ente Nazionale per il Microcredito hanno sottoscritto due protocolli di intesa per siglare una stretta collaborazione nei prossimi mesi, al fine di contrastare, attraverso l’ uso degli strumenti del microcredito e della microfinanza fenomeni oggi di grande pervasività sociale, come:
Banche
Come richiedere il rimborso se il tasso di interesse del mutuo supera la soglia di usura
I tassi di interesse applicati ai mutui in Italia sono molto alti. Tanto che, in alcuni casi, può accadere che questi divengano superiori al tasso di usura che ogni tre mesi viene stabilito dalla Banca d’Italia. È una situazione abbastanza rara, ma quando viene verificata è possibile per il cliente richiedere alla banca il rimborso degli interessi precedentemente pagati.
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Per capire se la banca presso la quale è stato acceso il mutuo applica tassi superiori a quelli previsti è necessario sommare tutte le spese previste dal contratto di mutuo e da quello del relativo conto corrente. Alla somma di tutte queste spese va poi aggiunto anche il tasso di mora, ossia l’interesse che viene applicato in caso di mancato pagamento di una o più rate.
Se la somma totale, definita anche tasso effettivo globale, è superiore al tasso soglia di usura, il cittadino ha diritto, in base alla Legge n. 108/96, a richiedere alla banca il rimborso delle somme pagate a titolo di interesse.
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Le banche sono obbligate a fornire ai cittadini che ne facciano richiesta tutti i documenti dell’ultimo decennio. Se si riscontrano delle anomalie, quindi, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato o ad una associazione di categoria per precedere alla richiesta di rimborso.
Cos’è il fallimento ordinato?
Il prelievo forzoso è stata la strategia utilizzata per il salvataggio delle banche di Cipro. Un’operazione di prelievo dai conto correnti delle banche cipriote per diminuirne il debito. Sarebbe dovuta essere una pratica eccezionale e, invece, con l’accordo firmato dall’Ecofim, il prelievo forzoso è divenuta una prassi attuabile da tutti gli Stati europei che si trovano nella stessa situazione.
In pratica l’accordo prevede che gli eventuali debiti delle banche non saranno coperti dalle finanze pubbliche, ma dal prelievo di una percentuale dalle somme che i cittadini depositano nelle banche del paese e solo in seconda battuta entreranno in gioco anche le finanze dello Stato.
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Quindi, con questa nuova regola, in caso di rischio default di una banca, verranno prelevate somme di denaro in primo luogo agli azionisti, poi agli obbligazionisti e poi ai correntisti che hanno depositate somme superiori ai 100 mila euro.
Non saranno toccati dal prelievo forzoso le obbligazioni garantite, le pensioni e i salari.
Come anticipato, l’accordo prevede che lo stato in causa metta a disposizione le sue finanze solo dopo questo primo step, ossia solo dopo che il prelievo forzoso su azioni, obbligazioni e conti avrà coperto almeno l’8% della passività della banca.
Lo stesso accordo prevede anche che gli Stati creino un fondo nazionale a copertura dello 0,8% del totale dei depositi bancari di tutti gli istituti del paese.
L’ UE approva il fallimento ordinato
L’ unione bancaria europea è decisamente più vicina. La Commissione Europea ha infatti finalmente dato il suo assenso al meccanismo unico di fallimento ordinato, ovvero al procedimento secondo cui sarà Bruxelles a decidere in merito agli eventuali default delle banche europee.
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Il meccanismo unico di fallimento ordinato istituisce infatti una autorità unica europea, chiamata single board, e un unico fondo finanziario che possano gestire le eventuali operazioni di liquidazione e di ristrutturazione degli istituti di credito in crisi.
> Per Draghi i tassi rimarranno bassi finché necessario
Scopo dell’ operazione è quello di rendere il settore bancario il più possibile responsabile dei “mali” e delle crisi del sistema bancario stesso, senza la necessità di un intervento pubblico da parte degli Stati in momenti di particolare difficoltà.
Andando più nello specifico la procedura di intervento in caso di utilizzo del meccanismo unico di fallimento ordinato si articola in tre fasi:
- la Banca Centrale Europea è l’ istituto che fa scattare il meccanismo e a cui spetta il compito di indicare quando un istituto di credito si trova in difficoltà
- l’ autorità unica composta da Banca Centrale Europea, Commissione Europea e autorità nazionali preparano la procedura di risoluzione
- la Commissione, infine, decide la data di inizio della procedura.
Calano i prestiti a maggio 2013
La BCE continuerà a sostenere l’ economia
Nonostante gli ammonimenti presentati nei giorni scorsi dai vertici del Fondo Monetario Internazionale – FMI – che aveva richiamato l’ attenzione delle banche centrali sull’ impossibilità di continuare a sostenere all’ infinito l’ economia dei paesi copliti dalla crisi attraverso delle misure straordinarie di politica monetaria, il presidente della BCE Mario Draghi ha confermato nelle scorse ore l’ intenzione di continuare proprio su questa strada.