L’Antitrust apre un’istruttoria sui costi del PagoBancomat. Nel mirino la commissione fissa. Il faro sulla commissione da 0,10 cent applicata dal 3 gennaio sui servizio Bancomat. L’ha aperta l’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per appurare se l’applicazione di una commissione fissa su tutti i pagamenti effettuati con carte PagoBancomat, decisa alcuni giorni fa dal Consorzio Bancomat, rappresenti in realtà un accordo limitativo della concorrenza. L’applicazione di questa commissione infatti, secondo l’ Autorità, pare destinata a restringere gli spazi di competizione tra i diversi istituti bancari, creando di fatto condizioni svantaggiose tanto per gli esercenti che per i consumatori finali.
La nuova commissione interbancaria, in vigore dal 3 gennaio scorso, nella misura di 0,10 euro per singola transazione, riguarda tutti i pagamenti con carta PagoBancomat relativi a bollette o fatture commerciali, effettuati dagli esercenti autorizzati alla riscossione.
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Secondo l’Authority l’applicazione di una commissione uniforme, accomunata su un solo livello di costo, può ostacolare o impedire l’attivazione di politiche commerciali differenziate e concorrenziali tra i vari Istituti , creando uno svantaggio per gli esercenti e gli utenti finali, anche in considerazione della rilevante diffusione del servizio presso la clientela.
Del Consorzio Bancomat fanno parte attualmente 594 soggetti, costituiti per lo più da istituti di credito,da società capogruppo di plessi bancari e dai più importanti operatori non bancari attivi nella fornitura di servizi di pagamento, tra i quali in particolare Poste Italiane.
Il procedimento aperto dall’Antitrust dovrà concludersi entro il 19 febbraio del prossimo anno.
Giorni fa anche il Parlamento Europeo ha aperto una procedura riguardante le transazioni elettroniche , proponendo di ridurre allo 0,3% le commissioni sui pagamenti effettuati con carta di credito e allo 0,2% quelle sui pagamenti operati con bancomat.