La Banca d’Italia ha pubblicato in questi giorni il Rapporto sulla stabilità finanziaria del nostro paese, all’interno del quale ha tracciato un quadro della situazione economica italiana e delle sue possibilità di ripresa. Secondo Bankitalia, dunque, l’Italia ha imboccato la strada della ripresa economica, ma permangono alcune incertezze specifiche in relazione ad alcuni ambiti.
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Si arresta il calo dei prestiti ma salgono i tassi di interesse a settembre 2013
Anche per il mese di settembre 2013 la Banca d’Italia ha stilato il suo tradizionale bollettino che riporta l’andamento del mercato del credito in Italia. Per il nono mese dell’anno è stato in generale possibile rilevare una battuta d’arresto di quel duraturo calo dei prestiti che aveva contraddistinto i sei mesi precedenti.
Bankitalia invita a non sprecare l’opportunità della ripresa
La Banca d’Italia è ancora cauta nell’esprimere giudizi entusiastici, ma crede nella ripresa. E la addita agli italiani, invitandoli a non sprecare le possibilità di crescita, anche minima, che potranno essere offerte dall’economica. E’ questo infatti il contenuto e il messaggio del nuovo bollettino mensile emesso da Bankitalia, che insiste sui toni della stabilità.
Cala il debito pubblico italiano ad agosto 2013 ma sale su base annua
Gli Stati Uniti sono vicini al default, ma anche in Italia si torna a parlare di debito pubblico sulla base degli ultimi dati aggiornati. La Banca d’Italia ha infatti pubblicato i dati relativi al debito italiano nel mese di agosto 2013, che ha subito un calo di 13,9 miliardi di euro rispetto al mese precedente.
L’evasione fiscale è la causa della crisi economica italiana per Visco
Il Governatore della Banca d’Italia Igazio Visco ha parlato alla platea raccolta presso l’Università Bocconi di Milano in occasione di un convegno organizzato in ricordo di Luigi Spaventa e ha colto l’occasione per esprimere le proprie considerazioni in merito al rapporto tra la crisi economica che ha investito l’Italia e l’evasione fiscale, in cui oggi è possibile riconoscere quasi una piaga sociale.
La Borsa di Londra non garantirà più per le banche italiane
Nel mese di agosto, anche se in maniera molto silenziosa, nel mondo internazionale del credito è avvenuto un vero e proprio terremoto. A Londra, infatti, nella City, dove opera la cosiddetta “controparte centrale“, ovvero il grande intermediario che si pone fra chi offre e chi richiede titoli di Stato – o denaro – e garantisce che nessuna delle parti perda soldi se l’altra fallisce, è stato stilato un documento che afferma che tutti gli operatori del credito internazionale non avranno più la copertura della controparte centrale in caso di default delle banche italiane.