Si riparte dopo la pausa pasquale con i mercati forex che hanno visto un euro sotto pressione di breve periodo e borse che oggi riapriranno, facendo tornare la liquidità su livelli normali, senza dati di particolare rilievo dopo quella che abbiamo definito la “settimana dell’inflazione”.
BCE
La Bce compatta contro la bassa inflazione
Non più tardi dello scorso novembre, il numero uno della Bundesbank Jens Weidmann era fermamente contrario a ogni mossa da parte della Banca centrale europea (Bce) che andasse nella direzione di stampare denaro per sostenere l’economia della zona euro. Ora le cose sono cambiate. In effetti, il capo della Bundesbank, noto per le sue posizioni intransigenti presso la Bce, è ora pronto a sostenere il quantitative easing se i suoi colleghi della Bce lo riterranno necessario.
Questo cambiamento di posizione si basa sul cambiamento della situazione. L’inflazione della zona euro ha rallentato allo 0,5 per cento dallo 0,9 per cento del mese di novembre, scendendo ben al di sotto dell’obiettivo della Bce di poco inferiore al 2 per cento. Ciò alimenta il timore che l’Europa possa essere bloccata in un prolungato periodo di bassa inflazione o che si arrivi alla deflazione.
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Tale scenario rischia di minare gli sforzi fatto dai Paesi colpiti dalla crisi economica della zona euro per modellare le loro economie, e potrebbe colpire la crescita a tutti i livelli se le famiglie rimanderanno gli acquisti in previsione di prezzi più bassi in futuro.
Cercando di scongiurare il calo dell’inflazione, il Consiglio direttivo della Bce ha affermato all’inizio di questo mese che c’è unanime accordo nell’impegno a utilizzare strumenti non convenzionali per contrastare un periodo prolungato di bassa inflazione.
L’unanimità significava che anche Weidmann è d’accordo. Questo è importante perché, come leader della fazione che sostiene la linea dura, questi può limitare le misure politiche. Lo scorso maggio, per esempio, ha prevalso nel limitare la dimensione del taglio dei tassi di interesse.
Nessun programma QE a breve in Europa, afferma Ewald Nowotny
Il probabile programma di acquisti di titoli finanziari da parte della Bce non è prossimo. Lo afferma Ewald Nowotny, il governatore della Banca centrale dell’Austria, uno dei componenti del Consiglio direttivo, che sottolinea che non è indispensabile un intervento veloce. In più, implicitamente ha preso posizione su un aspetto fondamentale di questo presunto “quantitative easing”, facendosi vedere contrario al fatto che gli acquisti riguardino titoli di Stato.
Inflazione Eurozona, non infiamma il cambio euro dollaro
La release più attesa era però quella sull’inflazione dell’Eurozona, vero e unico termometro del sentiment in seno alla Banca Centrale Europea affinchè si prendano seriamente in considerazioni misure convenzionali e non per frenare questo processo disinflanzionistico ormai più che avviato e che solo ieri ha trovato un temporaneo stop con la conferma del dato precedente allo 0,5%.