Forex: rublo russo in forte flessione che risente dell’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina/paesi occidentali. La situazione è diventata sempre più critica nelle regioni orientali dell’Ucraina dove i lealisti del Governo di Kiev si stanno scontrando con i gruppi paramilitari filo-russi (dopo la fine dell’ultimatum di deporre le armi lanciato da Kiev nei confronti delle truppe filo-russe).
BCE
L’euro forte spinge la Bce a una politica accomodante
La Banca centrale europea (Bce) ha affermato che allenterà ulteriormente la politica monetaria se l’euro continua a rafforzarsi. Lo ha detto il presidente Mario Draghi per scongiurare la deflazione.
Il segnale lanciato dalla Bce è quello di essere disposti a un programma di acquisto di asset che sia stimolante. Draghi ha affermato che il rafforzamento del tasso di cambio richiede un’ulteriore politica monetaria accomodante. In questo modo, il presidente della Bce nella conferenza stampa ha affermato che un ulteriore rafforzamento del tasso di cambio richiederebbe un ulteriore stimolo.
► Mercati valutari in fermento sulle possibili decisioni della Bce
La questione della debolezza dell’inflazione della zona euro ha preso il centro della scena nella riunione dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali del comitato direttivo del Fondo monetario internazionale (Fmi), invitando la Bce a considerare di agire se la bassa inflazione diventerà persistente.
Il Fmi raccomanda un maggiore allentamento monetario alla Bce e i mercati finanziari di tutto il mondo seguono con attenzione. La scorsa settimana, la Bce ha mantenuto i tassi di interesse costanti e ha parlato di sostegno per amplificare la debole economia della zona euro e l’inflazione. Draghi ha detto che la Bce aveva raggiunto l’unanimità sul fatto che gli acquisti di asset, o il cosiddetto quantitative easing, potrebbe essere necessario.
Negli ultimi 12 mesi, l’euro si è rafforzato di circa il 5,5 per cento contro il dollaro e di quasi il 10 per cento nei confronti dello yen. Nelle ultime settimane ha raggiunto livelli rispetto al dollaro che non si vedevano dalla fine del 2011. La scorsa settimana era appena sotto gli 1,39 dollari. Draghi ha affermato che l’apprezzamento dell’euro nel corso dell’ultimo anno è stato un fattore importante nel portare l’inflazione nel blocco della moneta verso il basso.
L’Ue punta ad approvare le norme bancarie prima delle elezioni
L’Unione europea dovrà firmare una serie di importanti riforme questa settimana e prima delle elezioni europee maggio che possono portare a un ritmo più lento della legislazione. Questa settimana c’è la sessione plenaria finale del Parlamento europeo prima della chiusura in vista del voto di maggio.
Le regole tra le più importanti sulle quali si sta decidendo concernono le banche dopo la peggiore crisi finanziaria in una generazione che ha iniziato a dispiegarsi dagli Stati Uniti e dal mercato immobiliare nel 2007 e che ha rimodellando il settore bancario e dei titoli.
► Le principali banche europee hanno tagliato circa 80 mila posti di lavoro
Le regole hanno anche portato a rafforzare il potere dell’Ue sui mercati dei capitali a scapito dei governi nazionali per evitare ulteriori salvataggi delle banche della zona euro.
Da novembre, la Banca centrale europea (Bce) vigilerà direttamente sui migliori istituti di credito europei. Il discorso riguarda quindi l’unione bancaria che dovrebbe essere raggiunta gradualmente in Europa. La marea di regolamentazione e la centralizzazione sono state innescate dalla crisi.
Martedì il Parlamento europeo approverà due importanti riforme per rendere più facile e veloce la gestione delle banche in modo che non collassino o richiedano denaro per essere salvate. Ci sarà anche una riforma radicale dei mercati mobiliari e la repressione del trading ad alta frequenza.
Il nuovo parlamento non sarà pienamente attivo e funzionante fino a settembre e si concentrerà sulla nomina di una nuova Commissione europea, organo esecutivo del blocco che aiuta a impostare e guidare l’agenda europea. La nuova commissione prenderà in mano le redini nel mese di novembre, se tutto andrà secondo i piani visto che l’ultima volta ci sono stati diversi mesi di ritardo e questo significa che si potrebbe arrivare fino all’inizio del 2015.
Bce, Draghi spinge su riforme del mercato del lavoro
Mario Draghi, presidente della Bce, ha introdotto in questo modo il rapporto annuale della banca centrale «È necessario che i governi procedano con le riforme dei mercati del lavoro e dei beni e servizi al fine di rafforzare la competitività, incrementare la crescita potenziale, creare opportunità di occupazione», che nel 2014 si aspetta che «prosegua l’ulteriore miglioramento graduale della situazione di bilancio nell’area dell’euro».