La Borsa Giapponese rimane in una fase di attesa

 Poco mosso il Nikkei (+0,36%) che archivia la seduta odierna a quota 14462,52 dopo che i prezzi si sono spinti fino ad un massimo a 14663, fallendo per il momento la ricopertura del gap ribassista del 14 marzo a 14790,48 punti.

La Borsa del Giappone chiude al rialzo

 Nikkei in moderato rialzo al termine della seduta di questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazio ni a quota 14411,27 con un progresso dello 0,94% che non modifica il quadro grafico di fondo, estremamente indebolito nelle ultime settimane: i prezzi non riescono a superare i massimi di venerdì a 14540 circa, lasciando aperto uno spazio fino a 14790 punti.

Quali settori in Borsa italiana miglioreranno con la cura Renzi

 Con l’avvento di Renzi al governo utilities, consumi, banche, titoli energetici, polizze, società che lavorano con lo Stato sono gli investimenti che potrebbero convenire in questo anno. Con il nuovo esecutivo, è stato record per le aste pubbliche, si è toccato il nuovo minimo storico dei tassi a 6 mesi del Bot, lo spread Btp-Bund è sceso sotto i 200 punti, ma sulle azioni pesa la crisi proveniente dall’Est europeo.

Investire in azioni, quali i settori più promettenti

 Vola nuovamente la Borsa Usa, bene i titoli dell’Eurozona ed anche Piazza Affari: il rialzo dei listini e la discesa dello spread fra Btp italiani e Bund tedeschi sono dovuti al nuovo governo Renzi, che rappresenta un’ultima chance di salvataggio e ripresa per l’Italia.

Spread Italia, la Borsa ora non fa paura

 Lo spread fra Btp Italiani e Bund Tedeschi scende, andando dopo anni sotto quota 180 punti, l’inflazione rimane ferma, i mercati sono fiduciosi e l’euforia nasce dall’annuncio delle riforme strutturali fatte dal premier Matteo Renzi che, sulla carta, dovrebbero rilanciare l’Italia. Le prospettive sono sicuramente allettanti anche se rimane da vedere se queste riforme saranno realmente attuate.

Ucraina, tensioni in leggera diminuzione

 La settimana inizia al rialzo per gli indici americani. Il Dow Jones Industrial Average evidenzia un incremento dell’1% e lo S&P500 dello 0,75%. Molto positivi i dati macroeconomici pubblicati in giornata.

Raddoppiato finalmente il Canale di Panama

 Il consorzio di imprese GUPC (Grupo Unidos por El Canal), di cui fanno parte l’italiana Salini Impregilo, la spagnola Sacyr e la belga Jan De Nul, ha raggiunto un accordo definitivo con ACP, l’Authority che gestisce il traffico del canale di Panama, per l’ultimazione dei lavori di raddoppio del canale, attualmente realizzati per il 70%.

L’opera di ampliamento del canale era stata recentemente bloccata da un contenzioso apertosi tra il consorzio GUPC e l’Authority panamense, a causa di un aumento di 4 miliardi di euro nei costi della commessa, contro i 3 preannunciati.

 

Impregilo assume nel settore e edile e ingegneristico

 

A regime, il raddoppio del canale è destinato a produrre ricavi annui per circa 6 miliardi di dollari, pari a 4,3 miliardi di euro.

Positive le reazioni della borsa madrilena,che ha segnato per i titoli Sacyr un rialzo del +2,65%, e di Piazza Affari a Milano che ha registrato per Salini Impregilo una crescita del 2,28% (4,66 euro per azione).

I termini dell’accordo prevedono che il trasporto e la consegna dei gates dall’Italia a Panama avvengano entro il mese di dicembre di quest’anno e che l’opera sarà ultimata entro la fine del 2015 per entrare in piena attività operativa nel 2016.

Sotto l’aspetto finanziario, l’intesa stabilisce che “il previsto Performance Bond di 400 milioni di dollari potrà essere liberato da Zurich allo scopo di ottenere un ulteriore finanziamento”, mentre il Consorzio e l’Authority del Canale apporteranno ciascuno un ulteriore capitale di 100 milioni di dollari per la ripresa dei ritmi standard di avanzamento lavori. È stata anche concordata una moratoria fino al 2018 del rimborso dei finanziamenti anticipati da Acp.