Il risultato della stagione delle trimestrali

 La stagione delle trimestrali, nelle quali si stilano i rapporti di bilancio e si rendono pubblici, ha portato alcune piccole variazioni interessanti rispetto alla precedente edizione.

Campari e Ferragamo titoli in discesa a Piazza Affari

 Campari è scesa al di sotto del supporto critico dei 6,00 euro, punto di transito della media mobile a 200 giorni, una linea praticamente orizzontale che divide a metà l’area di consolidamento in cui le quotazioni si muovono dai top di settembre.

Buone le previsioni su Piazza Affari nel 2014

In base allo studio fatto da Syz Asset Managementper mano di  Fabrizio Quirighetti, che fa un resoconto dell’economia mondiale nei prossimi 12 mesi, la Borsa italiana nel 2014 sarà la migliore d’Europa.

Wall Street, gira in negativo

 Wall Street dà inizio alla settimana in tono negativo. Per gli investitori non solo lo spauracchio del rallentamento dell’economia cinese, ma anche il dato peggiore delle attese dell’Ism manifatturiero. Il Dow perde l’1,34% a 15.487 punti, il Nasdaq fa -1,73% a 4.033 punti mentre lo S&P 500 è in flessione dell’1,49% a 1.756 punti.

Le Borse Asiatiche sonnecchiano

 Un’ Asia ancora poco movimentata (Shanghai e Hong Kong chiuse fino a giovedi) non è stata capace a scuotersi di dosso la debolezza di questi giorni. Più che il PMI cinese ufficiale per gennaio (50.5 da prec 51) uscito come al solito perfettamente in linea con le attese, sembra aver pesato quello dei servizi , ai minimi dal 2011 (53.4 da 54.6).

Disoccupazione nell’Eurozona stabile al 12%

 Sono in negativo le Piazze europee dopo i dati sull’eurozona di questa mattina. Il dato sulla disoccupazione a dicembre si è attestata al 12%, rimanendo poco sotto i massimi storici, mentre il tasso di inflazione preliminare di gennaio è tornato sui livelli di novembre (allo 0,7% a/a).

Giappone, Borsa ancora in calo

  Si conclude questa settimana di contrattazioni nella Borsa di Tokyo, con un nuovo calo degli indici azionari. Rimane ancora debole il mercato Giapponese.

Mercati azionari, c’è aria di ripresa

 Stando alle stime degli esperti delle maggiori banche d’affari europee e statunitensi, come riportato da CorriereEconomia, il 2014 non sarà un anno di stagnazione, né di arretramento, per i listini globali.

Le borse influenzate dal rallentamento in Cina e dalla svalutazione delle monete dei Paesi emergenti

 Le borse europee e americane si sono stabilizzate lunedì dopo le perdite che sono state innescate dalle preoccupazioni per un rallentamento economico in Cina e dai problemi delle valute dei mercati emergenti.

I mercati sono diventati instabili giovedì, quando i dati hanno indicato un calo dell’attività manifatturiera cinese, l’ultimo segno di un rallentamento doloroso per l’economia mondiale che è destinato a continuare.

 

Borsa Tokyo, pochi scambi nella giornata odierna

 

Quando gli investitori sono preoccupati della crescita globale, in primo luogo si tirano indietro dalle compravendite più rischiose nei mercati emergenti. Così la stabilità economica in Argentina e uno scandalo politico in Turchia convincono gli investitori a vendere. Le turbolenze nella crescita dei mercati emergenti sta infliggendo danni a diversi mercati finanziari in tutto il mondo.

Ieri le Borse europee sono state negative. Piazza Affari in ribasso di quasi mezzo punto percentuale e Londra con il fornitore di gas naturale BG Group che perde quasi il 17% a causa delle turbolenze che colpiscono le sue attività in Egitto. Vodafone è scivolato di quasi il 4% dopo che AT & T ha annunciato che non era interessato a fare un’offerta per la società di servizi di telefonia mobile britannica. A Francoforte, il Dax è scivolato dello 0,1% a 9,383.44 e la francese Cac 40 in rialzo dello 0,1% a 4,164.75.

Il Dow Jones, in ribasso del 2% venerdì, suo giorno peggiore dal giugno scorso, lunedì ha tenuto una relativa calma, con il Dow Jones allo 0,1% a 15,890.07.

Tra i più grandi motori dei mercati finanziari c’erano le valute delle economie emergenti.

La lira turca ha colpito un minimo storico di 2,39 rispetto al dollaro per poi risalire a 2,3072 per dollaro, dopo che la banca centrale ha detto che terrà una riunione politica di emergenza. Il rand sudafricano è caduto di un altro 0,6% a 11,16 per dollaro e il rublo russo è sceso dello 0,7% a 34,76 per dollaro.