La sorpresa di Bernanke non ha scosso i mercati

  Dopo molte giornate passate in attesa della decisione della Federal Reserve i mercati hanno reagito dapprima confusamente poi hanno assorbito la scelta dl numero uno uscente della Banca Centrale Americana, Bernanke.

Investire in Azioni i consigli degli analisti

 Era stato detto da più analisti che gli investimenti in azioni sarebbero ritornati convenienti e, infatti, l’azionariato sembra aver ripreso a correre: da gennaio il listino milanese è salito facendo capire quanto la Borsa sia in ripresa.

Piazza Affari chiude in netto rialzo trascinata da Moncler e non solo

 Dopo una apertura caratterizzata da poco movimento, la Borsa di Milano chiude le contrattazioni in rialzo. Un rialzo significativo con il Ftse Mib a +2,34% a 18.222 punti e l’All Share al 2,17%. L’inizio come detto cauto è stato scompaginato dal rialzo sulla scia di Wall Street.
Tra i titoli oggi è stata la giornata di Moncler e non solo perché era all’esordio a Piazza Affari e nel mercato finanziario dopo un Ipo da record. Moncler ha chiuso al +46,76% a 14,97 euro per azione. La crescita in Borsa del gruppo al primo giorno di quotazione è stata di circa 1,2 miliardi di euro che lo portano a circa 3,7 miliardi. Veramente un battesimo coi fiocchi per la matricola di oggi. Remo Ruffini ha affermato: “Mi piace l’idea che Moncler vada in controtendenza, mi godo il fatto che mentre i grandi gruppi del lusso francese hanno fatto e forse continueranno a fare shopping in Italia, noi abbiamo fatto shopping in Francia e siamo riusciti, in meno di dieci anni, a resuscitare un marchio dormiente e a farne un brand globale”.
Tra i titoli bancari, hanno guadagnato con rialzi sostanziosi Intesa Sanpaolo con il 4,17% e Unicredit con il 4,78%. Tra i titoli del comprato energia, bene Enel con il +2,52% ed Eni con il +2,33%, mentre Saipem è negativo con il -0,26%. Tra gli altri titoli il migliore è Telecom con il +5,06%. Telecom continua la fase di rialzi ed è stata influenzata dal fatto che il fondo Blackrock salito a quasi dell’8%. Tra i titoli in controtendenza che hanno chiuso in negativo ci sono Autogrill con il -2,12%, StM con il -0,65%, Mediaset con il -0,39%, Tod’s con il -1,33% e Ferragamo con il -0,43%.
In calo lo spread tra Btp e Bunbd tedeschi a 220 punti e il rendimento del titolo decennale al 4,03%.

Le caratteristiche dei contratti futures

 I futures sono dei contratti standardizzati in modo tale che possano essere negoziati con estrema facilità in Borsa, cioè nei mercati finanziari regolamentati, motivo per cui possono essere negoziarti solo i futures creati da quella specifica borsa.

Le aziende del design che hanno i requisiti per entrare in Borsa

 Il settore del lusso è uno di quelli che ha mostrato di sentire meno la crisi in questi anni. Le aziende del lusso sono addirittura cresciute negli ultimi anni. In Borsa questa tendenza si è vista con marchi come Ferragamo e Moncler, quotata oggi dopo un Ipo da record è già in grande rialzo.
Il settore del design, come quello della moda, cresce puntando a un mercato di nicchia ma mondiale. I marchi del design ammirati in tutto il mondo sono molti e il mercato risponde bene.
Nel settore casa e design, l’avvicinamento al mercato dei capitali continua e Pambianco strategie d’impresa ha presentato la lista di quelle che hanno i criteri adatti per essere quotate in Borsa nei prossimi tre-cinque anni. Lo studio considera diverse caratteristiche e prescinde dalla volontà o meno delle società di quotarsi in Borsa. Il mercato globale e la possibilità di sviluppare nuovi canali di vendita aprendosi a nuovi mercati portano a strutture finanziarie più solide e a un’organizzazione delle società più  manageriale. Per questi motivi, l’entrata nel mercato finanziario può essere una soluzione ottima per queste aziende, considerando anche il fatto che si potrebbero reperire importanti risorse economiche.
Le aziende del settore casa e design che hanno i requisiti per arrivare in Borsa sono al primo posto Kartell e poi Flos, B&B Italia e Artemide. La classifica dei primi quindici vede in seguito Molteni, Minotti, Calligaris, Poltronesofà, Gessi, Alessi, Guzzini, Sambonet, Chateau d’Ax, Scavolini e Poliform.
Questa classifica ha considerato 166 aziende che poi sono diventate 44 in base al fatturato, superiore ai 50 milioni di euro e alla crescita dello stesso. Lo studio di Pambianco ha attribuito i punteggi alle aziende considerando la crescita percentuale, il margine ebitda medio, quanto il marchio è conosciuto, la dimensione, l’export, la distribuzione, l’indebitamento e la fascia di mercato.

A Piazza Affari poco movimento con Telecom in rialzo e Moncler che vola

 Apertura di seduta e di settimana poco mossa per la Borsa di Milano. Il mercato è cauto e aspetta imput dagli Stati Uniti, dove la prossima settimana ci sarà la riunione della Federal Reserve (Fed). Nella riunione si discuterà della riduzione, da parte della banca centrale americana, del programma di acquisto di asset.
Piazza Affari mostra quindi poco movimento in questa giornata e gli investitori aspettano indicazioni per le loro scelte. In apertura, Piazza Affari mostra il Ftse Mib a +0,15%, l’All Share a +0,09% e il Ftse Eurofirst 300 a +0,02%. Le altre Borse europee sono in linea con quella di Milano e caratterizzate da poco movimento.
Tra i titoli si segnalano Telecom Italia, ancora in rialzo, e Moncler, che appena quotata in Borsa dopo un Ipo da record è velocemente balzata del 40% circa sul prezzo del collocamento. Moncler al momento è a un prezzo teorico di 14,65 euro facendo registrare un rialzo di oltre il 40%, visto che il prezzo iniziale fissato al massimo della forchetta dopo la grande domanda del mercato era di 10,2 euro. I titoli bancari sono contrastati con Unicredit e Intesa che sono però in leggero rialzo.
Telecom Italia in rialzo dopo che il fondo degli Stati Uniti Blackrock ha aumentato la sua partecipazione arrivando a circa l’8% e ha portato gli investitori ad acquistare. In apertura, il titolo Telecom Italia è tra il +2% e il +3%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in negativo con l’indice Topix a -1,29% a 1.222,95 punti. Il ribasso dipende soprattutto dall’andamento dello yen che influenza in modo specifico le grandi aziende di esportazione.

Con gli Etf, investire è più semplice

  Gli Exchange traded funds, hanno semplificato l’accesso all’investimento rispetto a quando prima ci si doveva rivolgere ad intermediari specializzati. Naturalmente quando si parla di investire i propri soldi, è sempre opportuno affidarsi ad intermediari autorizzati e soprattutto competenti, poichè il rischio di subire perdite è sempre elevato. Quindi massima attenzione. 

Spread Bund Btp segna i minimo da tre anni

 Lo spread fra Btp italiani e Bund tedeschi ha iniziato a scendere, arrivando a toccare i minimi da anni, mentre in Francia lo spread sta schizzando verso l’altro. E questo preoccupa i mercati.

Berlusconi incassa 250 milioni dalla vendita delle quote Mediolanum

 Il gruppo finanziario Unicredit, ha avvisato in un messaggio il compiuto collocamento del 5,61% del gruppo di amministrazione del risparmio creato da Ennio Doris per Fininvest, la holding di Berlusconi, a 6,12 euro per azione, per un prezzo totale di circa 253 milioni di euro.