Crescono i mercati europei grazie alla FED

 Non è ancora chiaro in che modo e soprattutto con quali scadenze sarà abbandonato il piano di Quantitative Easing, ma si sa che la FED è decisa a percorrere questa strada. In pratica la banca centrale americana, anche senza definire i tempi in modo definitivo, ha già detto che ci sarà una riduzione degli stimoli monetari già dal 2013.

Attesa per l’ultima riunione della FED

L’Europa ha reagito molto bene a questa notizia e i dati sula produzione PMI hanno confermato le buone sensazioni dei mercati del Vecchio Continente. L’Europa è in una fase di ripresa economica generale e viaggia sui livelli maggiori mai registrati da due anni a questa parte.

Nello stesso tempo arrivano delle notizia interessanti anche dalla Cina dove si apprende che l’indice manifatturiero è cresciuto anche più di quanto si aspettavano gli investitori. Con riferimento alla situazione italiana, in particolare, diciamo che lo spread è in calo anche se la flessione è molto lieve, mentre cresce il volume d’affari della borsa di Milano che va avanti insieme alle altre piazze UE.

Lo spread e le attese per la FED

Tutto il contesto che abbiamo descritto è stato determinato dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione FOMC per la quale c’era stata molta attesa da parte degli investitori. Non che siano state introdotte delle novità ma anche la conferma del trend è piaciuta molto.

Attesa per l’ultima riunione della FED

 La Federal Reserve, in questo momento, è l’istituto più atteso dai mercati. Nella serata di oggi si dovrebbero avere le trascrizioni dell’ultima riunione che potrebbero indirizzare i mercati in modo nuovo, visto che ci sarà qualche dettaglio in più sul modo in cui si pensa di gestire la riduzione degli stimoli monetari.

Lo spread e le attese per la FED

Nel frattempo le borse asiatiche appaiono molto contrastate con un piccolissimo guadagno di Tokyo che avanza dello 0,2 per cento. Sul versante europeo, invece, colpisce il passo falso di Piazza Affari che non riesce a rimbalzare come previsto e torna ad osservare con ansia l’aumento dello spread. Il differenziale tra Bund e BTp, infatti, è salito di nuovo sopra i 250 punti.

Le news dalla FED arriveranno soltanto quando le Borse del Vecchio Continente avranno chiuso. Saranno quindi gli altri mercati del mondo ad aggiudicarsi la “primissima” reazione ai verbali. Si parla della trascrizione della riunione del FOMC che è quell’organismo che, essendo parte della Federal Reserve, decide la politica monetaria americana.

Cambio in corsa della BoE

Le notizie sono molto attese perché è già stato annunciato l’abbandono progressivo del quantitative easing ma si cerca di capire l’entità del restringimento degli stimoli. Molti prevedono comunque un allentamento della presenza della FED sul mercato valutario a stelle strisce.

Del Vecchio tra gli uomini più ricchi d’Italia

 In base all’andamento della borsa e delle azioni è possibile rintracciare nel panorama di Piazza Affari, gli uomini più ricchi d’Italia. A sorpresa il nome che svetta in cima alle classifiche non è quello di Silvio Berlusconi ma è quello del patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio.

Ferragamo e Tod’s trascinano in alto le borse

E’ lui il vero Paperon de’ Paperoni. Silvio Berlusconi, però, che tutti avremmo pensato di vedere in questa classifica tricolore dei super ricchi, è tornato nella top ten. Il tutto grazie al governo di larghe intese che a questo punto, il patron di Mediaset non ha alcun interesse a far cadere.

Mediaset, tra l’altro, da aprile, continua la sua ascesa nonostante i guai giudiziari. A parlare della nuova classifica ci ha pensato il quotidiano Milano Finanza che è partito nelle sue considerazioni, proprio da quello che hanno combinato i vari titoli nostrani nel contesto di Piazza Affari che nel suo complesso è cresciuta del 26 per cento da un anno a questa parte.

Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

Mediaset è andata meglio della borsa se si pensa che un anno fa il coso delle sue azioni era i 1,17 euro ed ora siamo arrivati addirittura a 3,4 euro per azione. Per quanto riguarda Luxottica, invece, basta dire che le partecipazioni di Del Vecchio sono state rivalutate del 40 per cento.

Venduta la Steinway

 La Steinway è una delle aziende più importanti nel settore della costruzione e della vendita degli strumenti musicali. Di recente, per la crisi economica e per una serie di vicissitudini aziendali, è stata messa all’asta. Se l’è aggiudicata il re degli hedge fund che ha offerto qualcosa come 40 dollari per azione. Il titolo, però, dirà presto addio a Wall Street.

Vendite al dettaglio, bene solo i discount

Chi è il re degli hedge fund? Chiaramente nelle cronache finanziarie si parla di John Paulson che in questa asta che passerà alla storia, è stato il vero protagonista. La Steinway, infatti, è conosciuta in tutto il mondo come l’azienda che produce i migliori pianoforti, oltre che gli altri strumenti musicali.

Continua la crisi dei commercianti

L’asta se l’è aggiudicata quindi Paulson versando 503 milioni di dollari che corrispondono a 40 dollari per azione. Con questa operazione Paulson si è aggiudicato il 100 per cento del gruppo che adesso controlla integralmente e che presto dirà addio alla borsa.

Paulson, durante l’asta, era stato in parte impensierito dall’offerta di Kohlberg&Co che avevano fatto un’offerta di 35 dollari ad azione. Peccato che il suo rivale sia uno dei maggiori investitori al mondo. Basta pensare che Paulson ha ottenuto ricavi incredibili dalle scommesse sul crollo del mercato immobiliare che c’è stato nel 2008. Adesso dovrà imparare a suonare un altro motivo.

Continua la discesa dello spread

 Tutti coloro che non credevano nella riuscita dell’impresa, è servita la delusione su un piatto d’argento. Nonostante il recente downgrade operato ai danni del nostro paese dalle maggiori agenzie di rating, infatti, lo spread continua a scendere ed è finito sotto la soglia dei 240 punti.

Spread e borsa italiana da record

L’ultima volta che ci ricordavamo un differenziale così basso, era il 7 luglio del 2011. Adesso siamo ancora in estate ma è passata la tempesta che si era abbattuta sullo Stivale in relazione all’incremento continuo del debito. L’Italia è pronta, almeno stando alle ultime notizie, allo sprinti finale.

Letta promesso uno spread più basso

Intanto la Germania continua a spingere verso l’alto tutti i listini del Vecchio Continente visto che l’indice Zew che deve misurare la fiducia delle imprese tedesche nell’economia del paese, è superiore perfino alle stime più ottimistiche. Intanto, dall’altra parte del mondo, in Giappone, il premier propone di ridurre il peso delle tasse a carico delle aziende più grandi. Solo l’annuncio della nuova strategia è sufficiente per il Nikkei che schizza verso l’alto guadagnando il 2,75 per cento.

Si prospetta allora un Ferragosto all’insegna del riposo finanziario. Le borse si sostengono in Europa sulla base delle notizie legate ai dati macroeconomici, mentre in Giappone si teme il solito rally dovuto all’ennesimo deprezzamento dello yen nei confronti del dollaro e dell’euro.

Spread e borsa italiana da record

La differenza tra il rendimento dei Bund e quello dei Btp è in calo e il premier Letta ha già promesso che ci sarà un ribasso ancora più consistente di quello attuale, fino a portare lo spread a -50 punti dal livello medio registrato in luglio. Una promessa che sarà facilmente mantenuta, stando alle ultime rilevazioni.

Risale lo spread e cala la borsa di Milano

Lo spread, in questo momento è fermo a 346 punti base e il rendimento dei titoli di stato italiani ammonta al 4 per cento. L’affidabilità del nostro paese è stata confermata anche dalle aste dei titoli di stato. Infatti, il Tesoro ha già piazzato sul mercato 7,5 miliardi di euro di titoli di stato con scadenza da un anno. Le borse sostengono questa fase positiva tricolore visto che Milano appare la borsa meno contrastata del Vecchio Continente.

Piazza Affari la migliore di oggi

Milano, dunque, è la migliore e l’estate, in questo momento, lontana dall’essere un periodo di rischio e volatilità, è la stagione migliore per i titoli quotati italiani. Le banche sono senz’altro le prime a sostenere
L’andamento positivo dello spread e di Piazza Affari fa da contorno all’allentamento delle tensioni sul debito pubblico del nostro paese.

In generale la borsa ha guadagnato il 15 per cento dalla fine di giugno ad oggi.

Le borse scommettono sull’Italia

 I mercati finanziari non hanno tenuto in grande considerazione il downgrade operato dalle agenzie di rating ai danni del nostro paese. Anzi, hanno dimostrato di voler puntare tutto sul nostro paese, di scommettere sulla ripresa del tricolore nello scacchiere internazionale.

La ripresa è vicina secondo la BCE

Se lo spread bastasse a confermare o smentire questa speranza, allora dovremmo fare un gran bel sorriso visto che il differenziale tra Btp e Bund è sceso in questi giorni sotto la soglia dei 250 punti. Proprio mentre le preoccupazioni sulla stabilità del governo Letta sono state messe in discussione dall’atteggiamento del PdL, legato alle scelte in materia fiscale e alle decisioni relative all’ex premier Silvio Berlusconi.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

I segnali di ripresa, come quello sullo spread relativo all’Italia, interessano tutto il Vecchio Continente e infatti i paesi periferici dell’Eurozona stanno tirando un sospiro di sollievo poiché si sono allentate anche le preoccupazioni degli investitori che spostano i capitali dalla Germania verso gli stati prima considerati “a rischio” come Italia e Spagna.

Il rendimento dei titoli di stato italiani, intanto, è in calo come lo spread. In settimana i Btp avevano un rendimento in calo al 4,18 per cento e il differenziale ha sfiorato i punti minimi oscillando intorno alla soglia dei 250 punti. Piazza Affari comunque resta piatta, come Parigi. Soltanto Londra avanza leggermente.

Piazza Affari la migliore di oggi

 Il FTSE MIB della borsa di Milano, oggi, è stato davvero eccezionale ed ha fatto in modo che il mercato tricolore brillasse nell’imperio finanziario europeo. L’indice in question, infatti, ha avviato la seduta di contrattazioni in rialzo grazie alla performance del titolo Tod’s.

Della Valle ha colpito ancora, aiutato dalla pubblicazione dei conti relativi al primo semestre. Certo non è stato l’unico titolo a brillare, visto che hanno tenuto bene anche i titoli bancari. Soltanto il Monte dei Paschi ha avuto un andamento opposto, ma è anche normale, visti gli aggiornamenti sul caso della banca senese.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

Tutti gli indici europei si sono mantenuti sulla scia di Piazza Affari. Sono andati bene anche il Ft-se 100, il Dax 30 e il Cac 40. Tutti in Europa, dunque, sembrano essere concordi con la visione ottimistica del futuro proposta dalla BCE: la ripresa è dietro l’angolo.

Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

Sicuramente sull’andamento delle borse europee ha inciso positivamente anche il report pubblicato nella sessione notturna relativo all’andamento dell’economia cinese. Tutti i timori legati al comportamento della Fed sono stati polverizzati dalle notizie che arrivano dal Sol Levante.

Unico neo dei mercati è stata la borsa di Tokyo che ha chiuso le contrattazioni con un calo dell’1,59 per cento dell’indice Nikkei 225 che è arrivato a 13.605,56 punti.

I market mover di agosto

 Agosto, trading mio, io ti conosco! Potremmo inaugurare con questa parafrasi dell’antico proverbio, la rassegna dei market mover del mese caldo dell’estate, quello in cui le borse e il mercato valutario in particolare, si colorano di volatilità. Anche se il mese di agosto, infatti, è generalmente associato alle ferie, il mercato valutario non va in vacanza, anzi.

Tutto è iniziato il primo agosto, giorno in cui la cronaca finanziaria ha avuto un appuntamento privilegiato con la Banca centrale europea e con la Bank of England. Le indicazioni fornite da queste due istituzioni infatti, avrebbero condizionato l’andamento dell’euro e della sterlina almeno fino a settembre.

Sale ancora l’Aussie

Poi è stata la volta della pubblicazione dei dati sul lavoro americani che hanno mostrato un tasso di disoccupazione USA in calo. Cosa ci si aspetta adesso? L’8 agosto, ci sarà un appuntamento con la Bank of Japan che dovrebbe confermare l’andamento dell’attuale politica monetaria.

La BCE secondo Hetzel sbaglia tutto

Poi l’attenzione si sposterà in Europa dove il 13 agosto sarà pubblicato l’indice ZEW che riassume il sentiment economico della Germania. Il market mover in questione dovrebbe influenzare i cambi dell’euro, ma non in modo decisivo.

Sicuramente sarà considerato più interessante l’indice PMI della zona euro. Con questo dato si dovrà capire come si muoveranno il settore manifatturiero e quello dei servizi, soprattutto in Germania a in Francia.

Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

 L’andamento di Piazza Affari, in seguito alla condanna di Berlusconi per frode fiscale, all’interno del processo Mediaset, è stato molto diverso dal previsto. Gli analisti, infatti, pensavano che il titolo del Biscione crollasse e che anche lo spread subisse uno scossone legato alle vicende dell’ex premier.

Il report legato all’andamento di piazza Affari, invece, ha dimostrato un trend completamente diverso. Vediamo come sono andate le cose. All’ora di cena è arrivata la notizia che la Cassazione aveva confermato, all’interno del processo Mediaset, la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dovrà scontare un anno dei 4 di condanna agli arresti domiciliari o tramite i servizi sociali.

Mediaset cresce e pensa alla paytv

Per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, la Cassazione ha deciso di rimandare tutto alle decisioni della Corte d’Appello di Milano. Il titolo Mediaset, in tutto il periodo che ha preceduto la sentenza della Cassazione, è stato dato in crescita. Poi, in linea con l’andamento del Ftse Mib che è sceso dello 0,98 per cento, si è iniziato a muovere in terreno negativo. Certo è che non si può parlare di tracollo.

Anche Mediaset corre in borsa

Lo spread, poi, ha registrato un movimento al ribasso e si è cristallizzato sui 265 punti percentuali, dimostrando tutto il disinteresse della finanza per quel che accade all’ex premier e alla sua azienda. In ribasso anche il rendimento dei titoli italiani, per esempio di Btp a 2 anni hanno toccato il minimo dall’inizio dell’estate.