Nuovo ribasso questa mattina per il Nikkei che ha perso mezzo punto percentuale scendendo a 15216 punti. I prezzi hanno accennato un timido attacco alle prime resistenze poste a 15350 salvo poi tornare rapidamente su propri passi.
Borsa
Wall Street, gli indici segnano nuovi massimi
A dispetto dunque della congiuntura economica globale, delle varie dinamiche settoriali, delle politiche e dei piani industriali e delle strutture dei conti delle aziende, la facile reperibilità di dollari USA il cui rendimento è pressochè inesistente (volutamente sintetizziamo) avesse permesso il vero e proprio gonfiamento del prezzo delle azioni che appariva e tuttora appare di fatto inarrestabile nel momento in cui ancora sono in piedi le misure di iniezione di denaro nel sistema e i tassi di interesse restano radenti lo zero.
Poche le novità nella riunione odierna della Bce
L’ultima release relativa al mercato del lavoro americano ha rispettato pienamente le aspettative degli analisti e degli investitori, con 217 mila posti di lavoro creati ed un tasso di disoccupazione pari a 6.3%, sotto il livello di attenzione della Federal Reserve, threshold che è stato però abbandonato (quello del 6.5%) dopo l’abbandono da parte di Bernanke del timone dell’istituto centrale americano.
Le diverse correlazioni tra il Dollaro Usa e gli indici delle Borse
Dati belli o brutti quelli pubblicati ieri in America? E la reazione del mercato, o meglio, dei mercati ci dice qualcosa in attesa che arrivi questo atteso giovedì, dove la BCE dovrà in qualche modo dare una valutazione delle proprie scelte, la prima dopo l’intervento di politica monetaria del 5 giugno?
Le obbligazioni estere offrono rendimenti superiori
Ci si chiede se è propizio in questi mesi estivi tornare ad investire in obbligazioni estere. Stando a un’analisi di CorrierEconomia, per investire in valuta estera bisogna avere una buona propensione al rischio e la sua convenienza sta principalmente nella rivalutazione della moneta di riferimento.