BTp e partenza fulminante

Il Ministero del Tesoro ha lanciato la vendita dei BTp Italia che potranno essere acquistati da oggi fino ad esaurimento scorte e si pensa che le scorte finiranno anche prima della scadenza dell’asta.

Come acquistare i BTp Italia 2013

Il bello che a dispetto di tante previsioni negative, la partenza delle vendite è stata spumeggiante, visto che in un’ora e mezza di asta il Tesoro del Belpaese ha messo in tasca circa 2,3 miliardi di euro.

In vendita ci sono i BTp italia con scadenza a 4 anni e ci si aspetta una domanda talmente alta per questi prodotti finanziari che l’asta dovrebbe concludersi prima del previsto.

Avvio di settimana scoppiettante per Milano

Rispetto alle precedenti emissioni di titoli del Tesoro, il Ministero si è riservato infatti il diritto di sospendere l’asta. L’operazione serve a limitare i danni e le situazioni già viste, per esempio quelle legate all’asta dello scorso ottobre quanto, senza sospensione delle vendite, si arrivò ad una richiesta di 18 miliardi di euro di titoli.

E’ stato dunque definito un tetto massimo all’emissione di titoli del tesoro quadriennali. Il Tesoro ha l’ambizione di raggiungere i 7,3 miliardi di euro, senza sfondare la soglia di 10 miliardi. Interessante anche la proposta del premio fedeltà: uno 0,4% di rendimento in più per gli acquirenti di BTp quadriennali che conserveranno i titoli acquistati fino alla loro naturale scadenza.

Avvio di settimana scoppiettante per Milano

 Lo stato italiano ha bisogno di vendere i titoli del debito e per questo ha cercato di promuovere su ogni fronte l’acquisto dei BTp Italia che nei primi minuti di vendita hanno davvero fatto il botto. C’è dunque chi crede ancora nell’Italia, proprio mentre la sopravvivenza economico-finanziaria dell’UE è appesa ad un filo, visto che l’economia cinese tira le briglie e dimostra di essere in una fase di rallentamento.

L’ultima settimana dei mercati

A metà mattina i segni che sono inviati agli investitori sono di natura contrastante. Da un lato c’è chi si aspetta di ascoltare i risultati entusiasmanti che arrivano da Pechino e chi, invece, considera che la Cina non convinca dal punto di vista economico. Se l’economia cinese è sempre cresciuta ad un ritmo quadruplo rispetto agli USA ed ora avanza soltanto del 7,7 per cento, che ne sarà del resto del mondo?

Come e dove si acquistano i BTp Italia

Il Fondo Monetario Internazionale sta per presentare il World Economic Outlook che dovrebbe rintuzzare il fuoco delle polemiche attorno alla politica tricolore visto che a due mesi dalle elezioni non è ancora chiaro chi salirà al Colle e chi guiderà il Governo.

Piazza Affari, intanto, è caratterizzata dal ribasso dei titoli. Perde un punto percentuale mentre finiscono in territorio negativo anche Parigi, Londra e Francoforte. Lo spread si aggira tra i 305 e i 310 punti base.

L’ultima settimana dei mercati

 A livello internazionale si sono avute diverse scosse che avrebbero potuto mandare in visibilio i mercati, invece sembra che non ci siano state grosse ripercussioni sull’andamento delle borse d’Europa e non solo. Anzi, i mercati, come si dice in gergo, hanno tenuto.

In generale, l’ultima settimana borsistica è da valutare come positiva anche se venerdì la maggior parte delle piazze hanno chiuso con gli indici in flessione. Piazza Affari, per esempio ha chiuso in territorio positivo 3 giorni su 5. Un giorno gli scambi sono andati in pareggio quindi soltanto il venerdì si sono avuti i ribassi che ci si aspettava.

Come acquistare i BTp Italia 2013

A livello italiano è molto importante osservare che la borsa è risultata praticamente indifferente alla politica del Belpaese. Adesso ci sarà da capire come s’orientano gli investitori in rapporto all’elezione del Presidente della Repubblica. Le prove elettive inizieranno già la settimana prossima quando si spera di arrivare anche alla definizione di un governo.

Come USA e Giappone sostengono le borse

Napolitano, per il momento, ha soltanto annunciato che passerà una patata bollente nelle mani del suo successore, visto che l’ingovernabilità è ormai il minimo comune denominatore del Parlamento.

Intanto ci sarà l’asta dei titoli di stato che hanno tenuto bene e potrebbero migliorare ancora visto che anche lo spread si è assestato intorno ai 300 punti.

Piazza Affari vola con banche e Telecom

 Piazza Affari non è più maglia nera d’Europa, anzi, nei momenti che sono di particolare tensione per il Vecchio Continente, la borsa italiana reagisce sempre meglio del previsto. All’inizio della settimana, quindi, Piazza Affari è trainata in alto dai titoli bancari e dalla performance di Telecom.

Superstipendio anche per Bernabé di Telecom

Abbiamo già accennato qualcosa parlando di spread stabile e borse positive in Europa e affrontando l’evoluzione del cambio euro/dollaro. Adesso concentriamoci esclusivamente sui titoli della borsa di Milano.

La sua apertura all’inizio della settimana è stata estremamente positiva e c’è stato il guadagno di un punto percentuale, grazie soprattutto al settore bancario. Lo spread, in questo clima entusiasmante, ha reagito toccando i 308 punti base e facendo arrivare il rendimento a. 4,33 per cento.

L’Alcoa è stata determninante visto che con i suoi risultati trimestrali ha sbaragliato tutte le previsioni degli investitori e ha fatto guadagnare a Milano molto più di Londra, Francoforte, Madrid e Parigi.

 Telecom raggiunge l’accordo con le parti sociali

Importante anche la performance del titolo Telecom Italia che guadagna il 4,18 per cento grazie alla conferma della notizia relativa all’integrazione nell’azienda di 3 Italia. Telecom Italia potrebbe acquistare circa il 30 per cento delle azioni di 3 Italia. In generale è in rialzo tutto il comparto bancario.

Spread stabile e borse positive in Europa

 Cosa succede a Piazza Affari e cosa succede alle borse europee? In questi giorni sembra che nel Vecchio Continente si stia allentando la pressione sul debito sovrano dei paesi maggiormente in difficoltà e soprattutto si è aperta in modo positivo la stagione delle trimestrali.

Il debutto “lussuoso” di Moleskine

Ad aprire questo periodo di verifica delle attività delle grandi industrie, ci ha pensato Alcoa che nei primi tre mesi del 2013 ha fatto segnare un utile netto di 149 milioni di dollari, in aumento del 59 per cento rispetto al 2012. Il suo risultato è nettamente in controtendenza rispetto alle stime degli analisti che si aspettavamo invece per gli S&P 500 dei trimestrali in calo su base annua.

Commissario per la Parmalat legato all’affare Lactalis

Il debutto positivo di Alcoa potrebbe o inaugurare o una stagione positiva per l’S&P 500, oppure far ricredere gli investitori.

Per quanto riguarda in generale lo spread tra Btp e bund, il differenziale è stabile intorno ai 310 punti con i titoli italiani che adesso hanno un rendimento del 4,53 per cento, che cambierà ancora fino a giovedì prossimo, giorno dell’ulteriore asta da 3-4 miliardi di euro.

Se poii volessimo fare uno zoom su Piazza Affari si scoprirebbe che la borsa italiana è in aumento dello 0,9 per cento e sale più di Londra (+0,5%), di Francoforte (invariata) e di Parigi (+0,3%).

Telecom più vicina a 3 Italia

 Telecom, il gigante della telefonia tricolore non può accettare che in circolazione ci siano troppi competitors, quindi, come nel caso di 3 Italia, valuta con serietà la possibilità di inglobare le realtà che funzionano nello Stivale.

Il bello è che in questi giorni, quelle che sembrano soltanto delle indiscrezioni, sono state confermate proprio da Telecom. Adesso si deve aspettare l’11 aprile per conoscere i dettagli della proposta.

Superstipendio anche per Bernabé di Telecom

Durante il prossimo CdA, Telecom Italia dovrà discutere della fusione con 3 Italia. Il tutto mentre sono in atto delle trattative con il gruppo cinese Hutchinson Whampoa che deve per l’appunto studiare i dettagli della fusione con 3 Italia.

Al di là del risultato delle trattative è importante capire cosa ne pensa il mercato di questa fusione e tutti gli elementi raccolti finora fanno pensare che la trattativa sia ben vista. I titoli dei due attori del mondo “telefonico”, infatti, sono schizzati alle stelle.

Telecom raggiunge l’accordo con le parti sociali

Resta però da sciogliere un nodo, quello del beneplacito dell’Antitrust. Con la fusione tra Telecom Italia e 3 Italia, infatti, si creerebbe il primo operatore italiano di telecomunicazione e il Garante potrebbe non essere d’accordo con la fusione. In più ci sarebbero degli ostacoli di natura politica ed economica rappresentati dalla presenza indiretta nella trattativa di Banca Akros, Cheuvreux e Ubs.

 

Piazza Affari non crede alla potenza dei dieci saggi

 Scende la disoccupazione ma l’Italia non convince anche perché sul nostro paese arriva la bufera Napolitano. Come reagiranno le borse? Sicuramente c’è un momento di tensione anche perchè la decisione del Presidente della Repubblica è arrivata poco prima della pausa pasquale e comunque quando le borse erano già chiuse.

Molti analisti ne hanno approfittato per intensificare le analogie con Cipro dove la decisione sul salvataggio è arriva il venerdì sera, praticamente a borse chiuse con un pausa di 3 giorni e non 2 davanti. In quel caso poi, l’attività delle banche è stata anche fermata per 12 giorni.

La crisi della Bulgaria fa discutere

Per il caso dell’Italia sembra che le borse non aspettino altro che riaprire e dare il colpo di grazia alle quotazioni italiane. Si prevede una riapertura in ribasso per Piazza Affari con una cessione di qualche decimo di punto percentuale dell’indice di riferimento Ftse Mib.

Gli altri listini europei potrebbero approfittare della débacle di Milano e recuperare qualcosa anche se i rialzi dovrebbero essere contenuti visto che il Vecchio Continente con l’aggravarsi della situazione bulgara, con l’allarme lanciato sulla Francia e con il referendum della Polonia sull’euro, si trova comunque in una condizione non proprio idilliaca.

Investimenti a rischio nei paesi della black list

Lo spread  dovrebbe mantenersi in apertura sotto la soglia dei 350 punti ma poi gli investitori aspetteranno di conoscere la scelta politica tricolore. Insomma, si crede ma poco ai 10 saggi definiti da Napolitano.

A cosa prestare attenzione per investire nel Forex

 Parlare in continuazione della situazione politica italiana che tra l’altro è in una fase di stallo, non aiuta ad entrare nel merito dei corretti investimenti. D’altronde non si può evitare di mettere bocca sulla situazione politica del nostro paese che pesa parecchio sull’andamento dell’euro. Anche se si osservano i report stranieri, infatti, ricorre il nome “Italia” praticamente dappertutto.

La coppia euro/yen nell’ultimo mese

Il fatto che il nostro paese non abbia ancora un esecutivo a distanza di un mese dalle elezioni, non depone a favore della stabilità dell’Italia tanto che quando è stata salvata l’isola di Cipro, molti si sono affrettati a dire che si trattava di un esempio da replicare anche con gli altri paesi in crisi.

La coppia euro-dollaro nel mese di marzo

La chiusura della vicenda prima della pausa pasquale è stata indicativa. I prezzi sono stati riportati intorno ai livelli minimi del 15,250 e si pensa che ci sarà presto una rottura di questa resistenza con l’estensione delle valutazioni in un range compreso tra 14,850 e 15,100. Sono queste le indicazioni pratiche per gli investitori che vogliono mantenere il portafoglio nel territorio del Forex.

2013 consacrato anno del Forex

Gli analisti spiegano anche che ci potrebbe essere un superamento rialzista della resistenza tra 15,500 e 15,600 nel momento in cui si moltiplicheranno i profitti sulle discesce oppure ci sarà qualche colpo di scena da parte dei protagonisti della politica.

Le agendine che sbancano a Milano

 La nota azienda produttrice di agende, la Moleskine, resa famosa da Hemingway, ha deciso di recente di fare il salto di qualità quotandosi in borsa. Moleskine, dunque, sarà una delle debuttanti nei listini milanesi e come per tutte le debuttanti, adesso, si tratta di capire quanto è appetibile per gli investitori.

Moleskine pronta al ballo finanziario delle debuttanti

Il prezzo definito per le azioni Moleskine, fa ben sperare. Si parla di ben 2,3 euro per azione con una richiesta che è tre volte superiore all’offerta dell’azienda stessa. Moleskine, in generale, è stata valutata quasi mezzo miliardo di euro. All’inizio l’intervallo della quotazione era stato fissato leggermente più in alto.

Tanto per essere precisi, in fase di analisi, gli investitori avevano detto di essere disposti a pagare per un’azione Moleskine, un prezzo variabile tra 2 e 2,65 euro. Adesso, in virtù di una domanda 3,6 volte superiore all’offerta, il prezzo dei singoli titoli si è assestato sui 2,3 euro.

Piazza Affari si prepara per Moleskine, Moncler e Versace

Stando queste quotazioni, l’azienda Moleskine, sul mercato, raggiunge il valore di 487,6 milioni di euro. Anche su questo dato, in passato, c’era stato più entusiasmo, infatti si pensava che il valore dell’azienda si avvicinasse molto ai 600 milioni di euro. La valorizzazione dell’azienda è comunque importante, soprattutto se si considera che nel 2012 c’è stata la cessione di alcuni titoli ad un fondo d’investimento. La cessione è stata stimata pari a 200 milioni di euro.

mso-bidi-font-weight:bold’>I soldi sbloccati, usati per saldare i debiti della Pubblica Amministrazione, ha precisato il ministro uscente, non saranno versati alle banche. Per loro è pronta una piccola parte di soldi che entreranno nella seconda o nella terza erogazione di denaro.

 

Le dichiarazioni dell’Ocse fanno bene alle borse

 Dopo le dichiarazioni dell’OCSE le borse europee sembrano tirare un sospiro di sollievo ma nel caso dell’Italia sembra ancora pesare l’incertezza della squadra di governo che Pierluigi Bersani sta cercando di mettere a punto. Quindi, se anche le borse respirano, lo spread tra BTp e Bund risale fino a 345 punti.

Secondo l’OCSE cresce il costo del lavoro

A metà del pomeriggio, nel giorno che precede la chiusura delle borse per la pausa festiva pasquale, lo spread sembra sale oltre i 330 punti e tutto si lega agli sviluppi delle consultazioni di Bersani. Il leader PD è salito al Colle da Napolitano e dal risultato dell’incontro, gli investitori hanno dedotto che ci sarà presto un esecutivo.

L’OCSE sul deficit italiano

Una notizia positiva che si accompagna ad altre due importanti novità: prima di tutto la riapertura delle banche cipriote che avevano chiuso forzatamente gli sportelli ben 12 giorni fa. La seconda novità riguarda l’OCSE che spiega che la Banca Centrale Europea sembra pronta a tagliare il costo del denaro visto che in molti paesi dell’UE la ripresa è già cominciata. Il discorso positivo, però, non vale per l’Italia.

La Commissione UE, comunque, ha deciso che seguirà in modo puntuale tutti gli sviluppi legati alla questione cipriota, all’evoluzione economica degli stati membri dell’UE, alla BCE.