Draghi fa il quadro della situazione monetaria UE

 Draghi, nel suo discorso davanti al Parlamento europeo, ha dovuto necessariamente affrontare il “problema” della politica monetaria dell’UE dove, in questo momento, l’evento più eclatante, è la stabilità dei tassi d’interesse a livelli molto bassi.

Wall Street, Tokyo e Piazza Affari nell’analisi di Draghi

Il presidente della BCE, però, ci ha tenuto a parlare più in generale della condizione economica della zona euro, a definire l’approccio politico della BCE, ad illustrare gli strumenti a disposizione per ridefinire la situazione. Nel momento in cui l’Europa è caratterizzata dalla debolezza dell’economia reale, il ruolo della Banca Centrale è decisivo, ma non può prescindere dal Meccanismo di Supervisione Unico e dall’unione fiscale.

Draghi parla della debolezza dell’economia reale

La prima domanda che Draghi si pone, quindi, è questa: come influiscono la politica monetaria e i tassi d’interesse sull’economia dei paesi dell’UE? Per rispondere c’è da premettere che l’attività economica della zona Euro si è contratta durante l’ultima parte del 2012 e probabilmente, anche per il 2013, la parola d’ordine sarà “debolezza”.

Inflazione e stabilità dei prezzi nel discorso di Draghi

La ripresa economica e la riconquista della fiducia degli investitori e dei consumatori, si può ottenere soltanto attivando una serie di strategie. In primo luogo è necessario rafforzare la domanda economica a livello globale, quindi la ripresa dell’UE si lega alla salute delle economie del resto del mondo. In secondo luogo bisogna conservare una politica dei tassi che stimoli l’economia.

Una volta migliorati i sistemi finanziari, allora si potrà procedere con interventi mirati di rilancio dell’economia.

Scalare un’azienda per vendetta si può

 La scalata ad un’azienda, qualche volta, può essere anche il frutto di una serie di antipatie e rancori personali, covati negli anni e venuti allo scoperto nel momento più profittevole. Rileggendo l’epopea di Herbalife in borsa in queste ultime settimane, potremmo considerarlo un riassunto efficace della situazione.

 Borse tirate in basso dai dati sul PIL

I protagonisti della vicenda, fondamentalmente, sono due: Carl Icahn e Bill Ackman entrambi scalatori di successo nel mondo della finanza. Carl Icahn, forse, è più popolare del suo rivale, visto che a lui si è ispirato il protagonista del film Wall Street, Gordon Gekko.

In questa storia Icahn ha avuto la peggio perché sta rischiando davvero il KO dopo che Bill Ackman con una serie di accuse pubbliche, ha deciso di passare operativamente a contrattacco. Alla radice dello scontro il possesso dei titoli Herbalife, quotati sul mercato americano.

 Apple cede nel giorno in cui cresce Wall Street

Bill Ackman ha deciso di vendere allo scoperto a Wall Street un miliardo di azioni di Herbalife, accusando l’azienda di essere soltanto una “catena di sant’Antonio”. Non è certo l’etica ad aver ispirato il gesto, né la contrarietà recondita rispetto ai prodotti dietetici. Piuttosto è l’ostilità verso Icahn che da parte sua ha reagito comprando il 13% delle azioni di questa società.

Una scalata per vendetta che non impedirà alla Sec di vedere chiaro nel business di Herbalife.

Borse tirate in basso dai dati sul PIL

 Gli investitori si vogliono sentir dire qualsiasi cosa, basta che l’Italia non sia sempre paragonata alla Grecia o alla Spagna. Invece, anche con gli ultimi dati riferiti al PIL, questo parallelismo è stato inevitabile. I mercati si sono addirittura concentrati sui dati macroeconomici combinando le informazioni che arrivavano dall’Istat e dall’Eurostat.

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In pratica per il sesto trimestre consecutivo, l’Italia ha visto flettere il PIL, da 18 mesi la tanto sospirata ripresa economica manca all’appello e l’ultima contrazione non è da poco visto che siamo al -2,2% rispetto all’anno precedente. In sostanza l’Italia non è il fanalino di coda dell’UE ma poco manca per il raggiungimento di questo record poco invidiabile, visto che alle nostre spalle ci sono soltanto Cipro e il Portogallo.

 Il fascino del Portogallo colpisce ancora

Cipro ha perso l’1,8 per cento mentre la contrazione del Portogallo si è fermata al -1%. E la Grecia? Atene fa registrare un calo del PIL del 6 per cento ma il dato in sé negativo non è nulla rispetto a quanto si è visto dall’altra parte dell’Adriatico nel 2012. Insomma, anche la Grecia migliora ma, complessivamente, il PIL dell’Eurozona si flette dello 0,6 per cento.

Rischio default anche per Cipro

La BCE ritiene che l’unico modo per dare avvio all’inversione di tendenza sia avviare delle politiche a favore dell’occupazione, con una buona dose di flessibilità salariale. Misure, insomma, volte ad ingrandire la platea dei lavoratori.

Crisi Piazza affari per colpa di scandali grandi imprese

E’ nuovamente un periodo molto delicato per Piazza Affari. La Borsa milanese cerca di lasciarsi alla spalle la tempesta giudiziaria che sta coinvolgendo in prima persona (giuridica) le grandi aziende italiane, da Finmeccanica (che è stata anche sospesa per eccesso di ribasso successivamente all’arresto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi e che rischia di finire nella blacklist dell’India), a Eni e Saipem (coinvolte nallo scandalo tangenti in Algeria, per le quali con conseguente indagine a carico del gestore del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni).

Senza dimenticare a Mps: è stato il primo scandalo del 2013. Uno scandalo messo a nudo tutti la debolezza delle aziende italiane, declinata negli intrecci tra la politica e la finanza.

Questa situazione ha per certi versi dell’assurdo. Non capitava da molti anni che tante aziende italiane finissero contemporaneamente nell’occhio del ciclone. E’ una situazione che provocherà degli strascichi a lungo termine e che non fa certo bene a un’economia che deve fronteggiare l’ennesimo anno difficile, questo 2013 a due facce che contempla una discesa profonda e una minuscola e lenta risalita.

Fortunatamente c’è anche chi inverte ancora con successo il trend negativo: parliamo di Bpm, che va molto bene dopo l’inizio del confronto per il passaggio a Spa. Il listino milanese ha chiuso in leggero rialzo (+0,41%), Londra è salita dello 0,33%, Francoforte dello 0,67% e Parigi dello 0,32%.

Apple cede nel giorno in cui cresce Wall Street

 La Borsa di Wall Street ha accolto con entusiasmo il discorso del presidente Obama sullo stato dell’Unione ed ora resta in attesa di conoscerne l’agenda economica, che sarà invece presentata al Congresso. L’economia americana, infatti, sembra evidente, ha bisogno di essere sostenuta, partendo dal risanamento dei conti pubblici.

 Obama vuole 5 miliardi di dollari

Gli investitori hanno premiato questo sforzo e i maggiori indici di Wall Street sono cresciuti in pochissimo tempo: il Dow Jones, per esempio, ha recuperato lo 0,34%, mentre lo Standard&Poor’s è salito di pochissimo, guadagnando lo 0,16%. L’unico a battere in ritirata è stato il Nasdaq che ha ceduto lo 0,17%.

Questi incrementi incoraggianti sono stati determinati anche dal fatto che i dati trimestrali presentati dalle aziende a stelle e strisce, sono spesso andati al di là delle aspettative degli analisti e del mercato. I bilanci e gli outlook positivi, quindi, sono stati premiati.

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A Wall Street, quindi, gli investitori hanno gradito molto il +22 per cento dell’Avon che è andata oltre le attese degli analisti, mentre ha sorpreso un po’ la battuta d’arresto della Coca-Cola che, riguardo i volumi globali del suo business, lascia un po’ a desiderare. In generale, circa 8 aziende su 10, negli Stati Uniti, hanno riportato risultati trimestrali migliori delle previsioni.

In questa scia d’entusiasmo, però, non è riuscita ad inserirsi la Apple che al contrario ha ceduto il 2,5 per cento proprio dopo una dichiarazione di Tim Cook. L’ad di Cupertino ha negato che la sua azienda, in questo momento, sia sotto pressione, minimizzando dunque su scandali e accuse ai danni della Mela Morsicata.

Market mover del 12 febbraio 2013

 Nel calendario economico odierno ci sono diversi market mover che possono modificare la vita delle valute, europee e non. In particolare c’è molta attesa per quel che riguarda le banche centrali e per gli appuntamenti con i loro vertici.

In programma ci sono i discorsi di Thomas Jordan della Swiss National Bank, Mark Carney della Bank of Canada e “il solito” Mario Draghi della BCE. Sempre oggi prenderà il via il meeting Ecofin, vale a dire il vertice della finanza dell’Eurozona.

Partiamo dalla Svizzera dove sarà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo che serve a misurare la variazione dei prezzi destinati al consumo e quindi anche l’inflazione. La banca centrale svizzera pubblicherà il CPI nazionale. La lettura prevista è in calo dallo 0,3 allo 0,2 per cento ma qualora ci si allontanasse dalla previsioni, ci potrebbero essere effetti positivi sul titolo.

Lavorare da Fendi, in Italia e in Svizzera

Molto importante anche la pubblicazione dei dati sull’inflazione del Regno Unito, dove è in programma la diffusione dell’indice dei prezzi al consumo con un possibile aumento dal 2,7% al 2,8%. Se ci dovesse essere però una lettura superiore al 3 per cento oppure, al contrario, una lettura prossima all’1 per cento, ci sarà la consueta lettera al Governatore della Bank Of England che dovrà agire in modo che l’inflazione rientri nei recinti definiti in partenza.

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Le bilance commerciali influenzano il ForEX

 La giornata del mercato ForEX, oggi,  sarà influenzata da numerosi appuntamenti, tutti molto legati alla pubblicazione dei dati delle bilance commerciali di vari paesi. E tutto coincide con il secondo giorno del meeting europeo.

 Il calendario ForEX del 7 febbraio

Sarà interessante quindi, capire in primo luogo i dati della bilancia commerciale giapponese che potrebbe subire una variazione: il saldo tra importazione ed esportazione potrebbe passare dal 230 a 240 miliardi di euro e se il dato previsto, se le attese, saranno soddisfatte da un dato che le supera, si potrebbe assistere ad un apprezzamento dello yen.

 Bilancia commerciale in attivo grazie all’export

Il secondo dato in ballo è la bilancia commerciale cinese ma in questo caso, vista la fuga di notizie e vista anche l’abitudine cinese a taroccare i dati, si potrebbe dire che si tratta di un market mover non proprio impattante.

Spostandoci nel territorio europeo scopriamo un altro market mover di scarso impatto, secondo gli analisti, che è la bilancia commerciale tedesca che dovrebbe riportare un valore di 13,7 miliardi di euro.

Più complessa la situazione dall’altra parte dell’Oceano e soprattutto in Canada dove saranno pubblicati tre report di massimo impatto relativi al cambiamento dell’occupazione, al tasso di disoccupazione e alla bilancia commerciale. Si prevede un leggero aumento del tasso di disoccupazione ed un abbassamento del valore della bilancia commerciale.

Secondo le analisi si potrebbe avere la certezza della riduzione del deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ma se il dato reale fosse superiore alle attese, allora si potrebbe avere un’interpretazione positiva da parte del mercato.

Mps iscrive a bilancio le perdite ed esclude problemi di liquidità con il titolo aumenta in Borsa

 I vertici del Monte dei Paschi di Siena hanno stabilito i dettagli per il lancio dei 3,9 miliardi di Monti bond dopo una riunione durata circa sei ore. L’obiettivo è andare oltre il debito ereditato dalla gestione di Mussari e di Baldassarri che ha portato a un’indagine della procura di Siena. La perdita potenziale è di 730 milioni di Euro nel 2012 che arriva da strumenti strutturati. Questa perdita aumenterà fino a circa 2 miliardi di Euro per le svalutazioni realizzate nei trimestri precedenti.

A sorpresa il rimbalzo di Mps a Piazza Affari

L’amministratore delegato Fabrizio Viola che ha affermato che: “’La banca non ha problemi di liquidità” e che si è lavorato bene facendo chiarezza.

Per il rilancio di Mps c’è quindi l’emissione dei 3,9 miliardi di Monti bond e poi la ricerca di un partner finanziario di lungo termine che Profumo pensa entro il 2015 con una stabilizzazione che potrebbe essere più rapida.

Moody’s osserva Mps e gli ex dirigenti sono accusati di associazione a delinquere

In Borsa la banca Monte dei Paschi di Siena ha aperto in rialzo del 3,34% a 0,23 euro dopo avere iscritto a bilancio le perdite da derivati per 730 milioni di Euro e avere escluso problemi di liquidità. I titoli Mps sono stati inseriti nelle dopo uno stop al rialzo. Il guadagno è dell’8,46% a 0,25 euro. Gli scambi sono intensi a circa il 3% del capitale.

L’UE teme le elezioni del Belpaese

 E’ tempo di Carnevale, ma soprattutto, per l’Italia, è tempo di votare. Nelle prossime due settimane, la campagna elettorale entrerà nel vivo e ci sarà la possibilità di scoprire se la tanto agognata stabilità per il paese è in dirittura d’arrivo. L’Europa sembra molto preoccupata dell’esito delle urne e la volatilità dei mercati restituisce questa preoccupazione.

 Su Piazza Affari pesa la politica

Tra meno di venti giorni si vota e le elezioni sembrano aver messo la palla al piede di Piazza Affari che, da sola, era già stata appesantita dall’affare Monte dei Paschi di Siena. La politica, quindi, rappresenta “soltanto” un ulteriore carico per i listini.

 A sorpresa il rimbalzo di MPS a piazza Affari

Il timore più grande si lega al nome di Silvio Berlusconi, ritenuto a livello europeo un ostacolo allo sviluppo delle politiche di austerità e alle riforme strutturali che sono necessarie per oltrepassare la crisi del debito. Intanto, in America, la politica non riesce a tenere lontani i cattivi pensieri delle agenzie di rating.

Obama vuole 5 miliardi di dollari da Standard&Poor’s, mentre un’altra agenzia, Fitch, minaccia Wall Street di tagliare il rating USA se non verranno messi a posto i conti pubblici. L’unica borsa che quindi resta in territorio positivo è quella asiatica dove sorprende il balzo in avanti del mercato di Tokyo che guadagna il 3,8 per cento.