In una giornata in cui i mercati americani rimangono chiusi per la festa del ringraziamento, si prevede che ci sarà un ponte lungo almeno fino a lunedì in cui i mercati riprenderanno a pieno ritmo.
BTP
Il collocamento dei Btp Italia si chiude con record nelle sottoscrizioni
E’ tempo di bilanci per il Ministero dell’Economia e delle Finanze che nella giornata di ieri ha chiuso le sottoscrizioni per la quinta emissione dei Btp Italia, i titoli di stato indicizzati all’inflazione. Questi titoli, tuttavia, hanno fatto registrare un verso record storico, sia in Europa che sul Mot.
Il rendimento dei nuovi titoli di Stato indicizzati all’inflazione
In questo post continueremo ancora a parlare dei nuovi Btp Italia, gli innovativi titoli di stato che si rivalutano in base al costo della vita e all’inflazione che il Dipartimento del Tesoro – Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha emesso proprio nel corso degli ultimi due giorni, martedì 5 e mercoledì 6 Novembre 2013.
Il Tesoro colloca più di 20 miliardi di Btp Italia e chiude in anticipo l’emissione
E’ iniziato solo ieri, martedì 5 Novembre il collocamento ufficiale dei nuovi Btp Italia, i titoli di Stato indicizzati al costo sella vita giunti questa volta alla loro quinta emissione. Eppure il Tesoro ha già deciso la chiusura anticipata del collocamento, che avverrà, con eccezionale, anche se non troppo anticipo, oggi alle ore 14.
I nuovi Btp Italia avranno un rendimento minimo del 2,15%
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, ha comunicato ieri in una nota il rendimento minimo garantito a cui saranno soggetti i nuovi Btp Italia, i nuovi titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana, la cui vendita viene effettuata proprio in questi giorni, dal 5 all’8 Novembre 2013.
Btp Italia dal 5 all’8 novembre 2013
Dal 5 all’8 di novembre 2013 verranno offerti i nuovi Btp dal Tesoro. Questi nuovi Btp saranno quadriennali ed indicizzati all’inflazione italiana. Questa nuova emissione ricorda quella precedente, un’emissione del Tesoro che vide un forte successo, successo che questa volta potrebbe portare il Tesoro a chiudere in anticipo il collocamento.
Spread azzerato tra titoli italiani e spagnoli
Dopo 18 mesi di inseguimento la Spagna ha raggiunto l’Italia: i titoli di stato iberici hanno adesso lo stesso valore di quelli italiani, dato che lo spread tra i due è azzerata. Il motivo principale è da trovarsi nella rinnovata instabilità politica italiana che, con un governo costantemente a rischio, non riesce a garantire un adeguato ritorno per gli investitori.
► Perché conviene acquistare Bonos
In pratica, per gli investitori internazionali non c’è differenza (sia per quanto riguarda il livello di rischio che la soglia di rendimento) tra i BTP e i Bonos, che ora hanno uno spread uguale rispetto ai titoli tedeschi: 256 punti base.
E’ fatto più che risaputo che l’Italia e la Spagna sono due tra i paesi europei che più hanno risentito della crisi, e il fatto che la Spagna abbia raggiunto l’Italia non stupisce molto gli investitori internazionali: il Belpaese aveva avuto la sua possibilità di uscire dalla crisi con l’avvento del governo Monti, ma poi i risultati non sono stati quelli sperati dagli investitori. L’Italia soffre degli stessi problemi che l’hanno portata sull’orlo del precipizio e gli investitori scappano.
Al contrario, la Spagna, nonostante il perdurare delle incertezze economiche, è riuscita a darsi un governo stabile che sta riconquistando la fiducia degli investitori internazionali.
► La tendenza europea sull’emissione di titoli di stato
L’azzeramento dello spread tra i titoli di stato italiani e quelli spagnoli è un chiaro segno della grave situazione nella quale versa ancora il paese, alla quale si aggiunge la nuova crisi di governo nata dalla questione della decadenza da parlamentare del condannato Silvio Berlusconi.
In calo i rendimenti dei Titoli di Stato
Nel mercato dei Titoli di Stato italiani si aprono interessanti possibilità di risparmio per il Paese. A partire dall’ inizio di quest’ anno, infatti, il Tesoro ha abbassato al 2,1% l’ interesse pagato su Bot e Btp, in modo tale, che se la situazione dovesse mantenersi tale, l’ Italia potrebbe arrivare a risparmiare circa 4,5 miliardi di euro di interessi sul debito nazionale.