Sono state poco meno di 940 milioni le ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, fatte registrare durante i primi dieci mesi del 2014.
Cassa Integrazione
A settembre un milione di italiani in Cassa integrazione
Sono 104 milioni le ore di cassa integrazione registrate durante il mese di settembre, per un aumento del 43,8%. Il dato parla chiaro: si tratta del secondo mese tra gli ultimi dodici con la richiesta più alta.
2 milioni di domande di disoccupazione in Italia
Il problema dei lavoratori in cassa integrazione è sempre più presente in Italia con numeri in crescita. Sono precisamente 208.283 i lavoratori italiani che ad oggi sono coinvolti in cassa integrazione straordinaria o in deroga, e corrono il concreto pericolo di perdere il lavoro nel corso dell’anno.
Nel 2012 i posti a rischio erano 214.283: nonostante il lieve calo, però, i numeri rimangono su livelli molto preoccupanti soprattutto in considerazione del fatto che gran parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part time.
► Lavoro e cassa integrazione sono sempre emergenze
Sono queste le stime effettuate dall’Osservatorio Industria e Mercato del Lavoro della CISL: il rapporto rileva inoltre come, tra gennaio e novembre del 2013, sono stati ben 1.949.570 i lavoratori che hanno presentato la domanda per sussidi di disoccupazione e mobilità, con un aumento del 32,5% rispetto allo stesso periodo del 2012.
All’inizio di quest’anno sono 159 le vertenze ancora pendenti davanti al Ministero dello Sviluppo Economico ed interessano il destino di oltre 120 mila lavoratori.
► Gravi ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga
Sempre il rapporto CISL ha rilevato che lo scorso anno la Cassa Integrazione ha superato nuovamente il miliardo di ore autorizzate, con una cadenza media superiore a 90 milioni di ore al mese, senza mostrare accenni ad un’inversione di tendenza per quanto riguarda l’anno in corso. I numeri sono quindi ancora negativi.
La recessione, precisa il rapporto CISL, nel biennio 2012-2013 ha provocato una contrazione complessiva del Pil pari al 4,2%, con gravi ripercussioni sull’occupazione: la fase recessiva rischia di trasformarsi in una sorta di stagnazione, se i temi del lavoro non diventeranno prioritari nel quadro delle azioni della politica e del governo.
L’anno che sta finendo è molto negativo per il mercato del lavoro
L’anno che sta per finire potrebbe essere ricordato come un anno nero per il lavoro. In Italia, in questo 2013 la problematica occupazionale si è acuita e i dati mostrano come quella del lavoro è una vera emergenza economica e sociale. La disoccupazione è elevata, sia quella generale sia quella giovanile. Quest’ultima ha raggiunto livelli preoccupanti.
► Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni
La crisi economica continua a stringere l’Italia e il tessuto socio-economico ne risente. In questi giorni le proteste stanno aumentando un po’ in tutta Italia anche perché il mercato del lavoro è in una situazione sempre più peggiore. L’Inps ha mostrato i dati sulle richieste di disoccupazione in crescita, così come quelle di mobilità e di cassa integrazione, mentre i fondi a disposizione sono quasi finiti. A novembre si è certificata la crisi del mercato del lavoro in Italia. L’Osservatorio dell’Inps ha parlato di situazione praticamente ferma, impantanata e che al momento non trova vie di uscita.
► La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE
Vediamo alcuni dati sul mercato del lavoro con i quali chiuderà il 2013. Iniziamo dalla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione generale è al 12,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,2%, e questo significa che quasi un giovane su due tra i 15 e i 24 anni non ha un posto di lavoro.
Le domande di disoccupazione nei primi dieci mesi del 2013 sono cresciute del 31% rispettto allo stesso periodo del 2012. Le richieste di disoccupazione presentante a novembre sono 1.726.898 mentre 1.316.515 son o quelle presentate l’anno precedente. La disoccupazione è arrivata a un nuovo record con circa 3 milioni di persone senza un lavoro.
La cassa integrazione nei primi dieci mesi di quest’anno è sempre molto elevata.