2 milioni di domande di disoccupazione in Italia

 Il problema dei lavoratori in cassa integrazione è sempre più presente in Italia con numeri in crescita. Sono precisamente 208.283 i lavoratori italiani che ad oggi sono coinvolti in cassa integrazione straordinaria o in deroga, e corrono il concreto pericolo di perdere il lavoro nel corso dell’anno.

Nel 2012 i posti a rischio erano 214.283: nonostante il lieve calo, però, i numeri rimangono su livelli molto preoccupanti soprattutto in considerazione del fatto che gran parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part time.

 

► Lavoro e cassa integrazione sono sempre emergenze

 

Sono queste le stime effettuate dall’Osservatorio Industria e Mercato del Lavoro della CISL: il rapporto rileva inoltre come, tra gennaio e novembre del 2013, sono stati ben 1.949.570 i lavoratori che hanno presentato la domanda per sussidi di disoccupazione e mobilità, con un aumento del 32,5% rispetto allo stesso periodo del 2012.

All’inizio di quest’anno sono 159 le vertenze ancora pendenti davanti al Ministero dello Sviluppo Economico ed interessano il destino di oltre 120 mila lavoratori.

 

► Gravi ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga

 

Sempre il rapporto CISL ha rilevato che lo scorso anno la Cassa Integrazione ha superato nuovamente il miliardo di ore autorizzate, con una cadenza media superiore a 90 milioni di ore al mese, senza mostrare accenni ad un’inversione di tendenza per quanto riguarda l’anno in corso. I numeri sono quindi ancora negativi.

La recessione, precisa il rapporto CISL, nel biennio 2012-2013 ha provocato una contrazione complessiva del Pil pari al 4,2%, con gravi ripercussioni sull’occupazione: la fase recessiva rischia di trasformarsi in  una sorta di stagnazione, se i temi del lavoro non diventeranno prioritari nel quadro delle azioni della politica e del governo.

Marchionne assicura il rientro dei lavoratori in Cig

 Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, in un’intervista a Repubblica in merito all’acquisto della totalità di Chrysler  ha dichiarato  “Questa operazione ha riparato Fiat e i suoi lavoratori dalla tempesta della crisi italiana ed europea, che non è affatto finita.

L’anno che sta finendo è molto negativo per il mercato del lavoro

 L’anno che sta per finire potrebbe essere ricordato come un anno nero per il lavoro. In Italia, in questo 2013 la problematica occupazionale si è acuita e i dati mostrano come quella del lavoro è una vera emergenza economica e sociale. La disoccupazione è elevata, sia quella generale sia quella giovanile. Quest’ultima ha raggiunto livelli preoccupanti.

► Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

La crisi economica continua a stringere l’Italia e il tessuto socio-economico ne risente. In questi giorni le proteste stanno aumentando un po’ in tutta Italia anche perché il mercato del lavoro è in una situazione sempre più peggiore. L’Inps ha mostrato i dati sulle richieste di disoccupazione in crescita, così come quelle di mobilità e di cassa integrazione, mentre i fondi a disposizione sono quasi finiti. A novembre si è certificata la crisi del mercato del lavoro in Italia. L’Osservatorio dell’Inps ha parlato di situazione praticamente ferma, impantanata e che al momento non trova vie di uscita.

► La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE

Vediamo alcuni dati sul mercato del lavoro con i quali chiuderà il 2013. Iniziamo dalla disoccupazione. Il tasso di disoccupazione generale è al 12,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,2%, e questo significa che quasi un giovane su due tra i 15 e i 24 anni non ha un posto di lavoro.

Le domande di disoccupazione nei primi dieci mesi del 2013 sono cresciute del 31% rispettto allo stesso periodo del 2012. Le richieste di disoccupazione presentante a novembre sono 1.726.898 mentre 1.316.515 son o quelle presentate l’anno precedente. La disoccupazione è arrivata a un nuovo record con circa 3 milioni di persone senza un lavoro.

La cassa integrazione nei primi dieci mesi di quest’anno è sempre molto elevata.

 

 

L’Inps mostra l’aumento delle richieste di disoccupazione

 Gli effetti della crisi economica in Italia si mostrano su diversi indici. Il tasso di disoccupazione è in crescita in Italia e lo dimostrano i dati e gli indicatori specifici che fanno vedere una situazione difficile per quella giovanile. Ora i dati dell’Inps mostrano la crescita delle domande di disoccupazione che nei primi dieci mesi di quest’anno sono aumentate del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le richieste totali ricevute dall’Inps nel 2013 dono di 1,7 milioni. A ottobre le richieste di disoccupazione ricevute sono state 168 mila, ma le risorse a disposizione sono quasi finite.
C’è quindi il rischio che alcune richieste non possano essere soddisfatte. In effetti, i 20 milioni di euro a disposizione per il 2013 sono quasi finiti, con circa un mese di anticipo visto l’aumento del tasso di disoccupazione e l’insistere della questione lavoro e della crisi economica nel nostro Paese. L’Inps può garantire i fondi che sono stabiliti dalla norma e fino ad esaurimento e quindi il rischio di non garantire tutti è presente.
In crescita ci sono anche le ore di cassa integrazione. A novembre la crescita è dell’1,7% con 110 milioni di ore. Una crescita lieve, ma il dato era già alto e quindi l’aumento ha una certa importanza. L’Inps ha rilevato come nei primi 11 mesi del 2013 le ore di cassa integrazione sono state 989,9, in calo rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Le ore per la cassa ordinaria sono in calo del 19,1% a novembre con 26,7 milioni, mentre le ore per la cassa straordinaria sono in aumento nello stesso mese del 14,8% con 53 milioni di ore.