Venerdì il decreto su IMU e Cig

 Bisognerà aspettare fino a venerdì prossimo, 17 maggio, per sapere se il decreto che renderà effettivi la sospensione del pagamento della rata IMU prevista per giugno e il rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga, Cig, sarà veramente approvato.

Un piano casa al posto dell’IMU?

Per ora si discute ancora su alcune caratteristiche e particolarità del testo definitivo: il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni ha infatti dichiarato che il discreto potrebbe spingersi oltre il congelamento dell’ IMU per la prima casa, andando ad inglobare anche capannoni industriali e fabbricati e terreni agricoli, per la grande gioia del ramo produttivo italiano.

Per quanto riguarda invece la Cig, il Governo è attualmente alla ricerca di ulteriori coperture e risorse, dal momento che la strada più certa al momento, come confermato anche dallo stesso Ministro del Welfare, Enrico Giovannini, sembra essere quella di un intervento “tampone”. Un primo intervento, cioè, volto a fornire, in prima istanza, circa 800 milioni di euro, che potrà però essere integrato da una una seconda tranche, qualora il perdurare della crisi richiedesse ulteriori interventi.

> Per l’ANCE l’IMU va tolta anche su capannoni e invenduto

Il vero nodo di tutta la questione, dunque, sia quella dell’ Imposta Municipale, sia quella della Cig, poggia sul reperimento delle coperture, come evidenziato anche dal  viceministro all’Economia, Luigi Casero, che ha parlato di possibili tagli alle spese.

Emergenza cassa integrazione

 Il 2013 è partito molto male per i lavoratori. Nei primi quattro mesi dell’anno sono rimasti a casa 530.000 persone, facendo registrare una perdita media a testa di 2.600 euro.

A dichiararlo è la Cgil, che ha analizzato i dati dall’Inps.

Secondo questi ultimi, nel primo quadrimestre sono stati autorizzate 365 milioni di ore di cassa integrazione con un incremento del 13% in confronto allo stesso periodo del 2012.

Tuttavia, una parte di questi lavoratori rischiano di restare a casa per sempre, perdendo il posto dopo il periodo di cassa integrazione.

La Cisl afferma inoltre che i posti di lavoro a rischio sono 178.000 i posti di lavoro a rischio, se si tengono in considerazione i lavoratori in cassa in deroga o in cassa straordinaria, nonché i provvedimenti che preludono più facilmente alla perdita del posto di lavoro. I sindacati con vigore tornano a chiedere il rifinanziamento della cassa in deroga (caduta nei primi quattro mesi del 54,41% rispetto allo stesso periodo del 2012 a causa della mancanza di fondi) tuttavia avvertono che le risorse non andranno cercate all’interno dei fondi del lavoro come quelli per il salario di produttività.

Il segretario generale Cgil Susanna Camusso, intanto, non ci crede e sbigottita afferma: “Non può essere che per finanziare la cassa integrazione il governo pensi a recuperare le risorse da altre voci che riguardano il lavoro. Sia chiaro: così non ci stiamo».

Manovra da 8 miliardi per i conti pubblici

Ha un costo inferiore agli 8 miliardi la manovra che il governo guidato dal Premier Enrico Letta intende fare entro giugno, secondo il sottosegretario al Tesoro Alberto Giorgetti (Popolo Delle Libertà).

“Di sicuro la questione Iva, la quale deve essere affrontata in tempi rapidi, più le altre esigenze, pongono la necessità di un intervento, chiamiamolo come vogliamo”, ha detto a Radio 24 Giorgetti. Si ha la necessità di “qualche miliardo di euro, penso sotto gli 8 miliardi circa, che dovranno essere reperiti nei prossimi due mesi”.

Pier Paolo Baretta, il sottosegretario al Tesoro in quota Pd, afferma che il governo darà “risposte urgenti e immediate” su cassa integrazione e Imu. Successivamente, “entro giugno”, si cercherà di sterilizzare l’Iva (l’aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto percentuale dal mese di luglio) e procrastinare la detrazione al 55% sulle ristrutturazioni edilizie.

Durante un’intervista ai microfoni di Radio anch’io, Baretta non specifica come il Tesoro abbia scelto di assicurare le coperture, limitandosi a dire che “non si potrà comunque agire sul fronte delle tasse”.

L’impatto dell’intera operazione varia a seconda che si prenda in considerazione il bilancio di competenza (indebitamento) o di cassa (fabbisogno).

I sindacati hanno fatto un’esplicita richiesta: quella di destinare alla cig in deroga 1-1,5 miliardi. Prorogare la detrazione al 55% richiederebbe circa 500 milioni, secondo una fonte ministeriale.

Dai dividendi dello spread le risorse per l’IMU e la Cig

 Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni ha riferito ieri in Senato nel corso della discussione per l’ approvazione del Def, il Documento di economia e finanza, facendo luce su una eventuale possibilità per il recupero di quelle risorse necessarie a finanziare i provvedimenti – e le emergenze – del Governo Letta.

Il Senato dà il via libera al Def

Il Ministro ha infatti suggerito che l’ attuale calo dello spread, ovvero del differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi, unito alla relativa calma dei mercati finanziari e alla riduzione dei tassi di interesse delle ultime settimane, potrebbero fornire alle finanze pubbliche italiane quelle risorse utili a finanziare, ad esempio, il congelamento dell’ IMU e le nuove erogazioni relative alla Cig, la Cassa Integrazione in deroga.

Saccomanni conferma la Nota di aggiornamento del Def

Ma allora, sulla base delle ottimistiche previsioni del Ministro Saccomanni, quanti  soldi sarebbe in effetti possibile recuperare dal calo dello spread? Dal momento che il Def è stato redatto dal Governo Monti nel mese di aprile quando lo spread si collocava su circa 308 punti, i soldi che in previsione sarebbe possibile recuperare nei prossimi 3 anni ammonterebbero fino a 7 miliardi (entro il 2015).

Una cifra considerevole, dunque, che permetterebbe all’ Italia di risolvere non pochi problemi relativi al recupero delle risorse. Purché lo spread resti, appunto, lì dove si trova ora, cioè sotto i 260 punti.

Record di richieste di cassa integrazione ad aprile

 Un aumento del 3,1% su marzo 2013 e del 16,05% rispetto ad aprile dell’anno scorso. Questo è il nuovo record che hanno segnato le richieste di cassa integrazione per aprile 2013.

Nello specifico, però, i dati sembrano essere discordanti.

 

► Per Bonanni è necessario rifinanziare la CIG entro maggio

Infatti, da un lato c’è la richiesta di ore di cassa integrazione in deroga che hanno subito un importante calo: 6,8 milioni di ore in totale, il 65,7% in meno rispetto a marzo (19,9 milioni) e il 76,5% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (29 milioni).

Secondo Antonio Mastrapasqua, però, il calo non è dovuto solo ad una diminuzione delle richieste ma ai problemi di finanziamento legati a questo strumento.

Per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria, il mese di aprile 2013 ha fatto segnare una richiesta pari a 35,7 milioni di ore, contro i 34 di marzo e i 27,2 milioni di aprile 2012, con particolare concentrazione delle richieste per il settore industriale e il settore edile.

57,5 milioni di ore le richieste di cassa integrazione ordinaria, in aumento del 33,4% rispetto a marzo e del 92,2% rispetto ad aprile 2012.

► Nessun calo della disoccupazione per i prossimi mesi

A completare il quadro di un mercato del lavoro sempre in crisi ci sono le 400mila nuove domande di disoccupazione pervenute all’Inps dall’inizio dell’anno.

Per Bonanni è necessario rifinanziare la CIG entro maggio

 Il punto di vista del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sull’ emergenza disoccupazione in Italia è a dir poco tassativo: il Governo, infatti, dovrà trovare al più presto – cioè entro la fine del mese di maggio – quel miliardo  e mezzo utile al rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga, a meno di non aggiungere una ulteriore emergenza ad una situazione già estremamente precaria.

Disoccupazione in aumento nel 2013 e nel 2014

Secondo Bonanni, infatti, ad essere a rischio è la stessa tenuta sociale del Paese, poiché, qualora la Cig non venisse rifinanziata, oltre 700 mila cassaintegrati andrebbero andare ad aggiungersi al già alto numero dei disoccupati italiani.

> I giovani disoccupati sono il 38,4%

E per quanto riguarda le cifre relative alla disoccupazione italiana, a partire dal 2007 ad oggi, cioè dalle prime avvisaglie della crisi economica, il numero delle persone senza lavoro in Italia è praticamente raddoppiato. Così che, secondo le ultime stime fornite dall’ Istat, il tasso di disoccupazione del nostro Paese raggiunge oggi quasi il 12%, e si tratta di un valore privo prospettive di miglioramento in futuro.

Per il leader della Cisl, inoltre, le altre emergenze sociali a cui bisogna trovare presto una soluzione sono rappresentate dalla questione degli esodati, dalla necessità di promuovere l’ occupazione e da quella di abbattere la pressione fiscale.

Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig

 Replica prontamente il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni alla pubblicazione dell’ ultimo rapporto Ocse sull’ economia italiana e alle previsioni, di certo non positive, in esso contenute.

> Le stime Ocse sull’ economia italiana

Secondo il Ministro, infatti, i dati riportati dall’ Ocse sono troppo cupi rispetto alla reale situazione del Paese che è sicuramente ormai entrato in una nuova fase che gli permetterà di superare il precedente periodo di incertezza politica e la paralisi istituzionale che aveva reso la crisi economica ancora più acuta.

Meno tasse e più crescita per Saccomanni

Le previsioni Ocse, del resto, non tengono affatto conto dell’ impatto che avrà il decreto per la restituzione dei debiti della Pubblica Amministrazione che avrà luogo a partire dal 2013 e nel 2014.

Ora l’ Italia, secondo Saccomanni, deve uscire dalla crisi il prima possibile, proseguendo, proprio come si è iniziato a fare, sulla strada delle riforme strutturali, che sono un sicuro passo avanti verso la crescita. Una delle prime necessità – magari entro il mese di giugno – in questo senso sarà quella di chiudere la questione della procedura dell’ Unione Europea per eccesso di deficit.

Per quanto riguarda invece le priorità di governo, servono provvedimenti urgenti anche se non improvvisati per la risoluzione del problema degli esodati e per il rifinanziamento della CIG.

Unità di crisi per risolvere l’emergenza cassa in deroga

 L’attuale governo, quello tecnico, guidato da Mario Monti, pur essendo ancora in carica non può più fare decreti o occuparsi di questioni urgenti come quelle della mancanza di coperture finanziarie per gli ammortizzatori sociali.

► Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

Ma il problema c’è, come dimostrano le polemiche che si sono levate in questi giorni e che continuano a levarsi, soprattutto per quanto riguarda la possibilità che oltre mezzo milione di italiani si possano trovare a breve senza la cassa integrazione.

I sindacati e le varie associazioni di categoria chiedono però che il problema venga risolto subito, prima che i fondi finiscano, ma il governo non può agire: è stata quindi indetta per la prossima settimana una sorta di unità di crisi composta da Monti, Grilli, le Regioni e le parti sociali per cercare di capire da dove possono essere presi i 2,7 miliardi stimati come necessari per la copertura degli ammortizzatori sociali.

► Anche la Fornero è preoccupata per la cassa integrazione

Una spesa maggiore rispetto a quella dello scorso anno e i sindacati chiedono al governo di mettere nel Def, il Documento economico e finanziario, 1,5 miliardi in più per la Cig in deroga.

► Sindacati uniti per chiedere al governo fondi per la cassa integrazione

Dove trovare questi soldi? La Camusso chiede un abbassamento delle spese militari e il rialzo delle tassazioni sulle rendite e sui patrimoni, anche se il Ministro Grilli, ancora in carica, ha già lasciato la patata bollente al Parlamento.

Sindacati uniti per chiedere al governo fondi per la cassa integrazione

 I tempi sono stretti ed è necessario che il Governo trovi presto i fondi per la cassa integrazione. A rischio ci sono ben mezzo milione di italiani che potrebbero non ricevere l’assegno dovuto già a partire dal mese di giugno.

► Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

Sono tutti concordi con quanto detto in questi giorni da Susanna Camusso, che ha lanciato al governo un allarme per la mancanza di fondi per la CIG. Un coro unanime quello che si è levato da Montecitorio durante la manifestazione indetta da tutte le firme sindacali.

Erano presenti, infatti, Cgil, Cisl, Uil e Ugl a chiedere al governo una risposta certa e definitiva perché non si possono lasciare migliaia di persone senza certezze sul proprio futuro.

La stessa Camusso, quasi in risposta al Ministro Fornero che si è detta pronta ad impegnarsi a trovare almeno 1 miliardo di euro per la cassa integrazione, ha chiarito che la somma necessaria sarà per sostenere tutti gli ammortizzatori sociali è di circa 2,7 miliardi di euro, dei quali uno e mezzo per la cassa integrazione in deroga.

► Anche la Fornero è preoccupata per la cassa integrazione

I soldi per la cassa integrazione devono essere predisposti nel Def, hanno detto, ma non devono essere tolti dalle risorse stanziate per il lavoro, ma si devono reperire con il rinvio delle spese militare previste dal documento e con il pagamento delle tasse su rendite finanziarie e grandi capitali.

 

Susanna Camusso lancia allarme per mancanza fondi cassa integrazione

 Queste sono state le parole disperate del segretario generale della CGIL Susanna Camusso per quanto riguarda i fondi disponibili per la cassa integrazione.

► Ancora record di cassa integrazione a marzo 2013

Secondo la Camusso, che è intervenuta sul’argomento a SkyTg24, dato l’aumento della richiesta di ore di cassa integrazione in deroga che è stato rilevato dall’inizio del 2013, i fondi a disposizione delle regioni stanno per terminare e c’è il concreto rischio che oltre mezzo milione di italiani possano restare senza.

In alcuni casi le regioni hanno fondi a disposizione solo fino a giugno.

Susanna Camusso non ha mancato anche di evidenziare quanto chiesto al Governo a dicembre:

Purtroppo i primi mesi del 2013 hanno determinato un’ulteriore accelerazione della crisi e della difficoltà.  Ed è quello che avevamo tentato di dire al Governo a dicembre: non prevedete una riduzione della spesa sulla Cig in deroga perché ne avremo bisogno. In qualche Regione siamo già arrivati all’esaurimento dei fondi e non è neanche detto che in alcune regioni si arrivi a giugno.

La mancanza di fondi per la cassa integrazione non è solo un problema perché se non si trovano i fondi non verrà rispettato il diritto al reddito dei lavoratori, ma anche perché si potrebbe creare un’ulteriore riduzione dei consumi e, conseguentemente, della produzione.

► 9 milioni di disoccupati nel 2012, per la CGIL si tratta di un anno nero

Una stoccata, questa, rivolta direttamente al Governo Monti che, secondo il segretario, non ha avuto il coraggio di fare quanto andava fatto, come il pagamento delle pensioni d’oro e delle alte retribuzioni in titoli di Stato e la tassazione sui patrimoni.