Come scegliere la durata di un mutuo

 Quando ci si accinge alla stipula di un mutuo per l’acquisto di una prima abitazione, una delle prime operazioni da compiere è la scelta della durata del finanziamento stesso. La durata, infatti, risulta uno degli elementi fondamentali da prendere in considerazione prima di procedere alla sottoscrizione. 

Possibili aumenti per il fisco locale entro la fine del 2013

 Tempi duri per i Comuni e tutte le amministrazioni locali che si apprestano in questo periodo a chiudere i bilanci relativi al 2013. La situazione fiscale dei Comuni italiani, infatti, non è affatto chiara. A complicare la situazione sono giunte le numerose modifiche alla normativa fiscale che si sono susseguite durante il corso dell’anno. 

Il Senato trasforma il Decreto legge sull’IMU in legge

 Il Decreto Legge sull’IMU rilasciato la settimana scorsa dalla Camera dopo essere stato emendato, passa al Senato e diventa legge. Non subisce così nessuna modifica il provvedimento nel suo complesso, che conferma gli interventi comunicati in precedenza, i quali riguardano in primo luogo la tassazione degli immobili, ma anche il mondo della casa nel suo complesso. 

Sempre meno numerosi i mutui concessi ai titolari di partita IVA

 Accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa o per la ristrutturazione di quella che già si abita è oggi in Italia una operazione diventata poco comune, a seguito della crisi di liquidità che ha investito il settore bancario. Le banche e gli istituti di credito italiani sono oggi sempre più restii nel concedere finanziamenti ipotecari. 

Le tasse sulle seconde e terze case a partire dal 2014

 Il disegno di legge relativo alla Legge di Stabilità, come è noto, ha rivisto da cima a fondo l’insieme delle imposte che gravano sulla casa e sui servizi, introducendo la Tasi, la Tari e le Trise, e che saranno per buona parte appannaggio dei Comuni, a cui spetterà anche il compito di deciderne le aliquote. 

Il MEF spiega in una nota la differenza tra Tasi e IMU

 Una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato in questi giorni che il gettito della nuova Tasi  – 3,7 miliardi di euro – sarà comunque inferiore a quello previsto dalla vecchia IMU sull’abitazione principale, perché per fare un equo raffronto tra le due imposte non deve essere preso in considerazione solo il gettito della vecchia IMU – 3,3 miliardi di euro, ma anche quello della abrogata Tares, la tassa sui rifiuti , o almeno della sua componente relativa ai servizi indivisibili, che porterebbe l’ammontare totale a 4,7 miliardi di euro. 

Ecco quanto vale la nuova Tasi secondo il Ministero dell’Economia

 Come è noto la legge di Stabilità che è stata licenziata solo qualche tempo fa dal Consiglio dei Ministri e che ora si trova al vaglio del Parlamento ha rivisto abbastanza profondamente il sistema di tassazione che nel 2014 dovrà gravare su immobili e servizi ad essi collegati. 

La nuova Tasi sarà più cara della vecchia IMU?

 La legge di Stabilità rivede ex novo la tassazione sugli immobili e sui servizi e le imposte che gravano sui cittadini cambiano volto ed entità. Ma anche in fase di dopo IMU quello che i proprietari di casa si domandano è quanto andranno in definitiva a pagare con la nuova impostazione del sistema tributario.