Un piano casa al posto dell’IMU?

 Di decreto attuativo, per il momento, ancora non se ne parla, ma è certo che il Governo non sembra avere troppa fretta di chiudere una volta per tutte l’ affare IMU. La sospensione della rata di giugno dell’ Imposta municipale sugli immobili ha fatto, infatti, avanzare l’ idea di una più generale revisione dell’ intero settore dei tributi destinati alle proprietà immobiliari, per cui al momento si discute della possibilità di congelare il pagamento dell’ imposta anche per i fabbricati industriali ed agricoli.

> Per l’ANCE l’IMU va tolta anche su capannoni e invenduto

Un vero piano casa, dunque,  una soluzione graduale che però non vedrà la luce prima della fine dell’ estate e all’ interno della quale potrebbero trovare posto anche la Tares, la nuova tassa sui rifiuti che dovrebbe scattare a partire dal 2014, l’ imposta di registro, che oggi produce un gettito di circa 4 miliardi di euro l’ anno, la recente cedolare secca – con  aliquota al 21%, che tuttavia non ha prodotto i risultati tributari sperati – e le imposte ipotecarie e catastali.

Rimandato alla prossima settimana il decreto sull’IMU

Le strade percorribili sono dunque diverse: optare per il rinvio al Governo non costerebbe nulla, anche se i Comuni si troverebbero momentaneamente sforniti di risorse; si potrebbero poi continuare a vagliare soluzioni che includono gli immobili industriali e gli sgravi per i carichi di famiglia e i redditi bassi.

Per i tedeschi la seconda casa è in Italia

 Se a partire dal 2009 ad oggi, ovvero negli anni pieni della crisi economica, il mercato immobiliare italiano interno, cioè quello che si rivolge essenzialmente agli italiani, ha fatto registrare un drammatico calo negli acquisti, la stessa cosa non si può dire per quello che si rivolge alla clientela straniera.

> I tassi medi dei mutui di maggio

A partire dal 2009, infatti, in Italia si è potuto registrare un vero e proprio boom delle vendite nel settore delle seconde case destinate agli stranieri e il volume d’ affari sarebbe aumentato addirittura del 25%.

Mercato immobiliare italiano: il peggio è passato

Gli immobili preferiti dalla clientela straniera sono soprattutto quelli situati in località di pregio storico – artistico e in zone a vocazione turistica, e a comprarli, sono, almeno per il 40%, soprattutto acquirenti tedeschi.

Sono infatti i nostri vicini della Germania a preferire in Italia la seconda casa per le vacanze, comprando immobili soprattutto nel Lazio e in Puglia, stando a quanto rivela un monitoraggio effettuato da  Scenari Immobiliari.

Solo nel 2012, ad esempio, gli immobili venduti a stranieri sono stati 4.600, per un importo complessivo di 2,1 miliardi di euro. E il mercato sembra promettere bene anche per il resto del 2013, con una crescita del 10% delle transazioni.

Oltre a Lazio e Puglia, tuttavia, luoghi di investimento per gli stranieri continuano ad essere anche Toscana e riviera adriatica, con una particolare predilezione per le abitazioni di pregio, come grandi ville.

Mutuo You a tasso fisso del Banco Popolare

 I mutui a tasso fisso non piacciono molto ai mutuatari ma sono spinti a livello di marketing dalle banche che comunque, nel carnet di prodotti creditizi, hanno sempre più soluzioni a tasso variabile. Per quanto riguarda i tassi fissi, oggi, presentiamo un prodotto tra i più convenienti del momento, secondo la recensione di Mutuionline: il Mutuo You a tasso fisso del Gruppo Banco Popolare.

Banco Popolare in difficoltà

Il prodotto in questione è rivolto ai privati che non abbiano superato gli 80 anni alla scadenza del contratto e propone delle condizioni promozionali per i nuovi clienti. Il mutuo You è finalizzato all’acquisto della prima casa e propone un tasso che è uguale per tutti i piani d’ammortamento. A 10, 15, 20 e 25 anni, senza distinzioni di sorta, il Gruppo Banco Popolare offre un tasso al 4,75 per cento.

Contocorrente Youbanking della BP di Lodi

L’offerta che stiamo enucleando ha una scadenza. E’ stata attivata il 2 aprile 2013 e sarà valida fino al 31 luglio 2013 per i mutui stipulati al massimo entro il 31 ottobre 2013. Il loan to value è nella media visto che con questo prodotto si può ottenere un finanziamento pari all’80 per cento del minore tra valore commerciale e valore dichiarato nel preliminare di vendita o nella proposta d’acquisto.

Il mutuatario deve poi accollarsi le spese d’istruttoria pari all’1 per cento dell’importo erogato e le spese di perizia, nonché le spese periodiche per l’incasso della rata. L’imposta sostitutiva è pari allo 0,25 per cento dell’importo del mutuo erogato per la prima casa.

Per l’ANCE l’IMU va tolta anche su capannoni e invenduto

 Si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi il primo vertice di maggioranza del nuovo Governo Letta. Ma proprio in vista della prossima approvazione del decreto legge sulla sospensione della rata IMU di giugno sulla prima casa, la discussione sul tema degli immobili ha trovato nuovi temi e nuovi interlocutori.

> Primo vertice di maggioranza per il nuovo Governo Letta

L’ ANCE, l’ Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha, infatti, richiesto, attraverso le parole del suo Presidente Paolo Buzzetti, la cancellazione dell’ Imposta Municipale anche sull’ invenduto delle società di costruzioni e sui capannoni industriali, che sono i beni strumentali delle imprese.

> Il congelamento dell’IMU ricadrà sulle imprese?

Il congelamento del tributo per i possessori di prima casa e la sua sospensione fino a settembre, come previsto dal Governo, non “basta” dunque per il mondo dell’ imprenditoria edile italiana, per il quale sarebbe in aggiunta necessaria una approfondita revisione catastale, dal momento che vi sono oggi città in cui l’ IMU è più alta in periferia piuttosto che in centro.

Le richieste presentate dall’ ANCE sono del resto in linea con quelle che in questi giorni vengono sollevate da più fronti nel mondo delle imprese italiane. Lo stesso Ministro Zanonato, tuttavia, presente all’ ultimo convegno ANCE, ha affermato che la situazione merita di essere ulteriormente ragionata e studiata.

Mercato immobiliare italiano: il peggio è passato

Il mercato immobiliare in Italia ha perso molto terreno, soffrendo l’incombenza della crisi e l’incremento della tassazione degli immobili dopo l’introduzione dell’Imposta Municipale Unica.

Ora, però, il peggio pare sia passato. I risparmiatori italiani, a quanto pare, sono cautamente più ottimisti su ciò che riguarda il futuro andamento del mercato.

Stando ad un’analisi di mercato, il primo trimestre del 2013 vede un nuovo aumento del numero di chi pensa sia un buon momento per comprare casa. La propensione all’acquisto immobiliare torna a salire oltre la soglia psicologica del 50%, giungendo al 55%, ben sei punti percentuali in più rispetto ad un anno fa.

Siamo dunque dinanzi al primo risultato di un sondaggio sulla fiducia dei consumatori, il quale viene condotto trimestralmente su un campione di 12mila utenti del settore immobiliare.

C’è tuttavia da mettere in evidenza che cresce di 3 punti (al 72%) anche la percentuale degli italiani che ritengono che non sia un buon momento per vendere.

Per ciò che concerne la percezione dell’andamento dei prezzi degli immobili gli Italiani appaiono decisi: oltre il 60% del campione intervistato è convinto che questi caleranno ancora (era solo il 39,3% dodici mesi fa).

Il vero costo dell’IMU

 Probabilmente già nel corso di questa settimana – si parla forse di giovedì 9 Maggio – il Governo Letta emanerà il decreto legge con cui verrà ufficialmente autorizzata la sospensione della rata di giugno dell’ IMU, l’imposta municipale che è ormai uno dei nodi da sciogliere del nuovo esecutivo.

Il programma di Letta su Imu e occupazione

E’ intenzione del nuovo Governo, infatti, tamponare attraverso il decreto una situazione che merita una attenta e approfondita revisione, quella dell’ intero sistema tributario italiano, immobili compresi, a cui il Parlamento dedicherà le sue attenzioni probabilmente in autunno, di pari passo con la Finanziaria, cercando di arrivare ad una soluzione più equa e definitiva.

Una service tax al posto dell’IMU?

Il congelamento dell’ IMU di giugno, ormai è noto, costa all’ incirca 2 miliardi, mentre se si volesse abolire l’ intero prelievo si arriverebbe ad un totale di 4 miliardi.  Ma quanto pagano, e hanno pagato, in realtà, famiglie e imprese per far fronte al prelievo IMU?

L’ IMU ha prodotto nel 2012 un gettito complessivo da 23,7 miliardi di euro, con una spesa media da 918 euro, all’ interno della quale sono compresi, tuttavia, anche gli oneri delle grandi aziende.  Le famiglie italiane, in questo quadro, cioè 16 milioni di nuclei familiari, hanno pagato di media 225 euro l’ anno, cioè circa 61 centesimi al giorno, anche se con piccole differenze sulla base della città di residenza – aliquote comunali e rendite catastali – e del proprio reddito, se si tratta di prima casa.

Per Berlusconi l’Imu è un danno per l’economia

 Per Silvio Berlusconi l’ IMU, e insieme ad essa tutte le altre tasse sulla casa, costituirebbero un grave danno per l’ economia. E’ questa, infatti, una delle dichiarazioni che il cavaliere ha rilasciato, ieri, in una intervista al TG4.

E’ certo ormai noto a tutti che, a partire dalle roboanti promesse fatte durante il corso della campagna elettorale, gli esponenti del Pdl sono stati sempre favorevoli non solo ad una abrogazione dell’ imposta municipale sulla prima casa, ma anche alla restituzione di quanto, in relazione a quello stesso tributo, era già stato versato e contabilizzato nel 2012.

Una nuova tassa comunale al posto dell’Imu?

La dichiarazione di Silvio Berlusconi, dunque, arriva come l’ ennesima riproposizione di un quasi ormai trito cavallo di battaglia partitico. La novità è che forse il discorso ha assunto, in questa ultima intervista, toni dalla parvenza giuridica e macroeconomica.

Dove trovare i soldi per il rinvio dell’IMU

Il cavaliere si è infatti appellato al principio secondo cui la prima casa costituisce il bene più sacro e il pilastro più fermo per la costruzione della ricchezza delle famiglie. Toccare la prima casa per mezzo della pressione fiscale, indurrebbe, secondo Berlusconi, paure e incertezze nelle famiglie, che di conseguenza sarebbero portate a ridurre drasticamente i consumi e a non fare più investimenti. Ecco perché, a detta del cavaliere, l’ IMU sarebbe una tassa ingiusta e dannosa per tutta l’ economia.

Una nuova tassa comunale al posto dell’Imu?

 Il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni ha riferito ieri in Parlamento in merito alle possibili modifiche che potrebbero interessare l’ attuale imposta sugli immobili, l’ IMU, all’ indomani della sua sospensione a partire dal mese di giugno.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Attraverso le parole, per il momento ancora molto caute, del Ministro, si è potuto dunque intendere che nel prossimo futuro ci sarà una profonda riforma dell’ imposta, alla quale potrebbe essere assegnato anche un nuovo nome, sulla base della eventuale possibilità che accorpi dentro di sé anche altri tributi.

> Presto il decreto legge per il rinvio dell’IMU

L’ IMU potrebbe, cioè, venire trasformata in una imposta comunale, una Imposta di servizio dei Comuni, che abbracci anche le odierne tasse sui rifiuti, come la Tarsu, la Tia e la nuova Tares. I Comuni potrebbero, di conseguenza, modificare le aliquote in base alle diverse necessità.

La nuova imposta, inoltre, potrebbe contenere anche una parte del gettito dell’ imposta del registro, una delle tasse che si paga sempre in relazione agli immobili. Ma dal punto di vista di un alleggerimento del peso sociale della nuova tassa, potrebbero essere aumentate le detrazioni per i figli a carico, in modo da alleggerire quella che sarà la futura tassa di servizio per le famiglie numerose, e si potrebbe tenere conto dei redditi bassi.

Dove trovare i soldi per il rinvio dell’IMU

 Se uno dei nodi e dei temi fondamentali del nuovo governo consiste nelle misure da prendere in relazione allo scioglimento della complessa faccenda dell’ IMU, quello che è certo che la questione potrà trovare una decisiva soluzione  solo in seguito ad una sua completa revisione.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

E forse il primo provvedimento in merito, il decreto legge che autorizzerà il rinvio della rata di giugno, arriverà per contribuenti e comuni proprio entro la prossima settimana.

Presto il decreto legge per il rinvio dell’IMU

Ma nel caso in cui la tassa sulla prima casa sia poi effettivamente rinviata, se non proprio destinata a scomparire, dove pensano e hanno intenzione PD e Pdl di andare alla ricerca dei soldi necessari a coprire quei 4 miliardi che mancherebbero dai bilanci dello Stato?

La ricetta proposta dal PD prevede di recuperare i soldi attraverso provvedimenti che servirebbero a produrre un gettito adatto a finanziare anche altre misure. Si parla, infatti, di tagli alla spesa pubblica, dunque revisione dei conti, e utilizzo dei proventi recuperati dalla lotta all’evasione.

Un po’ diversa, invece, la soluzione proposta dagli esponenti del Pdl. Qui si parla infatti di una eventuale tassazione dei capitali italiani nei forzieri delle banche svizzere e di un aumento della tassazione dei giochi e delle accise su alcolici e tabacchi

Le dichiarazioni di Franceschini sull’IMU

 Il primo caso che il nuovo Governo Letta si è trovato ad affrontare in questi giorni è senza dubbio rappresentato dalla questione dell’ IMU, su cui sono state rilasciate da più parti delle dichiarazioni in queste ultime ore.

L’agenda di Letta: stop all’Imu e all’Iva, lavoro al primo posto

Proprio questa mattina, infatti, il neo Ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, ha fatto delle precisazioni alla stampa sul tema, parlando di una sospensione della rata di giugno e di un suo possibile alleggerimento per le classi meno abbienti.

> L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Prima di Delrio, tuttavia, anche Dario Franceschini, neo Ministro per i Rapporti con il Parlamento era intervenuto sulla questione dell’ Imposta Municipale, rilasciando delle dichiarazioni che avevano suscitato delle pronte repliche da parte di Silvio Berlusconi.

Franceschini ha infatti affermato che l’ IMU non sarebbe stata tolta e che ci sarebbe stata una proroga per la rata di giugno. Questo, però, secondo il Ministro, avrebbe comportato anche un problema di cassa per i comuni.

Franceschini aveva inoltre rilasciato delle anticipazioni sui prossimi impegni del nuovo Governo, tra cui sarebbe figurato il problema di evitare l’ aumento dell’ Iva in programma per luglio 2013 e l’approvazione del Def, il Documento Economico e Finanziario.