La denuncia degli affitti per i fondi rustici

 Tra le altre scadenze importanti del mese, c’è la denuncia cumulativa degli affitti per quanto riguarda i fondi rustici. A dirlo è l’Agenzia delle Entrate che ha fissato il termine ultimo per la presentazione dei documenti al 28 febbraio 2013. Una comunicazione che interessa tutti i cittadini che hanno affittato più terreni ma vogliono avere un rapporto più snello con l’Erario e usare l’iter semplificato.

A Portofino si paga l’IMU più alta d’Italia

Il pagamento delle tasse relative a questi affitti deve essere fatto entro il 28 febbraio tramite il modello di pagamento F23, in cui deve essere inserito il codice 108T e, nello spazio della causale, la sigla RP. La denuncia riepilogativa degli affitti, deve essere riferita all’anno 2012. Anche chi ha più contratti può seguire un iter semplificato e usare una lista nello stesso modello di pagamento.

Annuario del contribuente sottoposto a revisione

Nell’F23 da compilare, quindi, deve essere inserito l’importo dell’imposta di registro, pari allo 0,50% dell’importo complessivo dei corrispettivi indicati nella dichiarazione. Questa possibilità di accorciare i tempi e i modi di dichiarazione e pagare, non esclude che i contribuenti possano avvalersi degli strumenti classici e della prassi normale per la registrazione.

Gli immobili e l’eredità, che ne pensa il Fisco

L’iter semplificato non può essere usato da chi ha più contratti formati con un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, per loro resta in uso la registrazione ordinaria.

La ristrutturazione casa si paga con Findomestic

 Rat@web, al momento, è una delle migliori proposte per i prestiti finalizzati all’acquisto di elementi d’arredamento, perchè se poi si chiedono soldi liquidi, invece, la proposta migliore è quella confezionata da Fiditalia. Per i lavori di ristrutturazione casa e per i lavori legati al rifacimento degli impianti domestici, infine, il prestito migliore è quello di Findomestic con il Credito Lavori.

I prestiti migliori per l’acquisto dell’auto

Il prestito in questione è rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi oppure ai pensionati e varia da un mino di 5000 ad un massimo di 39.999 euro. La durata prevista per il piano di rimborso è di massimo 84 mesi per gli importi fino a 14999 euro e di massimo 120 mesi per gli importi ancora superiori.

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Il TAN proposto è dell’8,20% fino a 10 mila euro, e si abbassa al 7,70% per gli importi tra 10 mila e 20 mila euro e diventa dell’8 per cento per i prestiti fino a 30 mila euro. Infine è dell’8,80% per i prestiti superiori a questa soglia. Non sono previste spese annuali o mensili e non ci sono costi per l’istruttoria della pratica, quindi gli unici oneri fiscali a carico del richiedente sono quelli stabiliti dalle norme italiane.

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Per il finanziamento può essere chiesta anche una fideiussione come garanzia della capacità di rimborso dell’aspirante debitore.

Sui prezzi delle case è stato raggiunto il minimo

 Cercare una soluzione alla crisi. E’ l’imperativo per la politica e per il mondo della finanza, al fine di non trovarsi di fronte a nuove bolle finanziarie, come può esserlo quella immobiliare. E proprio sul settore immobiliare si stanno scatenando le dichiarazioni dell’ultima settimana.

Adesso che è stato certificato che il valore delle case italiane è in picchiata, a prendere la parola è il patron di Gabetti che spiega come ci sia una correlazione interessante, da cogliere al volo, tra il prezzo delle case e il passaggio all’acquisto.

I prezzi sono bassi, forse i più bassi di sempre ed è pronto il rimbalzo, ma Bruno Vettore, l’Ad di Tree Real Estate è anche convinto che non sarà immediata la “ripresa”. Insomma per tutto il 2013 si potrebbero fare degli affare importanti. Il mercato è andato oltre le aspettative, è vero, e i prezzi sono scesi più di quanto si potesse immaginare, perchè a cedere ci sono stati soprattutto i proprietari della case.

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I ribassi in fase di contrattazione sono stati anche del 30 per cento. Niente male, ma è anche vero che si è cercato di piazzare moltissimi appartamenti in cattive condizioni. La ripresa del mercato immobiliare quindi, è rimandata al 2014, ma gli esperti consigliano di guardarsi intorno adesso, per cogliere le opportunità, approfittando anche del meccanismo delle aste.

A Portofino si paga l’IMU più alta d’Italia

 Se parliamo di tasse, dobbiamo necessariamente fare delle differenze da Regione a Regione, da città a città. Basta considerare che la normativa fiscale lascia ampio spazio all’iniziativa degli enti local che possono trovarsi per le mani l’opportunità di battere cassa e non mancano l’appuntamento.

► Le indicazioni fiscali dell’Ocse per l’Italia

E’ il caso, ad esempio, dell’IMU, reintrodotta dal Governo Monti e modificata nel corso dell’anno, riguardo le aliquote e la destinazione dei soldi. Sembra infatti che il legislatore abbia in mente di dare più potere alle amministrazioni locali, ai comuni, garantendo loro introiti più elevati dall’IMU.

 Soddisfano le entrate avute dall’IMU

Intanto, i comuni, tra acconto e saldo, hanno potuto incrementare l’aliquota e quasi tutti ne hanno approfittato. Non stupisce allora che nei dati che ha reso noti il Ministero delle Finanze, ci siano quelli relativi all’IMU e si noti una differenza molto consistente tra alcuni comuni. I dati del MEF sono divisi con riferimento ai versamenti fatti per la prima casa e ai versamenti compiuti per le altre tipologie di immobili.

Si può abolire o rimborsare l’IMU?

Rispetto alla prima casa, all’abitazione principale, si scopre che il comune più caro d’Italia è sicuramente Portofino dove, mediamente, i cittadini hanno versato 1.030 euro. Sul versante opposto, il comune italiano in cui si paga meno IMU è Zerfaliu in Sardegna, qui i cittadini hanno versato soltanto 16,14 euro l’uno.

L’importo medio pagato nella Capitale si posiziona a metà strada, circa 537 euro, mentre più contenuta è l’imposta municipale pagata a Milano, 292 euro. I rapporti s’invertono se si parla di IMU per altre tipologie d’immobili.

Il valore delle case italiane in picchiata

 Sembra che i report sul mercato immobiliare siano ormai il risultato di un copia e incolla spudorato, nel senso che restano sempre uguali, nei termini ma non nei numeri. In sostanza il valore delle case e il volume delle compravendite è sempre in calo, dall’inizio della crisi ad oggi.

 La Chiesa al centro del dibattito e del mercato

Una recente indagine ha rilevato che nel 2012 il prezzi delle case sono diminuiti del 12% e a questa flessione c’è da aggiungere un calo del 17 per cento circa delle compravendite. Alla fine dei conti, se volessimo riassumere, il calo dei prezzi delle abitazioni è stato del 25 per cento.

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Le diminuzioni maggiori si sono registrate e Perugia mentre, sul versante opposto, sembra inamovibile dalla sua salda posizione di comando, la città di Taranto. Questa situazione può migliorare, il cambiamento è possibile, ma in termini temporali sarà necessario attendere la seconda metà del 2013 e in termini economici sarà necessario recuperare la stabilità politica persa dopo le dimissioni di Monti.

 A Milano s’investe meglio che nel resto d’Italia

Tutti questi dati emergono dall’ultimo rapporto della Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari che ha rilevato, per essere più precisi che in apertura, un calo dell’11,98 per cento del prezzo delle abitazioni e una flessione del 17,22 per cento del numero delle compravendite.

I prezzi, invece, sommando le flessioni degli ultimi cinque anni, sono calati dal 20 al 25 per cento.

Le migliori offerte di prestiti di febbraio

 Ci sono ancora pochi giorni per accaparrarsi la migliore offerta di prestito del mese. Vista la celerità delle operazioni per l’erogazione dei prestiti, non è detto che in 10 giorni non si possa concludere un affare. Di certo, per capire se ci troviamo di fronte ad una vera “offerta”, è necessario conoscere i tassi medi applicati dalle agenzie nel nostro Paese.

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Una panoramica dettagliata è offerta da PrestitiOnline che ha rilevato i tassi medi di febbraio. La prima considerazione fatta dal portale in questione è che rispetto a gennaio non ci sono cambiamenti riguardo i prestiti migliori per l’acquisto di un’auto nuova o quelli per la ristrutturazione della casa.

Se i mutui sono costosi è colpa dello spread

Per comprare una casa nuova, infatti, il TAN è fissato al 7,10 per cento e il TAEG al 7,37 per cento o al 7,48% sulla base della durata del piano di rimborso. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati al pagamento delle spese di ristrutturazione della casa, invece, il TAN migliore è del 7,05% per quasi tutte le durate del piano di rimborso e il TAEG resta sempre al di sotto dell’8 per cento anche per le durate di rimborso più lunghe, dai 96 ai 120 mesi.

Riepilogando i TAEG in vigore per l’acquisto dell’auto nuova, si va dal 7,37% per i prestiti da rimborsare in 84 mesi fino al 7,48% per i prestiti da rimborsare in 12 mesi. Per la ristrutturazione della casa, invece, si va dal TAEG del 7,32% dei prestiti a 72 mesi fino al 7,98% dei prestiti a 96 e 120 mesi.

Il fondo per le giovani coppie cambia i connotati

 in dal 2010, in Italia, è attivo un Fondo che deve garantire l’accesso al credito delle famiglie giovani formate da persone che non hanno ancora superato i 35 anni, al fine di completare l’acquisto della prima casa. Peccato che dal 2010 fino ad oggi sia risultato molto difficile accedere a questo fondo, al punto che il Governo ha deciso di ritoccarlo in alcune caratteristiche.

► Mutui prima casa per giovani coppie: le semplificazioni in arrivo

Il fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa, destinato alle coppie under35, riguarda soltanto le banche che garantiscono mutui a tassi “agevolati”. Con questo termine si fa riferimento al differenziale massimo sui mutui alla garanzia del fondo. Vuol dire che le banche che vogliono accettare un aiuto dallo Stato devono proporre mutui con un tasso massimo che non supera il tasso effettivo globale medio.

Mutui per under30 più facili in Umbria

Il Fondo prevedeva anche che non potessero essere finanziati mutui superiori ai 200 mila euro e questo tetto massimo del finanziamento è rimasto invariato. Ci sono invece modifiche sul fronte assicurativo nel senso che gli istituti di credito non posso chiedere altre garanzie non assicurative oltre l’ipoteca ai giovani mutuatari.

Per definire la classifica delle famiglie che vogliono entrare in questo “programma”, sarà usato un criterio uniforme: priorità ai giovani lavoratori precari e alle coppie con figli minori.