Il Pil ferma la caduta e la produzione industriale cresce

 Dopo due anni, otto trimestri, il Prodotto interno lordo (Pil) non mostra dati negativi. Dal 7 luglio 2011 la crisi economica si è vista anche nel dato del Pil sempre negativo, ma gli ultimi dati mostrano un cambiamento e non proprio una inversione di tendenza. Il Pil è nullo a settembre, uno zero che è accolto come un dato interessante visti i precedenti da cui arriva.
Due anni di caduta del Pil che si è quindi fermata e che significa la fine della recessione. In effetti, anche i dati sulla produzione industriale sono buoni dopo quelli negativi dei mesi precedenti. L’Istat ha rilevato una crescita dello 0,5% a ottobre, ma su base annua il dato è di -3,5%.
Parlare di ripresa economica è ancora presto, ma i dati mostrano che la crisi potrebbe essere meno pesante nei prossimi mesi. Tanto che il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni si Twitter ha scritto: “L’Istat certifica lo stop della recessione. In ripresa import, export e produzione industriale. Ancora molta strada da fare ma la direzione è giusta”. Saccomanni si aspetta un Pil in crescita nel quarto trimestre con la ripartenza delle imprese che dovrebbe migliorare l’occupazione, che è il problema probabilmente più importante in questa fase.
Il mercato del lavoro sente la crisi economica in maniera preponderante. La Cgia di Mestre ha mostrato dati non rassicuranti, con 415 mila partite Iva chiuse in cinque anni, mentre Confcommercio rileva come il rapporto tra ttività che aprono e attività che chiudono è negativo, per ogni negozio che apre ce ne sono due che chiudono. L’Inps, poi, ha comunicato che sono aumentate del 31% le richieste di disoccupazione nei primi dieci mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento anche le ore di cassa integrazione a novembre.
Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha detto che i dati sull’occupazione non sorprendono in quanto è necessario che ripartano i consumi e che si riducano le tasse sul lavoro per vedere scendere il tasso di disoccupazione nel nostro Paese. Confcommercio, Confesercenti e sindacati sono concordi nel considerare difficile la ripresa dei consumi nel 2014.
Il lavoro è sempre una emergenza e lo conferma anche il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, che afferma come i piccoli miglioramenti dell’economia difficilmente avranno un impatto immediato sull’occupazione. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini sottolinea come ci sia un saldo soddisfacente tra lavori attivati e cessati  e che questo non si vedeva da cinque trimestri. In aumento sono però solo i contratti a termine.

L’industria italiana è in ripresa nel quarto trimestre 2013

 Nel quarto trimestre 2013 l’industria italiana potrebbe finalmente mettere a segno un buon risultato positivo. Nel corso del mese di novembre 2013, infatti, la produzione industriale italiana è già aumentata sia a livello congiunturale che a livello tendenziale. 

Confindustria vede il primo trimestre di crescita dal 2011

 Secondo Confindustria, il quarto trimestre potrebbe far registrare la prima crescita della produzione industriale dal 2011. L’aspettativa si basa sul dato di novembre con la produzione industriale che è cresciuta dello 0,4% rispetto a ottobre. Confindustria vede il rilancio dell’economia per le imprese italiane considerate le aspettative per questo trimestre come il primo positivo dal 2011.

Legge di Stabilità 2014 e reddito mini, come funziona?

Rallenta il calo del PIL nel terzo trimestre 2013 per Confindustria

 A conclusione del terzo trimestre del 2013 arrivano anche le analisi e i bilanci della più importante associazione degli industriali italiani. Secondo il Centro Studi di Confindustria la ripresa economica è alle porte, anche se i risultati stentano ancora a mostrarsi in tutta la loro evidenza. 

La legge di Stabilità delude anche i Giovani di Confindustria

 Anche i Giovani Imprenditori di Confindustria si sono dimostrati piuttosto insoddisfatti di quanto varato dal Governo all’interno della Legge di Stabilità, che è stata emanata solo da qualche giorno ma non ha ancora smesso di suscitare accese polemiche. 

Confindustria delusa dalle misure incluse nella Legge di Stabilità

 La Legge di Stabilità è stata approvata solo ieri sera dal Consiglio dei Ministri e ora si appresta a passare all’esame del Parlamento. Ma già non ha mancato di suscitare reazioni nelle diverse componenti del tessuto sociale e istituzionale del Paese. Arrivano infatti i primi commenti da parte dell’unione degli Industriali, che fa sentire la propria voce in merito attraverso le parole del presidente Giorgio Squinzi.

Confindustria approva la riforma dello Statuto

 D’ora in avanti, come annunciato anche nei mesi scorsi, ci sarà una nuova Confindustria. L’organo direttivo della associazione degli industriali italiani ha infatti approvato le modifiche al sistema di rappresentanza, che dunque assumerà nei prossimi mesi un volto del tutto nuovo.

Per Confindustria l’instabilità politica italiana peggiora il quadro della recessione

 All’indomani dell’apertura della crisi politico – istituzionale all’interno della maggioranza, arrivano da più parti all’Italia segnali di grande preoccupazione in merito al grave clima di instabilità politica che si vive nel Paese. Clima che per Martin Schulz, il presidente del Parlamento Europeo, non è affatto adatto a promuovere la ripresa che sembra affacciarsi in Europa e che per il Centro Studi della Confindustria potrebbe sprofondare l’Italia ancora una volta in una drammatica spirale recessiva. 

Confindustria critica le scelte del governo sull’IMU

 Non tutti sono risultati d’accordo con le scelte operate dal Governo in fatto di IMU. Non lo è, ad esempio, l’unione degli industriali italiani che avrebbe preferito maggiori interventi sul fronte del lavoro. In una audizione al cospetto delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera il presidente del Comitato tecnico fisco della Confindustria, Andrea Bolla, ha infatti spiegato che una priorità del paese sarebbe stata quella di una riduzione del carico fiscale e contributivo a cui sono soggette le aziende e le imprese italiane.