Eni entra nel gioco No Cash Trip

 Che cos’è No Cash Trip l’abbiamo già visto: si tratta di un viaggio organizzato in tutta Italia dove i protagonisti hanno a disposizione per i pagamenti soltanto la moneta elettronica. Una forma originale si sensibilizzazione del pubblico tricolore all’abbandono del contante.

In quello che ormai tutti conoscono come il No Cash Trip, entra anche la nuova carta di credito You&Eni, presentata proprio dalla compagnia petrolifera in questione. Il viaggio serve a sensibilizzare tutti sull’uso della moneta elettronica per tutti i tipi di pagamenti e quelli del carburante vogliono assumere una rilevanza fondamentale.

Qualche informazione sulla nuova social card

Con l’occasione, quindi, Eni ha proposto due soluzioni: la carta di credito You& Eni prepaid che è appunto una prepagata e poi la carta di credito You&Eni credit che è una carta di credito tradizionale.

Tra le caratteristiche della prepaid c’è la possibilità di usarla sia per i pagamenti sia come carta fedeltà senza l’apertura collegata dei un conto corrente. Tutto si può gestire tramite la carta sia sfruttando i punti per fare il pieno, sia convertendo i punti accumulati in altri tipi di premi. La carta è accettata sia nel circuito MasterCard, sia nel circuito CartaSi. Esiste però un massimale di spesa annua fissato a 2500 o  12500 euro.

 

Che cos’è No Cash Trip

 Oggi moltissimi giovani girano il mondo senza avere sempre a disposizione gli spicci necessari per i piccoli pagamenti. Anche per una questione di controllo delle spese sono stati incentivati negli anni gli acquisti con carta di credito e bancomat, ma è davvero possibile pagare sempre e ovunque nel nostro paese senza mettere le mani ai contanti a disposizione nel portafoglio?

Si vende casa ma con lo sconto

La risposta che a questa domanda ha dato un gruppo di blogger è positiva e infatti sono partiti in giro per la Penisola con il No Cash Trip, un viaggio per sensibilizzare i cittadini all’uso della moneta digitale al posto del contante.

Il progetto è stato sponsorizzato da MasterCard, in compartecipazione con Eni (entrambi main sponsor), insieme a Samsung e Citroen. I viaggiatori che fanno parte del programma possono spostarsi da una città all’altra usando soltanto la macchina per i trasferimenti, uno smartphone per le comunicazioni e per la documentazione del viaggio, più una carta di credito per i pagamenti eliminando contanti e monete.

Come cambia il conto di base

Il presupposto da cui parte questo progetto è che ci sarà presto una riconversione monetaria, dal contante al digitale, con una serie di benefici per i cittadini e per chi si occupa della gestione del risparmio, infatti scenderebbero i costi di gestione e ci sarebbe un progressivo azzeramento della contraffazione delle monete.

Tutti i pagamenti diventerebbero tracciabili con vantaggi anche per il monitoraggio della tassazione.

 

I consumi degli italiani subiscono il peggior calo dal 1997

 L’ Istat ha pubblicato i dati relativi ai consumi degli italiani nel corso del 2012, rilevando come l’ anno scorso si sia potuto registrare il peggior calo a partire dal 1997, ovvero il peggior decremento da quando l’ Istituto ha iniziato a produrre le sue serie storiche.

Di nuovo in salita la fiducia dei consumatori

 Se un paese è in crisi, per la paura di ritrovarsi senza soldi in un domani in cui la crisi si potrebbe aggravare, i cittadini evitano di fare spese ed eliminano quelle superflue. Soltanto se cambiano le condizioni e c’è maggiore speranza, allora la fiducia risale la china e si può quasi dire che il peggio sia passato.

Noi, l’Italia, siamo proprio in questa seconda fase, forse anche per via della risoluzione della questione politica che finalmente ha portato alla definizione di un governo. In realtà, chi ha calcolato l’indicatore della fiducia dei consumatori, l’Istat, spiega che qualcosa è intervenuto anche nei criteri di calcolo.

Aumenti della benzina minano il portafoglio delle famiglie

Il risultato non cambia: la fiducia dei consumatori è in aumento è ha raggiunto i livelli massimi da marzo 2012 ad oggi. L’Istat spiega “per correttezza” che sono state introdotte delle modifiche nel campione di riferimento e nelle tecniche stesse di rilevazione. Entriamo un po’ nei dettagli.

Il vecchio potere d’acquisto solo nel 2036

Il clima di fiducia dei consumatori è cresciuto a giugno, rispetto al mese precedente, passando dall’86,4 al 95,7. In pratica si è giunti ad un livello molto positivo, il più positivo da marzo 2012. Le modifiche introdotte hanno in parte modificato le rilevazioni del mese di giugno ma rischiano anche di creare una discontinuità profonda rispetto al passato.

Ma non è tutta questione di statistica, infatti, molto è dovuto anche alla sospensione del pagamento dell’IMU sulla prima casa che ha ridato vigore alle spese dei cittadini.

Per l’ Istat i consumi calano anche ad aprile

 Non si arresta il duraturo calo dei consumi italiani. Lo rileva l’ Istat nel suo ultimo rapporto, che fa notare come nel corso del mese di aprile 2013 le vendite al dettaglio sono scese di uno 0,1% rispetto al mese di marzo 2013 e del 2,9% rispetto all’ anno precedente. 

Aumenti della benzina minano il portafoglio delle famiglie

 La benzina è in costante aumento dal 2010 ad oggi e fino alla fine dell’anno in corso, la somma degli aumenti dovrebbe arrivare a 223 euro che diventeranno 230 nel 2014. I dati sono riportati in uno studio della Cgia di Mestre.

Alla fine del 2013 l’aumento del prezzo della benzina dovrebbe salire fino a quota 233 euro dal 2010 ad oggi e poi arrivare a 230 euro nel 2014. I rincari dei carburanti avranno effetto anche sui prezzi di tutte le merci che viaggiano su gomma.

In Italia a soffrire sono soprattutto i consumi

Un ulteriore aumento dei prezzi è da considerare grave per Capezzone del PdL, mentre per la CGIA di Mestre l’incidenza maggiore sarà sui consumi. In due anni, dal 2010 al 2012, si contano sette aumenti delle accisi e un aumento dell’IVA.

Se si fa un conto dell’aumento delle spese delle famiglie dovute ai rincari della benzina, si scopre che una famiglia spende 217 euro in più per i trasporti. Nel 2013 spenderà 223 euro in più rispetto all’inizio della crisi e nel 2014 la spesa salirà a 230 euro. Questi sono i rincari per la benzina ma per quanto riguarda il diesel è ancora peggio.

Quando non servono le schede carburante

Infatti dal 2010 al 2012 l’aumento è stato di 379 euro, e salirà a 388 euro per il 2013 e a 397 euro per il 2014. La stima è fatta per una percorrenza media di 15 chilometri annui a famiglia.

In Italia il cibo più caro dell’ Unione Europea

 Non solo sui prodotti finanziari. Il Belpaese può vantare l’ esistenza di uno spread, di un “differenziale” anche sui prodotti alimentari. Una recente ricerca condotta dalla Coldiretti ha infatti dimostrato come in Italia gli alimenti più consumati e diffusi, anche quelli di prima necessità, abbiano un prezzo medio più alto di quello che presentano negli altri Paesi europei.

Ancora in aumento il prezzo della benzina

 Una nuova ondata di aumenti sul prezzo dei carburanti è prevista entro la fine del 2013.

Un recente studio condotto dagli analisti della Cgia di Mestre ha infatti monitorato l’ andamento del prezzo della benzina dal 2010 ad oggi rilevando come, in soli due anni, si siano potuti registrare ben 217 euro di aumento all’ anno per ogni famiglia italiana. 

La fiducia dei consumatori risale a giugno 2013

 Il mese di giugno sembra aver riservato delle piccole sorprese anche agli analisti dell’ ISTAT, l’ Istituto nazionale di Statistica, che hanno per la prima volta raccolto, nel corso di giugno 2013, dei dati positivi in merito alla fiducia dei consumatori italiani

Il mercato italiano della bellezza sfiora i 10 miliardi

 Anche in tempi di crisi gli italiani non rinunciano alla bellezza. Il mercato italiano del settore ha infatti fatto registrare risultati positivi nel corso del 2012, anno in cui i nostri connazionali hanno speso circa 9.600 milioni di euro per prodotti di bellezza e per l’ igiene personale.