Cara Rc Auto: in Italia costa il doppio che in Europa

 Le polizze Rc auto restano sempre troppo alte e a questo punto sarebbe giusto un intervento legislativo per risolvere il problema. Lo afferma il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, all’assemblea annuale dell’istituto di vigilanza. “Il problema – ha detto Rossi – dei prezzi alti delle polizze Rc auto, dopo tanti anni, si è attenuato ma non è risolto”.

Il costo del lavoro italiano in media Eurozona

 Secondo l’Ufficio Statistico Europeo (EUROSTAT) il costo del lavoro in Italia rientra pienamente nella media europea. L’anno scorso, il costo orario del lavoro, in ambito Eurozona, è stato pari a 28 euro contro i 23,4 euro per l’intera Unione Europea. Il costo orario del lavoro italiano, che lo scorso anno è stato di 28,1 euro (contro i 27,6 del 2012), si allinea perfettamente con quello dell’ ’Eurozona.

In altri Paesi dell’Unione il costo del lavoro risulta molto superiore alla media: la classifica vede al primo posto la Svezia (40,1 euro/ora), seguita da Danimarca (38,4), Belgio (38,0), Lussemburgo (35,7), Francia (34,3), Olanda (33,2),Germania(31,3). Il Paese europeo in cui il costo del lavoro è più elevato è la Norvegia (48,5 euro/ora) che non fa parte dell’Unione Europea.

 

Grazie alle semplificazioni, più facile ingresso nel mondo del lavoro

 

Su queste quotazioni incidono però in maniera variabile gli oneri sociali. In Italia la percentuale è stata del 28,1% nel 2013, superiore di alcuni punti rispetto alla media del 25,9% registrata in Eurozona e a quella del 23,7% dell’Unione Europea. La media italiana di incidenza degli oneri sociali sul salario è tra le più elevate, ma è preceduta dalle percentuali di Svezia (33,3), Francia (32,4) e Lituania (28,5). Seguono il Belgio e la Slovacchia (27,4), la Repubblica Ceca (26,8), l’Estonia e l’Austria (26,7), la Spagna (26,2) e l’Olanda (24,7).

Più in generale,dai dati Eurostat emerge, al di là delle medie, la realtà di grandi differenze di costo orario del lavoro fra le diverse macroaree del continente. Si parte da un costo orario del lavoro di 3,7 euro in Bulgaria fino ai 40,1 della già citata Svezia. Notevoli sopratutto le distanze tra i salari medi dei Paesi “forti” dell’Europa e quelli dell’Est: Estonia (9 euro/ora), Polonia (7,6), Ungheria (7,4), Croazia (8,8), Lettonia e Lituania (6,2), Romania (4,6).

Gran Bretagna, attenzione ai dati su inflazione

 Ritornano anche in questi giorni di nuovo di grande attualità le vicende d’oltremanica, a cominciare dai dati sull’Inflazione del Regno Unito che su base annuale è attesa come da dato precedente al 2%.

I dati europei non spingono la Bce a tagliare

  Sotto i riflettori della ribalta nella giornata odierna, sarà la Banca Centrale Europea dove si aspetta  la riunione per capire  quali cambiamenti  verranno fatti ai tassi di interesse.

Aumento costi conti correnti per copertura Imu

 Il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni ha detto che le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu saranno “a carico del sistema bancario: un terzo viene coperta dagli anticipi sulle imposizioni del risparmio amministrato e due terzi da anticipi Ires e Irap che sono anticipi a fronte di un aumento delle aliquote del 2014”. Si tratta di una tantum.

Bolletta gas, forse più leggera

 Potrebbe arrivare una “good news” che darebbe una piccola boccata d’ossigeno a tutti coloro che si apprestano ad accendere i termosifoni che potranno risparmiare ancora sul prezzo dell’energia della casa e in particolare su quello del gas .