Le caratteristiche del Prestiti Personali proposti da CheBanca!

 In alcuni momenti della vita, soprattutto quando le condizioni del reddito a disposizione non sono più abbondanti come in passato può capitare di avere bisogno di un certo quantitativo di liquidità aggiuntiva. Per far fronte a questo tipo di esigenza è possibile richiedere ad una banca o ad un istituto di credito un prestito personale. 

Crediti difficili in lieve calo a novembre 2013 secondo Bankitalia

 Sono stati diffusi di recente i dati raccolti da Bankitalia in merito al mese di novembre 2013. Nel corso dell’undicesimo mese dell’anno il dato più interessante è stato rappresentato dal calo delle sofferenze bancarie su base annua, che sono passate ad un livello del 22,8 per cento da un precedente 22,9 per cento del mese di ottobre 2013. 

Credito a famiglie e imprese ancora in calo

 La Banca d’Italia ha mostrato dati che evidenziano come sono ancora presenti difficoltà nell’accesso al credito. Il settore creditizio sente quindi ancora la crisi economica con i presti delle banche ai privati che a novembre sono ancora scesi. Rispetto al confronto con il mese precedente, a novembre la contrazione è stata dello 0,6%. Su base annua, la contrazione a novembre è del 4,3% e a ottobre del 3,7%.

► Ripresa difficile se non si concede credito alle Pmi

Questi dati sono stati mostrati dalla Banca d’Italia nel bollettino mensile che concerne moneta e banche. I dati dimostrano che i prestiti alle famiglie a novembre sono calati dell’1,5% nel confronto con l’anno precedente, mentre nel mese di ottobre erano a -1,3%. I prestiti alle società non finanziarie sono quelli che hanno mostrato la diminuzione più grande con il -6% su base annua e il -1,1% rispetto al mese precedente. Questo è il dato peggiore dal 2011, che è l’anno in cui sono iniziate le serie storiche per questo tipo analisi.

► Istituti di credito italiani, è boom di sofferenze

La Banca d’Italia ha mostrato anche altri dati relativi al tasso di crescita annuo dei depositi e alla raccolta obbligazionaria. Il primo è al 6,1%, mentre ad ottobre era al 5,4%; il secondo, che comprende anche le obbligazioni del sistema bancario, è diminuito del 7,3%, mentre a ottobre era diminuito del 7%.

Le sofferenze bancarie sono stabili a novembre al 22,8%. A ottobre erano al 22,9%. I tassi di interesse sui finanziamenti per l’acquisto di abitazioni e a favore delle famiglie sono al 3,86%, mentre a ottobre erano al 3,90%.  I tassi di interesse sui prestiti alle società non finanziarie fino a 1 milione di euro sono al 4,38% mentre a ottobre erano al 4,47%. I tassi che si riferiscono invece a prestiti superiori a 1 milione di euro sono al 2,76% mentre a ottobre erano al 2,84%.

Aumenta l’imposta di bollo sui prodotti finanziari

 Con l’arrivo del nuovo anno, salgono i costi di imposta di bollo previsti per i prodotti finanziari e quindi fare degli investimenti costerà di più, anche se il nuovo meccanismo promette di essere più equo.

Quanto si può ottenere con un prestito vitalizio ipotecario?

 Un post pubblicato in precedenza ci ha dato l’opportunità di conoscere le caratteristiche di fondo del prestito vitalizio ipotecario, una recente tipologia di prestito non finalizzato che possono richiedere tutti coloro che sono proprietari di una abitazione ad uso residenziale e hanno un’età superiore a 65 anni. 

Come avviene la cancellazione dell’ipoteca di un mutuo

 Quando si accende un mutuo, di norma, le banche e gli istituti di credito che concedono il finanziamento, iscrivono sull’immobile prescelto una ipoteca, che funge da garanzia in merito alla rimborso dell’importo erogato. Proprio per questo motivo i mutui sono anche definiti finanziamenti ipotecari. 

In che cosa consiste il prestito vitalizio ipotecario

 Tra le forme di finanziamento che banche e istituti di credito sono oggi solite proporre per ottenere una certa quantità di liquidità aggiuntiva ci sono oggi anche i prestiti vitalizi ipotecari. Il prestito vitalizio o prestito vitalizio ipotecario è una forma di finanziamento introdotta in Italia in tempi piuttosto recenti, in seguito ad una sua grande diffusione all’estero. 

In calo i prestiti alle Pmi e in aumento quelli ai grossi gruppi

 L’accesso al credito per le piccole e medie imprese (Pmi) è letteralmente crollato nell’ultimo anno. I prestiti delle banche alle Pmi sono scesi del 5,2% e le cosiddette sofferenze sono cresciute del 24,9%. Questi sono i dati della Cgia di Mestre, che sottolinea come il credito che è stato fornito ai grossi gruppi industriali, non sempre affidabili, sia invece cresciuto.
Il calo del 5,2% dei prestiti delle banche alle piccole e medie imprese equivale a 50,2 miliardi di euro come mostra la Cgia di Mestre. Per le Pmi, quindi, continuano le difficoltà visto che si trovano un mercato sempre più globale e competitivo, da una parte, e con le difficoltà ad accedere al credito, dall’altra.
Le sofferenze bancarie sono aumentate del 24,9%. Queste cosiddette sofferenze, cioè i rapporti per cassa con soggetti insolventi o in situazione simile, corrispondono a 22,7 miliardi di euro.
Più che le sofferenze bancarie, per spiegare la questione dello scarso finanziamento delle banche alle Pmi va affrontato lo sbilanciamento del credito, che in maggioranza è rivolto ai grossi gruppi. La Cgia di Mestre ha mostrato che l’81,8% dei finanziamenti va al 10% dei richiedenti. Il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi ha affermato: “Questi soggetti non sono costituiti da piccoli imprenditori, da famiglie o da titolari di partite Iva, bensì quasi esclusivamente da grandi gruppi o società industriali”.
La cosa che fa riflettere è che questi grandi gruppi che ottengono l’81,8% dei finanziamenti bancari, che sono il 10%,  occupa il 78,8% delle sofferenze bancarie.

 

La differenza tra il tasso di ingresso e il tasso a regime di un mutuo

 Ogni mutuo è caratterizzato dall’applicazione di un tasso di interesse, che in genere riassume parte degli oneri che il cliente deve pagare alla banca o all’istituto di credito per avere la concessione del finanziamento ipotecario. Il tasso di interesse esprime quindi il costo del mutuo e in base alla tipologia di tasso applicato al credito concesso i mutui stessi si dividono in diverse tipologie – mutui a tasso fisso, mutui a tasso variabile, mutui a tasso misto, etc.