Anche il Banco di Napoli appartiene al grande gruppo bancario italiano Intesa Sanpaolo. Se siete quindi alla ricerca di un particolare prodotto finanziario potete avere la certezza di trovare presso il Banco di Napoli le soluzioni che già contraddistinguono e vengono praticate dall’intero gruppo.
Credito
I prestiti online Findomestic – Tipologie e caratteristiche
Un post pubblicato in precedenza ci ha dato l’opportunità di conoscere più a fondo una soluzione finanziaria per ottenere nel minor tempo possibile la liquidità necessaria per realizzare i propri progetti. La società finanziaria Findomestic, infatti, che appartiene al grande gruppo internazionale BNP Paribas, offre soluzioni altamente personalizzabili per tutte le esigenze di credito.
La riduzione dei prestiti nel 2013 sottrae 50 miliardi a famiglie e imprese
Da molti mesi a questa parte il problema della crisi di liquidità del sistema bancario è diventato più che tangibile anche in Italia. Gli istituti di credito del nostro Paese, infatti, sempre più interessati da problemi di insolvenza e sofferenza bancaria, hanno drasticamente ridotto l’ammontare dei prestiti e dei finanziamenti concessi a famiglie e imprese.
Che cosa è e come richiedere l’anticipazione IVA in conto fiscale
Che cosa è l’ anticipazione IVA in conto fiscale
L’ anticipazione IVA in conto fiscale è una possibilità in più che hanno le aziende italiane per accedere a linee di credito aggiuntivo. Grazie ad una serie di accordi esistenti tra alcune banche e istituti di credito italiani e l’ Agenzia delle Entrate le imprese possono richiedere l’ anticipazione dei crediti IVA.
Le agevolazioni per i giovani del Piano Casa 2013
Come si può pensare a metter su famiglia se non c’è la possibilità di comprare una casa? è questa la domanda che si pongono tantissimi italiani, soprattutto i più giovani, che si trovano di fronte ad un vicolo cieco, con un’endemica mancanza di lavoro che non permette di avere a disposizione né il denaro né le garanzie per l’acquisto di una casa.
► Per la casa si sceglie tra mutuo e prestito
Anche per molte famiglie italiane si presenta lo stesso problema e a farne le spese, oltre a chi è direttamente coinvolto, il mercato immobiliare. Il Piano Casa del Governo lavora proprio su questi due fronti, prevedendo delle agevolazioni e delle garanzie a favore di chi vorrebbe avere un prestito per l’acquisto di una casa. in questo sarà la Cassa Depositi e Prestiti a giocare un ruolo di primo piano, in quanto si porrà come garante dei futuri acquirenti di fronte alle banche.
Le ultime stime parlano di un possibile aumento delle compravendite immobiliari con il Piano Casa comprese tra il 3 e il 5%, non molto, ma almeno un inizio.
Chi potrà usufruire delle agevolazioni del Piano Casa 2013
Il Governo ha predisposto delle misure a favore delle categorie maggiormente svantaggiate, per cui potranno fare richiesta delle agevolazioni previste le coppie, i nuclei monogenitoriali con figli minori e i lavoratori atipici, purché in possesso di determinanti requisiti.
► Piano Casa – Le idee allo studio del governo per il rilancio del settore immobiliare
I requisiti per accedere alle agevolazioni del Piano Casa 2013
Chi fa richiesta di aderire ad una delle agevolazioni previste dal Piano Casa deve richiedere un mutuo non superiore a 200.000 euro, che sarà garantito al 50%. Inoltre, la concessione delle garanzie spetta solo a under 35 con un reddito ISEE non superiore ai 40.000 euro all’anno.
Limiti anche per le tipologie di immobili per le quali si può richiedere una garanzia: la superficie deve essere inferiore ai 95 metri quadri e l’immobile non deve essere accatastato come di lusso.
Come migliorare il rapporto tra banche e PMI
Se le banche concedono un prestito è perché hanno la certezza, grazie alle garanzie pretese, che quel credito sarà rimborsato. Il guadagno dell’Istituto è dato dagli interessi che si pagano sulla somma concessa in prestito.
► Novità sul Fondo di garanzia per le PMI nel Decreto del Fare
Un gioco molto facile che faceva stare tutti più o meno bene fino a che le imprese italiane, soprattutto quelle più piccole, non hanno iniziato ad affondare sotto i colpi della crisi, che ne ha tagliato le capacità produttive e la crescita, tanto da renderle un soggetto da evitare per le banche, che non vedono nessun guadagno possibile rispetto al rischio elevato di insoluto di un mutuo alle PMI.
Ma senza credito le PMI sono destinate alla morte, per questo è necessario cercare di risanare gli strappi tra i principali interlocutori economici italiani: una rinnovata collaborazione porterebbe enormi benefici da entrambi i lati. Vediamo quali sono i punti cardine di questo rapporto così come sono stati individuati da Fabio Bolognini (A.D. di Linker), esperto di finanza intervenuto all’ultimo convegno ABI sul rapporto Banche e PMI.
Oltre il bilancio
Le banche devono uscire dal circolo vizioso garanzia-prestito. Un sistema più morbido ed elastico che comprenda il rinnovo dei fidi e programmi di ristrutturazione, potrebbe essere la soluzione migliore per evitare le crisi di liquidità aziendali.
Premi per i più virtuosi
L’esperto parla di un sistema premiante per le banche che si sono mostrate più attive nel prevedere le crisi di impresa dei suoi clienti e nell’aiutarli.
► Prorogati i finanziamenti dell’ABI per le PMI
Maggiore collaborazione tra banche e imprese
Banche e imprese devono dialogare e condividere business plan, piano dei costi, gestione del magazzino e dei clienti e tutti gli elemneti necessari alla riuscita dell’impresa.