Il governo italiano tira dritto con la sua strategia di politica economica, fondata su riforme strutturali destinate a favorire la ripresa e riduzione della pressione fiscale. E’ quanto ha garantito oggi il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
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Crescita piatta per l’economia italiana
Durante il quarto trimestre del 2014 non ci sarà crescita per l’economia italiana. A riferirlo è l’Istat nella sua consueta nota mensile.
Fmi lancia allarme crescita economia mondiale
Il Fondo monetario internazionale ha lanciato diversi allarmi sulla crescita economica globale, dicendo di pericoli di ‘stagnazione secolare’ in aree industrializzate come Europa e Giappone.
Italia, un taglio alla crescita. Ecco le ultime previsioni dell’ocse
L’Ocse ha applicato un forte taglio alle previsioni di crescita economica dell’Italia per il 2014 dove prevede una recessione del Pil pari allo 0,4 per cento, quando meno di cinque mesi fa considerava un piu’ 0,5 per cento, in sostanza un taglio di 0,9 punti.
Perché le imprese italiane non sono competitive secondo il WEF
Solo qualche giorno fa il WEF, o World Economic Forum, si è pronunciato in merito al grado di competitività dell’Italia, dichiarando che la stessa si situa ancora una volta al 49 esimo posto della classifica per il secondo anno di seguito. Dei 144 paesi che l’organizzazione internazionale elvetica ha preso in considerazione nella cornice di Davos in Svizzera, l’Italia è l’unica tra le potenze più industrializzate ad occupare una posizione così bassa.
Padoan indica la riduzione della pressione fiscale per favorire la cescita
Le misure della Bce a sostegno del credito saranno capaci a portare un aiuto al Pil italiano nella misura di un punto percentuale al 2016, ma la ripresa economica italiana fa fatica ad affermarsi. Sono le considerazioni espresse dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, alla platea dell’Abi, l’Associazione delle banche italiane.
Fmi sprona l’Italia a diventare più competitiva
L’Italia deve preoccuparsi di meno del costo del lavoro e spingere l’acceleratore sull’innovazione. È il suggerimento che giunge dal Fondo monetario internazionale, secondo cui le riforme per affrontare il nanismo delle aziende ed essere più competitive sono più urgenti poichè il costo del lavoro è “sempre meno importante” per la competitività globale delle imprese italiane.