Confesercenti torna a segnalare in questi giorni il grave problema rappresentato dalla continue chiusure degli esercizi commerciali. Secondo una ricerca condotta dall’ Osservatorio dell’ associazione, infatti, dall’ inizio del 2013 ad oggi si sono potute registrare ben 21 mila chiusure di imprese commerciali, che hanno fatto sprofondare tra i numeri negativi (-12.750 unità) il saldo tra le aperture e le cessazioni di quest’ anno.
Crisi
Solo nel 2036 l’ Italia recupererà il potere d’ acquisto perduto
Per uscire dalla crisi sono necessarie politiche nuove
Non ha affatto dubbi il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, in merito a ciò di cui il nostro Paese ha bisogno per uscire, una volta per tutte, dalla crisi economica. Serve infatti un cambiamento radicale delle politiche in Italia e in Europa, che permetta al Governo di agire tempestivamente e in profondità.
Terni guarda al piano Ue per la siderurgia
Nella giornata di oggi alla Commissione Industria dell’Unione europea toccherà varare il piano per la siderurgia. Piano che, successivamente, sarà discusso e approvato dal Parlamento europeo. Terni, città che dispone di un’acciaieria in vendita da parte dei finlandese, guarda con molta attenzione a ciò che succederà a Strasburgo dal momento che l’Ast è uno dei principali siti produttori di acciaio inossidabile.
Una delegazione ternata arriverà a Strasburgo. Sindacati e istituzioni raggiungeranno la sede della Commissione, capitanati dal sindaco Leo Di Girolamo. La ‘comitiva’, scortata dai due vice presidenti del parlamento europeo Pittella e Angelilli, sarà ricevuta dal commissario per l’industria Antonio Tajani.
Diversi contenuti interni al piano europeo dell’acciaio sono stati anticipati alla Rai dal commissario Tajani che ha rammentato che la crisi del settore è causata da un eccesso di capacità produttiva di circa tredici milioni di tonnellate in Europa, dove insistono circa 500 siti produttivi, con 360.000 lavoratori occupati (erano 40.000 in più prima della crisi).
Il piano è concentrato su 6 punti e tocca questioni cruciali quali energia, ambiente, impianti di produzione, commercio estero e lavoro. Ma al centro del piano saranno anche le questioni delle regole e della concorrenza, decisive per quanto riguarda la vicenda Ast. Occorre infatti ricordare che la vendita degli impianti ternani è stata imposta dall’Europa ad Outokumpu in base alle regole sulla concorrenza, ma questa decisione sta decisamente penalizzando l’Italia e il sito produttivo umbro.
Giovannini parla di una revisione della riforma Fornero
Non solo, come ormai da tempo, l’ Unione degli Industriali, ma anche gli esponenti della Confartigianato chiedono ora al Governo di intervenire sulla legge 92/2012, ovvero la riforma del lavoro firmata da Elsa Fornero, che continua a scontentare i settori produttivi italiani.
> Confartigianato contro la pressione fiscale e la riforma Fornero
Confartigianato contro la pressione fiscale e la riforma Fornero
Nel corso della tradizionale assemblea annuale, il presidente di Confartigianato, Giorgio Meletti, ha lanciato l’ allarme contro i due grandi mali che travagliano la vita delle imprese artigiane italiane, rendendo quasi impossibile la loro esistenza: l’ altissima pressione fiscale e l’ ultima riforma del mercato de lavoro, ovvero la riforma Fornero.
Secondo l’ OCSE in Italia c’è una debole ripresa
L’ Italia verso l’ operazione golden rule
L’ Italia è da poco uscita in via definitiva dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo impostale dalla Commissione Europea, ma l’ attenzione sulle questioni di bilancio, con un rapporto deficit – PIL appena sotto la percentuale del 3% e un debito che comunque si attesta intorno al 130% del prodotto interno lordo stesso, non può essere allentata.