Eurozona, la ripresa a giugno si allontana

 Nel mese di giugno rimane stabile la lieve perdita di slancio delle imprese dell’eurozona. L’indice dei responsabili degli approvvigionamenti si è affermato a 52,8 punti dai 53,5 punti di maggio.

Italia in ripresa, Morgan Stanley torna ad investire

 “L’Italia si sta riprendendo, l’Europa si sta riprendendo. Questa è la ragione per cui JP Morgan non ha mai lasciato l’Italia, nemmeno durante le fasi più critiche della sua economia. Ma l’Italia e l’Europa devono competere con adeguate scelte di politica economica e fiscale e una chiara regolamentazione bancaria: tutto questo contribuisce a migliorare la crescita”.

La Bce, promette nuovi aiuti per l’economia europea

 Il totale complessivo delle nuove liquidità che la Bce vuole far giungere all’economia reale potrebbe raggiungere 1.000 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente Mario Draghi riferendosi ai nuovi rifinziamenti agevolati e (Tltro) stabiliti il mese scorso per le banche, e condizionati al loro riutilizzo a favore di imprese e famiglie ad eccezione di alcuni comparti (come i mutui per l’acquisto di casa).

Disoccupazione, a soffrirne maggiormente sono le donne

 Nel mese di maggio il tasso di disoccupazione sale nuovamente al 12,6%. È quanto rilevato  dall’Istat nei dati provvisori che mostrano un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (rivisto al 12,5%) e di 0,5 punti nei dodici mesi. Rispetto al massimo storico del 12,7% di gennaio e febbraio c’è un «leggero miglioramento».

Il debito pubblico italiano a rischio se il Pil non si risveglia

 Il capo del Tesoro, il ministro Pier Carlo  Padoan ha dovuto ammettere che se la crescita economica in Italia continuerà a rimanere così troppo debole, sarà davvero molto difficile ed improbabile che i livelli ormai troppo elevati del debito pubblico italiano possano riuscire realmente a scendere.

La deflazione potrebbe diventare il più grave problema in Europa

 Anche la deflazione è fonte di preoccupazione. A Washington, al Fondo monetario internazionale, ritengono che l’Europa sia sul bordo del baratro e che la spirale distruttiva di una discesa di prezzi che annienta l’economia sia una probabilità effettiva, reale, imminente.