Se la maggior parte dei cittadini europei, circa il 65%, continua a ritenere che far parte dell’ Unione europea può rappresentare un “beneficio” per il proprio paese di sicuro lo stesso pensiero non è presente in Italia, dove più di due terzi dei cittadini italiani interpellati dai vari sondaggi che sono stati condotti, sono convinti che l’economia è stata fortemente, se non del tutto, danneggiata proprio dall’Unione Europea.
Crisi
Riforma pensioni, necessaria anche con la crisi economica
I problemi economici dell’Italia ostacolano il lavoro del governo specialmente su riforme rilevanti e fondamentali, come quelle di lavoro e previdenza, ma l’intento e le idee ci sono.
Perché le imprese italiane non sono competitive secondo il WEF
Solo qualche giorno fa il WEF, o World Economic Forum, si è pronunciato in merito al grado di competitività dell’Italia, dichiarando che la stessa si situa ancora una volta al 49 esimo posto della classifica per il secondo anno di seguito. Dei 144 paesi che l’organizzazione internazionale elvetica ha preso in considerazione nella cornice di Davos in Svizzera, l’Italia è l’unica tra le potenze più industrializzate ad occupare una posizione così bassa.
Disoccupazione, gli ultimi dati vedono una crescita nei Paesi area Ocse
Nell’area Ocse la disoccupazione è cresciuta di 0,1 punti percentuali al 7,4% nel mese di luglio, quando c’erano 44,8 milioni in cerca di lavoro, pari a 5,1 milioni in meno riguardo all’ apice dell’aprile 2010, ma sempre a 10,2 milioni in più a fronte dei disoccupati di luglio 2008.
Turismo, la ricchezza dell’Italia. Mai così male i mesi estivi
“Da giugno ad agosto il turismo alberghiero italiano ha prodotto un risultato pari a zero rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Questo il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, dopo la lettura degli esiti dello studio congiunturale fatto dal Centro Studi della Federazione su un numero indicativo di strutture alberghiere.
Marchionne tuona contro il mercato del lavoro “anomalo” in Italia
In Italia il mercato del lavoro «è anomalo» e «non esiste in nessun altro Paese». Questo è il forte attacco di Sergio Marchionne durante il seminario Ambrosetti tenutosi a Cernobbio, che poi ha rincarato: è «inutile innamorarsi del sistema tedesco», irrealizzabile adoperare il sistema anglosassone.
Perugia – Dal Comune bonus fino a 200 euro per le famiglie in crisi
La crisi economica continua a mettere in difficoltà i bilanci mensili delle famiglie italiane e per questo motivo, in questo periodo di maggiori spese dovute alla riapertura delle scuole, le amministrazioni italiane intervengono a sostegno dei nuclei familiari. Particolare in questo senso è l’iniziativa promossa dal Comune di Perugia, che in questo momento è guidato dall’amministrazione Romizi.
Le linee guida della riforma della scuola
È stato presentato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un nuovo piano, chiamato patto educativo, per apportare modifiche alla scuola. Sono state annunciate 150.000 assunzioni che dovrebbero avvenire nel 2015, con nuovi docenti che creeranno un organico efficiente per coprire le supplenze brevi, aumentare il tempo pieno nella primaria, e consentire le aperture delle scuole anche nel pomeriggio, assicurando attività alternative per tutti e sostegno agli studenti in difficoltà. È stato annunciato anche un nuovo concorso per coprire altri 40.000 posti di docenti che sarà bandito nella primavera del 2015.
La recessione ha salvato l’Italia da nuove manovre correttive
Per l’Italia c’era il rischio che venissero chiesti altri «sforzi aggiuntivi» per tener fede agli impegni di bilancio presi con i partner europei. Invece oggi più fonti notano che due trimestri col Pil in rosso possono essere «fattori mitiganti» nella valutazione della contabilità nazionale e perciò che, se si arriva all’autunno senza le carte in regola, Bruxelles potrebbe fermarsi ai rimproveri. Così, almeno per il 2014, una manovra correttiva potrebbe essere evitata.
Negli Usa scende il numero degli occupati
In agosto negli Stati Uniti è sceso il ritmo a cui si assume raggiungendo i livelli più bassi da dicembre, mentre aumenta il numero di chi non fa più parte della forza lavoro e nemmeno lo cerca. Negli Usa sono stati creati 142.000 posti di lavoro, il numero più basso degli ultimi otto mesi.