A partire da domani, primo ottobre, come preventivato fin dallo scorso primo luglio, l’aliquota della maggiore tra le imposte indirette, l’IVA, passerà dal 21% al 22%, in seguito alla mancata approvazione del Decreto Legge che avrebbe dovuto impedirne l’aumento.
Crisi
La crisi di governo fa scattare l’aumento dell’IVA dal primo ottobre
Nel giro di poche ore, la crisi di governo apertasi all’interno dell’esecutivo ha impresso un nuovo corso anche a provvedimenti che ormai sembravano più che assodati. Come quello della spinosa questione dell’IVA, il cui aumento, previsto per il primo di ottobre, avrebbe dovuto essere bloccato tramite un apposito di Decreto Legge presentato venerdì scorso in sede di Consiglio dei Ministri.
Anche debito pubblico e banche italiane nel rapporto del FMI sull’Italia
Con la pubblicazione della relazione finale sullo stato dell’economia italiana i commissari internazionali del Fondo Monetario Internazionale hanno tracciato un’analisi approfondita della situazione dell’economia del nostro paese, che appare purtroppo ancora travagliato da importanti problemi, come quello del lavoro, che ne fanno un sorvegliato speciale.
Il FMI pubblica la relazione sullo stato dell’economia italiana
Dopo le riunioni avutesi nei giorni scorsi e dopo il completamento della missione diplomatica nel nostro Paese, il Fondo Monetario Internazionale – FMI – ha pubblicato la relazione finale sullo stato dell’economia italiana. Per i commissari internazionali l’economia dell’Italia appare però ancora travagliata da importanti problemi e motivi di attenzione, che continuano a fare del nostro Paese un sorvegliato speciale.
Presto un nuovo mercato europeo unsecured promosso da Assiom Forex
L’obiettivo di Assiom Forex, l’Associazione italiana e internazionale degli operatori finanziari, è quello di promuovere la circolazione di liquidità tra le banche e gli investitori e per fare questo sta prendendo sempre più corpo una iniziativa che arriverà al via tra circa sei mesi, nel mese di febbraio 2014.
Le conseguenze dell’aumento dell’IVA a gennaio 2014
Proprio in queste ore il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare la soluzione definitiva in merito al temuto aumento dell’aliquota dell’IVA, che a partire dal 1 di ottobre sarebbe dovuta passare dal 21% al 22%. Ma il Decreto ora in fase di approvazione prevederà a quanto pare lo slittamento dell’aumento al 1 gennaio 2014, con la speranza di poter trovare, prima di quella data, le altre coperture necessarie per il suo definitivo blocco.
L’evasione fiscale è la causa della crisi economica italiana per Visco
Il Governatore della Banca d’Italia Igazio Visco ha parlato alla platea raccolta presso l’Università Bocconi di Milano in occasione di un convegno organizzato in ricordo di Luigi Spaventa e ha colto l’occasione per esprimere le proprie considerazioni in merito al rapporto tra la crisi economica che ha investito l’Italia e l’evasione fiscale, in cui oggi è possibile riconoscere quasi una piaga sociale.
Gli Stati Uniti sono vicini al default
I problemi relativi al consolidamento del bilancio e dei conti pubblici tornano ad affacciarsi anche in America, negli Stati Uniti. Il Segretario del Tesoro americano Jacob Lew, infatti, ha ricordato proprio in queste ultime ore che a partire dal prossimo 17 ottobre gli Stati Uniti potrebbero non essere più in grado di far fronte agli interessi che gravano sul debito. A meno che il Congresso americano non decida per un ulteriore innalzamento del suo livello.
La FED è il più grande hedge fund della storia
Secondo uno degli uomini più ricchi d’America e del mondo, il magnate della finanza – e non solo – Warren Buffett, la Federal Reserve, FED, la banca centrale americana, sarebbe il più grande hedge fund della storia. Proprio così infatti l’ha definita, solo venerdì scorso, il grande finanziere degli Stati Uniti.
I rilievi di Bruxelles sull’industria italiana
L’Unione Europea ha recentemente redatto il tradizionale rapporto annuale sulla competitività dell’Eurozona, elemento di fondamentale importanza per valutare la tenuta e l’andamento dell’economia del Vecchio Continente. I dati relativi al PIL europeo e a quello dello sviluppo della sua industria, però, lasciano ancora molto a desiderare, dal momento che i valori ufficiali sono ancora molto lontani da quelli previsti come target.