Quasi 800 milioni di incentivi alle imprese per le nuove assunzioni fino al 2015

 Arrivano in questi giorni i dati definitivi relativi agli interventi che sono stati previsti dal Governo per risollevare le sorti del mondo produttivo italiano ed incentivare le imprese a riprendere le assunzioni di giovani. Il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha infatti dichiarato che negli ultimi mesi, attraverso i diversi decreti legge che sono stati emanati, lo Stato italiano ha messo a disposizione delle imprese che hanno intenzione di assumere un totale di circa 794 milioni di euro.

Standard and Poor’s prevede una flessione del PIL italiano nel 2013 e nel 2014

 Che la ripresa stenti ancora a dare i suoi frutti in Italia è cosa abbastanza tangibile per coloro che vivono la situazione del Paese. Ma agli occhi degli osservatori internazionali, come viene vista, dall’estero, la nostra nazione? A chiarire questo dubbio sul grado di affidabilità di cui risulta essere “degna” l’Italia in questo periodo agli occhi degli investitori internazionali ci pensano le previsioni emesse dall’agenzia di rating americana Standard and Poor’s, che recentemente hanno emesso il loro verdetto sull’andamento dell’economia italiana all’interno del contesto europeo. 

Il settore no profit italiano resiste alla crisi

 La crisi economica che investe l’Italia ormai da diversi mesi ha avuto conseguenze piuttosto devastanti sul mondo del lavoro italiano. A dirlo, e a certificarlo anche attraverso dei dati, è la Confartigianato, l’associazione degli artigiani italiani, che ha rilevato l’esistenza all’incirca di tre milioni di disoccupati e di cinque milioni di lavoratori in difficoltà.

Per Olli Rehn la crisi non è ancora finita e l’Italia deve fare attenzione ai suoi conti

 Il vicepresidente della Commissione Ue responsabile degli Affari economici, Olli  Rehn, è tornato recentemente sulla questione della situazione economica europea parlando nel corso di una audizione alla Camera. Il commissario, che già nei giorni scorsi era intervenuto sulla questione a livello internazionale, ha ribadito infatti che la crisi economica nel Vecchio Continente ancora non appare del tutto terminata e che quindi non è possibile lasciarsi andare a facili entusiasmi. 

Quasi 80 mila negozi chiusi in Italia a partire dal 2011

 Una recente indagine compiuta dalla Comitas, l’associazione delle piccole e microimprese italiane, ha fatto luce sulla situazione in cui si trovano in questo periodo le imprese commerciali italiane, rilevando come la crisi abbia colpito il settore del commercio al dettaglio.

La riduzione dei prestiti nel 2013 sottrae 50 miliardi a famiglie e imprese

 Da molti mesi a questa parte il problema della crisi di liquidità del sistema bancario è diventato più che tangibile anche in Italia. Gli istituti di credito del nostro Paese, infatti, sempre più interessati da problemi di insolvenza e sofferenza bancaria, hanno drasticamente ridotto l’ammontare dei prestiti e dei finanziamenti concessi a famiglie e imprese.

Chiudono altri 3000 negozi tra luglio e agosto 2013

 Dopo la pausa estiva anche l’associazione dei commercianti torna a stilare le proprie statistiche in merito all’andamento del commercio in Italia. E i dati che descrivono la fotografia del Paese reale non sono affatto incoraggianti. Secondo l’Osservatorio della Confesercenti, infatti, tra il mese di luglio e il mese di agosto 2013 in Italia altri 3000 negozi hanno calato per sempre le saracinesche, facendo precipitare un’altra volta sotto il segno meno la bilancia delle imprese attive.

Confcommercio prevede un calo dei consumi del 2,4% entro fine 2013

 Anche l’associazione dei Commercianti emette il proprio verdetto in merito all’andamento dei consumi degli italiani per la fine dell’anno in corso. E sebbene da tutta Italia sia attesa con grande ansia quella ripresa economica che viene profetizzata soprattutto in Europa e da alcune voci ufficiali del Governo, il mondo del commercio resta ancora ancorato a dati e a previsioni piuttosto negative.

La produzione industriale italiana cala dell’1,1% a luglio 2013

 Nonostante i segnali positivi che arrivano dall’Europa, in relazione ad una lenta ripresa dell’economia dell’Eurozona, per l’Italia ancora si respirano venti di crisi e gli ultimi dati diffusi dall’Istat in merito alla produzione industriale italiana sembrano confermarlo.

L’inflazione aumenta dell’1,2% ad agosto 2013 per l’Istat

 L’Istat ha rilasciato in questi giorni i dati definitivi relativi all’andamento dell’inflazione nel nostro Paese per il mese di agosto 2013. Dopo la pausa dei mesi passati, infatti, l’inflazione è tornata a salire e si è attestata su un livello pari all’1,2%, rispetto al dato dell’1,1% che era stato invece previsto in precedenza.