Mentre la questione dell’IMU è stata in parte risolta e rimandata sotto nuove spoglie ai lavori per la legge di stabilità, la questione dell’IVA resta ancora aperta e la data del primo di ottobre, termine in cui scadrà la proroga che era stata concessa in estate per evitare l’aumento dell’aliquota, si avvicina sempre più in fretta.
Crisi
Per il FMI è necessario ridurre le regolamentazioni dell’UE
Negli ultimi tempi il dibattito europeo si è concentrato in maniera particolare sulla questione dell’ austerità, politica che negli anni più severi di crisi e di recessione ha caratterizzato l’ orientamento della maggior parte degli Stati Europei. Ma proprio in questi ultimi tempi, da quando l’ economia europea ha cominciato a dare dei segnali di ripresa, come nell’ ultimo trimestre, in cui il PIL ha fatto segnare una ripresa dello 0,3%, anche i vertici dei maggiori Stati europei sembrano disponibili a chiudere il capitolo dell’ austerità ed aprire nuove pagine.
Diminuiscono i prestiti e aumentano i tassi di interesse a luglio 2013
Dopo gli ultimi dati raccolti dall’ ABI, l’ Associazione Bancaria Italiana, che ha recentemente indagato la situazione critica delle sofferenze bancarie italiane, le quali nel mese di giugno 2013 hanno toccato i 138 miliardi di euro, anche la Banca d’ Italia giunge a stilare le proprie statistiche sull’ andamento del comparto bancario e finanziario italiano ed in particolare su quello dei prestiti.
Un nuovo piano di salvataggio per la Grecia?
I problemi finanziari della Grecia sonio ancora lontani dall’essere definitivamente risolti. Il paese è ancora preda di una delle crisi economiche più gravi che si siano mai registrate e le condizioni poste dall’Europa per i piani di aiuto voluti in questi mesi non hanno aiutato a risolvere i problemi.
I problemi finanziari della Grecia avrebbero dovuto risolversi entro la fine del 2014, ma a guardare le condizioni economiche e sociali del paese in questo momento, è chiaro come poco più di un anno di tempo non sarà sufficiente a risanare tali crepe del sistema.
La spirale che si è creata per la Grecia sta portando il paese verso l’unica soluzione possibile, ma anche quella che più di tutte si sarebbe voluto evitare, ossia la richiesta di una nuova tranche di aiuti all’Europa. A dirlo è stato Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo e ministro delle Finanze olandese, che parlando al Parlamento Europeo ha confermato i dubbi sulla situazione greca.
Sono in molti a pensare che la Grecia, la massimo entro la prima metà del prossimo anno, abbia bisogno di una nuova infusione di liquidi, che è stata stimata tra i 10 e gli 11 miliardi di euro. Se le previsioni disfattiste dovessero avverarsi, la Grecia andrà incontro a due problemi: da un lato la riluttanza dei paesi creditori visto la scarsa capacità di restituzione del debito, e, dall’altro, le condizioni che l’Europa porrà questa volta.
► PIL in frenata e poco lavoro per la Grecia
E’ stato lo stesso Dijsselbloem a dirlo: l’Europa è disposta a sostenere il paese fino a che non saranno poste le condizioni per il suo rientro nei mercati europei, ma solo a patto di ulteriori condizioni.
Anche per l’Eurostat l’Eurozona è fuori dalla recessione
Anche l’ Eurostat arriva ora a confermare i dati positivi relativi al nuovo corso imboccato dall’ economia dell’ Eurozona nel secondo semestre del 2013. Anche l’ Eurostat ha infatti confermato che per il trimestre che va da aprile a giugno 2013 il prodotto interno lordo europeo – PIL – relativo alla zona della moneta unica, ha subito un incremento complessivo dello 0,3%, incremento che è possibile confrontare con il trimestre precedente.