Aumenta l’uso delle carte di credito revolving in Italia

 Complici la crisi economica e la ridotta disponibilità finanziaria delle famiglie e dei consumatori, in Italia sta diventando sempre più diffuso l’ uso di un nuovo tipo di strumento finanziario. Si tratta delle cosiddette carte di credito revolving, che permettono ai clienti che le sottoscrivono di fare acquisti ma di pagare, solo successivamente, a rate. 

Saccomanni fa il punto della situazione su IMU, PIL e PA

 E’ ottimista il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni in merito ad eventuali possibilità di ripresa dell’ economia italiana che sembrano già profilarsi all’ orizzonte in vista del prossimo autunno. Ottimista, del resto, come i vertici del Governo, che hanno riconfermato la solidità del sistema bancario e la fine del ciclo congiunturale negativo. 

L’Istat pessimista sul PIL italiano

 Solo alcuni giorni fa i principali esponenti del Governo si sono espressi in maniera del tutto positiva nei confronti della vicinanza di una possibile ripresa dell’ economia italiana a partire dal prossimo autunno. Ripresa della quale si potrebbero già osservare le avvisaglie in una serie di segnali positivi concreti.

Cambio in corsa della BoE

 La Bank of England in questo momento rappresenta uno degli istituti di credito maggiormente attesi per le scelte di politica monetaria che intende compiere. Come la BCE, nei giorni scorsi, ha cercato di dare una svolta alla situazione del suo paese e dell’Europa in generale.

Adesso però, gli analisti parlano di colpo di coda visto che tramite il governatore della BoE Mark Carney, abbiamo assistito ad un cambio netto nella politica monetaria. Quello che succedeva dal 2009, nell’anno in corso, può essere archiviato come “passato.

BCE e BoE protagoniste del mercato

La Bank of England ha piuttosto deciso di allinearsi alla strategia della Fed ed ha annunciato che i tassi d’interesse e gli acquisti inseriti nel piano inglese di quantitative easing, andranno avanti fino a quando non ci sarà una riduzione del tasso di disoccupazione fino nel Regno Unito fino alla soglia del 7 per cento.

PIL del Regno Unito e sterlina

Quest non vuol dire che è stato dato un tempo massimo alla strategia dei tassi bassi attuata in questo momento, visto che la MPC ha specificato che la politica monetaria della BoE potrebbe andare anche più in là e prolungarsi nonostante il raggiungimento della soglia.

Il tasso di disoccupazione sostenibile, infatti, è inferiore al 6,5 per cento. Per quanto riguarda l’inflazione si prevede una salita verso il 2 per cento.

Walt Disney perde quota per colpa di Depp

 Johnny Depp è sicuramente uno degli attori più amati dalle ragazze e dalla donne in generale per il suo aspetto fisico e la presenza scenica. Doti che però non sono state sufficienti per il successo dell’ultimo film targato Walt Disney: The Lone Ranger.

La pellicola in questione, infatti, ha reso meno del dovuto, visto che gli incassi si sono fermati a 87 milioni di euro, insufficienti a coprire le spese del film che ammontano a 250 milioni. Questo vuol dire che nel prossimo trimestre la Disney dovrà affrontare una perdita finanziaria in un range tra i 160 e i 190 milioni di dollari.

La Panini acquista anche Topolino

A tamponare questa emorragia, dicono gli analisti che temono anche per il tracollo del titolo Disney in borsa, ci saranno la televisione e i parchi a tema. L’allarme per la Disney è scattato subito ed ha in qualche modo anticipato i risultati del secondo trimestre.

Disney Cruise Line cerca baristi

Gli incassi di The Lone Ranger sono fermi a 250 milioni di dollari e non ci sono speranze per le prossime settimane, quindi la perdita per l’azienda produttrice sarà ingente. In generale, la Disney ha portato a casa utili per 1,85 miliardi di dollari, in aumento dell’1 per cento rispetto agli 1,83 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2012.

I ricavi sono stati pari a 11,58 milioni di dollari, in crescita, sempre rispetto all’anno scorso, del 4 per cento. Peccato che gli analisi si aspettassero qualcosa di meglio: almeno ricavi per 11,64 miliardi.

 

Meno ore di cassa integrazione a luglio 2013

 Deboli segnali di miglioramento arrivano dal fronte della cassa integrazione. Per il terzo mese consecutivo, infatti, si è potuta registrare una diminuzione delle ore mensili concesse per la Cig,la cassa integrazione, che sono passate, a luglio 2013, ad 80,6 milioni, contro i 115,7 milioni di ore dello stesso mese dell’anno precedente.

Pochi prestiti anche nel secondo trimestre 2013

 Il fenomeno del credit crunch colpisce pesantemente l’ economia e l’ imprenditoria italiana anche nel secondo trimestre del 2013. Il centro studi della Confcommercio ha infatti rilevato che da aprile a giugno 2013 per le aziende del commercio, del turismo e dei servizi la situazione del credito non è affatto migliorata, ma in realtà sono stati concessi solo il 26,9% del totale dei finanziamenti richiesti. 

In calo i costi della Pubblica Amminsitrazione per le auto blu

 In tempi in cui la spending review è diventata uno degli obiettivi nazionali, tutti gli organi dello Stato sono chiamati a dare il proprio contributo per ridurre l’ammontare delle spese superflue. Anche la Pubblica Amministrazione. E infatti il grande comparto della burocrazia italiana ha iniziato piano piano a fare la sua parte.

Sempre più a fondo l’industria italiana

 Nel mese di giugno 2013 l’ industria italiana ha fatto registrare il suo ventiduesimo calo consecutivo nella produzione. Ha infatti perso un ulteriore 2,1% rispetto all’ anno precedente, il 2012, su base tendenziale.

Cala la produzione industriale a maggio 2013

A rilevare questa colata a picco del settore industriale italiano è l’ Istat, che tuttavia rileva anche come nel mese di giugno ci sia stata in realtà una ripresa, timida, dello 0,3% nella produzione rispetto al mese di maggio.

Piazza Affari crede nella ripresa economica

 I movimenti di Piazza Affari dimostrano che il mercato, soprattutto quello italiano, crede nella ripresa economica che coinvolgerà il Vecchio Continente e in primo luogo il nostro paese. A determinare l’andamento positivo dei maggiori indici tricolore, è stato l’ultimo incontro tra Palazzo Chigi e Bankitalia.

L’austerity spagnola sembra avere ragione

Sembra che dopo questo particolare meeting il differenziale si sia portato ai livelli minimi, sfiorando i 250 punti base. Il sunto dell’incontro, infatti, è che siamo arrivati ad un punto di svolta, il Belpaese sta risalendo la china anche se alcuni indicatori sembrano dire il contrario.

Nonostante il generalizzato ottimismo che spinge verso l’alto anche le borse del nostro paese, la produzione industriale sembra essere in fase calante. L’andamento dell’economia del secondo trimestre, tra l’altro, è negativo. In generale, sulle altre borse, si osserva il calo dello yen che ha determinato il rimbalzo della borsa e un avvio di Wall Street un po’ sottotono.

In ripresa le richieste di mutui per la casa

Quello che si raccontano il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, è che lo spread è credibile anche agli occhi degli investitori stranieri tanto che scendono lo spread e anche il rendimento dei titoli di stato.

Eppure, il PIL italiano, nel secondo trimestre, è in calo dello 0,2 per cento e si registra il ventiduesimo calo congiunturale consecutivo dell’indice della produzione industriale. La ripresa c’è ma il come portarla avanti è ancora da definire.