Undicesimo calo delle vendite a maggio 2013

 L’ Istat ha recentemente diffuso i dati relativi all’ andamento del commercio e delle vendite al dettaglio nel mese di maggio 2013, rilevando come, per l’ undicesima volta, si sia potuto registrare un calo su base annua. 

Condizioni più restrittive per i prestiti nel secondo trimestre 2013

 Anche nel secondo trimestre del 2013 non si è allentata la stretta che ormai da alcuni mesi a questa parte caratterizza il mercato finanziario italiano e che impone condizioni molto rigide per la concessione di prestiti e di finanziamenti da parte del sistema bancario alle imprese.

Almeno 112 mila contratti in meno nel 2013

 Entro la fine del 2013 il numero dei lavoratori italiani occupati diminuirà ulteriormente e i contratti di lavoro in essere subiranno una riduzione di almeno 112 mila unità.  A rilevarlo è uno studio compiuto dagli esperti di Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, sulla base dei dati forniti da Excelsior, che ha preso in considerazione le intenzioni di assunzione del mondo produttivo italiano e di quello dei servizi.

Per Visco l’instabilità politica frena la ripresa

 Il governatore della Banca d’ Italia Ignazio Visco è intervenuto in una conferenza stampa, insieme al Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, in occasione degli incontri che si stanno tenendo in questi giorni a Mosca per il G20, il cui obiettivo è quello di contrastare l’ evasione fiscale su vasta scala e di migliorare l’ attuale situazione del mercato del lavoro

Al via la spending review di Confindustria

 Se per lo Stato italiano da molti mesi ormai è tempo di tagli, più o meno oculati, alle spese di gestione, solo tra pochi giorni la stessa procedura sarà applicata, dall’ interno alla più grande associazione si rappresentanza degli industriali italiani.

Il debito pubblico dell’ Italia oltre il 130% del PIL

 Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ Eurostat il debito pubblico italiano nel primo trimestre del 2013 ha superato il 130% del Prodotto interno Lordo – PIL. Anzi, secondo i dati ufficiali dell’ Istituto di Statistica Europeo, il valore corretto sarebbe pari al 130,3%, cosa che porterebbe l’ Italia ad essere seconda, quando a consistenza del deficit, nell’ Eurozona, solo alla Grecia, che oggi ha un rapporto debito – PIL che si aggira intorno al 160%.

Negli USA vendite al dettaglio sotto tono

 Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono considerate quasi alla stregua del sentiment del consumatori, utili a capire che aria tira tra chi, alla fine, deve mettere in circolo i famosi dollari. Il risultato delle rilevazioni di giugno, però, non è confortante visto che i report sono al di sotto delle attese.

Previsioni e borse legate alla Cina

Gli analisti finanziari avevano effettuato delle stime troppo ottimistiche mentre nella realtà il risultato è stato peggiore del previsto. Su base mensile, infatti, le vendite al dettaglio di giugno sono cresciute soltanto dello 0,4 per cento mentre a maggio la crescita era stata dello 0,5 per cento dopo una revisione a ribasso dallo 0,6 per cento.

PIL cinese in ribasso dopo il secondo trimestre

Per il mese di giugno si prevedeva quindi il passaggio verso il +0,8% delle vendite. Le stime ottimistiche sono legate anche alla pubblicazione dell’indice Empire Manufacturing che per il mese in corso è cresciuto dai 7,84 ai 9,46 punti base del mese di giugno. Il dato, in questo caso specifico, è anche superiore alle attese.

Intanto, però, sul dollaro americano che era stato al centro di numerosi rialzi, si sono scatenate le vendite. Il tasso di cambio tra euro e dollaro è salito fino a quota 1,3054, mentre in ribasso ci sono il cambio tra sterlina e dollaro e quello tra dollaro e yen.

Bernanke gioca a fare l’alleato di Draghi

 L’Europa è in crisi e non c’è speranza di modificare le basi dell’economia del Vecchio Continente. L’unica cosa da fare è stimolare monetariamente gli stati membri. Il messaggio, inviato da Bernanke alla Banca Centrale, sembra pieno di senso e solidarietà, tanto che il numero uno della FED è stato immediatamente ribattezzato “l’alleato di Draghi”.

Bernanke sulla stessa linea di Draghi

La Federal Reserve è stata di recente protagonista di un’audizione al Congresso dove ha parlato della necessità per l’Europa di una politica monetaria accomodante, adatta al Vecchio Continente e duratura nel tempo. Una dichiarazione d’affetto e solidarietà, se possiamo usare questi termini molto romantici, che ha fatto riprendere vigore ai listini europei.

A Krugman non piace l’atteggiamento della FED

Il discorso di Ben Bernanke ha di poco preceduto, tra l’altro, la pubblicazione dei beige book. Nel frattempo, per quanto riguarda l’Europa, se volessimo effettuare una ricognizione a volo d’uccello, potremmo notare un aumento del rendimento dei titoli di Stato portoghesi e una stabilizzazione dello spread tra bund e BTp intorno ai 290 punti. Dall’altra parte del mondo, in Giappone, il Nikkei ha chiuso le contrattazioni con un leggero incremento dello 0,1 per cento.

Bernanke, pur concentrandosi sull’Europa, non ha dimenticato di rassicurare i mercati del fatto che la Banca centrale americana si defilerà dal programma di sostegno all’economia, riducendo il quantitative easing.

Il PIL crescerà ancor meno del previsto

 Bankitalia, con enorme rammarico, deve precisare che il PIL del nostro paese crescerà ancora meno del previsto. Sembra infatti che ci sarà una flessione del prodotto interno lordo ancora più consistente. La stima è di un calo dell’1,9 per cento per l’anno in corso.

L’allarme per la situazione economica dell’Italia va di pari passo con la considerazione del problema più urgente da risolvere: quello della disoccupazione che potrebbe sfiorare nel 2014, quindi tra sei mesi appena, la soglia del 13 per cento.

Previsioni e borse legate alla Cina

Se si fa una panoramica degli altri indici si scopre anche che l’inflazione è sotto controllo così com’è costantemente monitorato il tesoretto che dovrebbe impedire l’aumento dell’IVA, per ora posticipato ad ottobre. In calo, invece i consumi che scendono ancora dell’1,9 per cento nel 2013. La stagnazione si dovrebbe invece consolidare nel 2014.

Il FT parla di una nuova crisi europea

Le previsioni di Banca d’Italia sulla nostra economia non sono certo incoraggianti e lo sono ancor meno se incorniciate nell’ottica della situazione economica globale. Si deve infatti pensare che la cosiddetta sforbiciata sul prodotto interno lordo era già stata data dal FMI ed ora è stata soltanto confermata da Bankitalia.

La contrazione sarà dell’1,9 per cento nel 2013 per poi essere in leggera ripresa nel 2014 con un incremento dello 0,7 per cento. Le previsioni precedenti parlavano di una contrazione dell’1,8% del PIL nel 2013 e di una ripresa dello 0,7% l’anno prossimo.