Guida al Decreto Occupazione: tutele per i lavoratori e trasparenza

 Il cosiddetto Decreto Occupazione varato solo alcuni giorni fa dal Governo Letta contiene al suo interno una serie di misure volte a risolvere il problema dell’ alto tasso di disoccupazione della popolazione italiana e al tempo stesso intende dare nuovo slancio al mercato del lavoro.

Quante ore lavorano gli italiani?

 Uno dei prossimi obiettivi dichiarati del Governo Letta sarà quello di varare delle riforme strutturali che possano contribuire finalmente ad abbassare il costo del lavoro italiano e ad abbattere il cuneo fiscale.

La spesa sanitaria raddoppierà entro il 2060

 Nel corso di questa settimana il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni discuterà dei tagli che dovranno essere apportati alla spesa sanitaria italiana, in una operazione di spending review che dovrà però evitare anche l’ aumento degli stessi ticket sanitari previsti per l’ inizio del prossimo anno. 

La disoccupazione cresce anche in Europa a maggio 2013

 Nel corso del mese di maggio 2013 l’ Istat ha rilevato, per il nostro Paese, l’ ennesimo aumento del tasso di disoccupazione, il quale ha raggiunto il livello del 12,1%, con un incremento addirittura del 18,1% rispetto all’ anno precedente. 

Record disoccupazione a maggio 2013

 Il tasso di disoccupazione della popolazione italiana ha fatto registrare nel mese di maggio 2013 un nuovo, inquietante record. Lo ha rilevato infatti l’ Istat – l’ Istituto nazionale di Statistica  -, ancora una volta costretto a segnare e segnalare nel corso del 2013 un massimo storico

Il colpo proibito all’ottimismo tricolore

 L’ottimismo di una popolazione è alla base delle scelte di consumo visto che spendere è comunque una forma d’investimento. Chi spende in Italia ha fiducia nel miglioramento della situazione del paese. In questo momento, però, le statistiche parlano di un nuovo calo dell’ottimismo degli italiani che nel 33 per cento dei casi hanno deciso di ridurre gli investimenti nel nostro paese.

A Tokyo il Nikkei riprende fiato

Secondo la statistica ufficiale il 28 per cento degli italiani è più ottimista dell’anno scorso riguardo l’andamento della borsa e quello dei mercati finanziari. Non siamo il popolo “messo peggio” in Europa, visto che nel Vecchio Continente i più pessimisti in assoluto sono i portoghesi. Non siamo però nemmeno al livello degli svedesi che possiamo definitivamente considerare fiduciosi.

Quello che in Italia fa la differenza è la situazione politica e in parte anche la pressione fiscale. Nonostante si sia stabilizzata la guida del governo con il duo Letta-Alfano, non è ancora chiaro se le manovre stabilite dal governo saranno risolutive dello scenario di crisi che attanaglia il nostro paese.

Le borse crescono grazie a Draghi

In più dobbiamo considerare il nuovo peso delle imposte. Per la sospensione dell’IMU e il rinvio dell’aumento dell’IVA di un punto percentuale, infatti, il governo è stato costretto ad inserire delle  mini tasse, soprattutto sulle sigarette elettroniche, ed è stato costretto a prevedere ben 24 appuntamenti con il fisco tra novembre e dicembre.

Trovato l’accordo sul bilancio UE

 L’ultimo vertice europeo è stato davvero faticoso ma alla fine è stato raggiunto l’accordo sul bilancio europeo dei prossimi sette anni. Il periodo che va dal 2014 al 2020 vedrà protagonista lo sforzo dell’UE per il risanamento della questione “occupazione”, con un rilievo particolare per i giovani. Enrico Letta presente a Bruxelles ha commentato soddisfatto l’accordo dicendo di aver ottenuto più di quanto effettivamente l’Italia abbia chiesto.

Come saranno usati i soldi per i giovani europei

L’accordo europeo arriva alla fine di due mesi di discussioni e se si volesse sintetizzare l’accaduto diremmo che si è deciso di conservare i tassi definiti inizialmente ma adottando un piano più flessibile e concentrandosi sull’occupazione giovanile. Molte delle correzioni sono state indotte dal premier inglese che di recente, tramite uno studio dell’Istat britannico, ha ricordato che il suo paese non è mai stato in recessione.

Sale lo yen e crolla la borsa di Tokyo

I tagli, annunciati anche da Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, sono i primi della storia europea. Per quanto riguarda i fondi che saranno messi a disposizione, si stima un “tesoro” di circa 960 miliardi di euro. Il tutto necessita però di una maggiore flessibilità da parte dei leader europei e di una mediazione riguardo le esigente dei diversi paesi.

Sicuramente è da considerare importante il placet accordato alla manovra europea dai leader tedeschi.