Profit Farm: investire con il lending crowdfunding non è mai stato così sicuro

Il lending crowdfunding è il trend del momento anche in Italia: sono numerosi i grandi investitori che hanno immesso capitale per finanziare progetti in grado di garantire loro un ritorno in termini di profitto. Da quando è stata lanciata la start up innovativa Profit Farm, però, il lending crowdfunding si è aperto anche a quell’universo di piccoli risparmiatori che possono adesso trarre dei guadagni certi investendo piccole somme di denaro. Una vera e propria rivoluzione in ambito creditizio, alternativa più sicura, accessibile e vantaggiosa rispetto alle soluzioni tradizionali.

Profit Farm: il lending crowdfunding punta sui crediti deteriorati

La grande novità introdotta da Profit Farm è stata quella di puntare tutto sugli NPL ovvero i crediti deteriorati, ma limitatamente a quelli in capo a debitori che non rischiano di risultare insolvibili. È da questo che proviene la sicurezza di profitto per il risparmiatore: le operazioni selezionate dalla piattaforma riguardano solo la Pubblica Amministrazione o altri soggetti privati per i quali l’iter giudiziario risulta già concluso a favore del creditore. In sostanza, dunque, il rischio d’insolvenza è realmente minimo.

 

I vantaggi offerti da Profit Farm ai piccoli risparmiatori

Profit Farm sta riscuotendo un grandissimo successo e si è ormai posta come un’alternativa decisamente più vantaggiosa rispetto al classico investimento bancario, in quanto offre dei tassi di rendimento molto più elevati riducendo al minimo il livello di rischio per il piccolo risparmiatore. Vediamo però nel dettaglio quali sono i vantaggi del lending crowdfunding con Profit Farm.

 

Minimo rischio d’insolvenza

Come abbiamo accennato, Profit Farm propone operazioni selezionate che interessano esclusivamente debitori a bassissimo rischio d’insolvenza come la Pubblica Amministrazione. Ciò significa che, per i lenders, investire su questa piattaforma rappresenta un’opportunità di guadagno molto sicura e questo è un dettaglio che fa una grande differenza. Chi ha del capitale a disposizione, sa di poterne trarre un profitto certo.

 

Tasso di rendimento elevato

Altro innegabile vantaggio di questa piattaforma è il tasso di rendimento, decisamente elevato. Profit Farm ha infatti deciso di offrire a beneficio degli investitori pressoché l’intero ammontare dell’interesse sanzionatorio riconosciuto dal giudice al debitore. Ciò si traduce in un tasso di rendimento annuo per i risparmiatori fino all’8%, nettamente superiore a quello offerto dagli istituti di credito tradizionali.

 

Investimenti a partire da 500 euro

Grazie a Profit Farm, adesso anche i piccoli risparmiatori possono investire nel lending crowdfunding e ottenere profitti di alto livello, il tutto senza essere costretti a versare importi considerevoli. Si può infatti effettuare un investimento “prestando” anche solo 500 euro.

 

Come diventare un lenders

Siete interessati a questa grande opportunità di guadagno e volete saperne di più? Sul sito ufficiale di Profit Farm trovate tutte le informazioni dettagliate e potete iscrivervi gratuitamente per diventare subito lenders. Sfogliate le operazioni disponibili, scegliete quella che più vi interessa, verificate in quanto tempo potrete rientrare nel prestito e quali saranno gli interessi maturati e lanciatevi in questa nuova avventura! Il lending crowdfunding è finalmente alla portata di tutti ed è potenzialmente un’ottima risorsa per le proprie finanze.

Crowdfest, il festival made in italy sul crowdfunding

Riuscire a dare forma alle buone idee e ai migliori progetti non sempre e cosa facile e non sempre è possibile fare ciò solo ed esclusivamente con il proprio denaro. Basandosi su tali presupposti il crowdfunding è un metodo alternativo ormai ampiamente utilizzato. L’Italia, chiaramente, non è da meno e Crowdfest ne è la dimostrazione.

Basandosi su un’attenta analisi del mercato di riferimento Crowdfest è infatti un festival sperimentale che nasce con lo scopo di creare e di diffondere una cultura del crowdfunding nel Bel paese favorendo lo scambio di esperienze oltre che la formazione e l’investimento nel settore per aiutare il pubblico ad accrescere la fiducia nel mezzo.

Le regole della Consob per il crowfunding: come si investe e quali sono le garanzie

 Grazie al crowfunding voluto dal governo Mondi per le start up innovative e appena regolamentato dalla Consob, i privati cittadini potranno decidere di investire i loro soldi a favore di imprenditori alle prese con la creazione di una nuova azienda.

 Il crowfunding cerca una disciplina

La regolamentazione della Consob prevede dei precisi requisiti ai gestori dei portali per il crowfunding che mirano alla tutela delle imprese e, soprattutto, dell’investitore.

Infatti, a chiunque decida di investire in una start up attraverso un portale di crowfunding, i gestori hanno l’obbligo di:

– sottoporre l’investitore privato ad un questionario per testare la consapevolezza dei rischi e dei benefici dell’operazione che sta per effettuare, in caso di versamenti fino a 500 euro;

– per investimenti superiori ai 500 euro, il gestore, con l’aiuto di una banca o di una sim, deve fare un profilo cliente e valutare se l’investimento è adatto o meno. Solo a questo punto l’investitore potrà decidere cosa fare.

► Le regole della Consob per il crowfunding: cosa è e le regole di condotta

Inoltre, la regolamentazione per il crowfunding delle start up innovative prevede un stretto controllo della Consob dei portali di investimento e dei loro gestori che, in caso di violazioni delle norme, potranno essere passibili di:

– sospensione delle attività per 90 giorni

– ulteriore sospensione da uno a quattro mesi;

– radiazione dal registro (nei casi previsti);

– sanzioni pecuniarie .

Le regole della Consob per il crowfunding: cosa è e le regole di condotta

 Uno dei maggiori problemi dell’economia del paese, e, soprattutto, della sua ripresa, è la mancanza di liquidità.

Una mancanza che non permette alle aziende esistenti di fare nuovi investimenti e che non dà la possibilità di fare impresa. Ma i tempi stanno cambiando e in Italia, all’avanguardia rispetto agli altri paesi, è stato istituzionalizzato il crowfunding, ossia il reperimento di capitale attraverso portali Internet.

 Il crowfunding cerca una disciplina

Grazie al crowfunding, tantissime imprese nascenti potranno reperire il capitale di rischio necessario alla loro nascita o, in caso di imprese già esistenti, avere il capitale necessario per gli investimenti o per l’acquisto di nuovi macchinari necessari al rilancio dell’impresa.

A regolamentare il crowfundig ci ha pensato la Consob che ha provveduto a stilare una normativa specifica che completa l’operazione iniziata dal Governo Monti con il decreto crescita bis.

La Consob ha pensato, prima di tutto, alle regole di condotta per chi gestirà i portali per il crowfunding, che dovranno soddisfare precisi requisiti di onorabilità, che consistono nell’assenza di condanne penali, e requisiti di professionalità ed esperienza.

Le offerte per il crowfunding dovranno essere accessibili per tutti allo stesso modo e i gestori hanno il dovere di fornire ai possibili investitori tutte le informazioni necessarie, in modo chiaro, trasparente ed aggiornato, per renderli consapevoli dei rischi e dei benefici dell’investimento.

Tutti i gestori sono obbligati a dare la possibilità di recesso dell’investimento entro 7 giorni.

Il Regolamento Consob per il crowdfunding

 Come anticipato in un post pubblicato in precedenza, la Consob,  ha recentemente approvato il primo regolamento nazionale per la gestione della pratica nota sotto il nome di crowdfunding, ovvero la raccolta di capitali online attraverso portali di offerta da parte di realtà imprenditoriali come le start – up.