La custode del debito pubblico italiano, Maria Cannata, ha fatto bene a sentirsi fiduciosa. Dopo l’esito più che positivo dell’asta di Ctz, si è conclusa nel migliore dei modi e oltre ogni previsione anche l’emissione di Bot a sei mesi.
CTz
Rendiconto dell’asta Ctz
La scorsa settimana finanziaria si è chiusa con una serie di notizie interessanti. Una che ha riscosso molto interesse è quella relativa all’asta dei Ctz per i quali il rendimento è sceso al di sotto del 2 per cento. Ecco una panoramica riassuntiva per affrontare al meglio la nuova settimana.
►Aiuti greci a rischio per via del FMI
Le borse, nella settimana passata, hanno preso nota dei dati trimestrali di Samsung che ha deluso le aspettative degli investitori, notificando un calo nelle vendite degli smartphone. A livello valutario ci sono stati dei movimenti che hanno finito per avvantaggiare la borsa di Tokyo.
In Europa, infatti, i listini hanno chiuso i conti in modo molto contrastato. Per quel che riguarda l’Italia, il valore del Ftse Mib è praticamente rimasto invariato. Per il nostro paese, quindi, la buona notizia è arrivata dal ministero del Tesoro che ha dichiarato di aver venduto ben 3 miliardi di titoli con una domanda in crescita.
L’asta dei Ctz si è chiusa con una crescita delle richieste a testimonianza del fatto che siamo un paese finanziariamente ancora degno di fiducia, in più i rendimenti delle obbligazioni sono scesi sotto la soglia del 2 per cento senza andare a modificare la situazione di equilibrio che si è creata nel mercato azionario.
La divisa del Vecchio Continente, intanto, è arrivata ad 1,33 sul dollaro.
I CTz sono altri strumenti d’investimento
CTz è un acronimo usato per indicare i Certificati del Tesoro zero coupon, che vuol dire, insomma, che hanno una cedola pari a zero euro. Cosa ci sarebbe dunque di vantaggioso nell’usare questi strumenti per investire il proprio denaro? Per rispondere alla domanda introduciamo l’argomento e spieghiamo le caratteristiche del prodotto.
►Una cedola di 9 centesimi anche per Unicredit
I Certificati del Tesoro zero coupon resistono sul mercato dal 1995 e sono caratterizzati dall’assenza della cedola periodica. La loro durata è molto breve, vanno dai 18 ai 24 mesi e il taglio minimo proposto è di mille euro.
►Fondi di investimento con cedole periodiche
Il loro scopo è quello di finanziare il debito pubblico e infatti l’emissione di questi certificati è a cura del governo. La loro scadenza, tanto per essere chiari, coincide sempre con un giorno lavorativo, ma quanto alla durata, questa può variare, visto che i CTz possono essere riaperti e può essere ridotta la durata originaria del titolo.
I Certificati del Tesoro, di norma, sono emessi nelle aste marginali e sul loro rendimento si paga un’imposta sostitutiva del 12,5 per cento esattamente come i BoT, calcolata sullo scarto di emissione. Rispetto ai Bot la ritenuta non è pagata al momento dell’emissione del titolo ma alla scadenza dello stesso, quindi il prezzo del rimborso è ridotto in misura dell’imposta sostitutiva.