Proprio in queste ore continuano, da parte del Governo, i lavori per la definizione del Def, il documento di Economia e Finanza sulla base del quale dovrà essere impostata, nell’immediato futuro, non solo la Legge di Stabilità, che verrà delineata entro il mese di ottobre, ma anche la politica italiana di respiro un poco più ampio. Nel Def, infatti, troveranno posto tutte quelle indicazioni economiche che struttureranno le scelte politiche dei prossimi mesi.
Def
Le misure per l’aggiornamento del Def e la definizione della Legge di Stabilità
Dal Governo Letta e più esattamente da dipartimento del Tesoro, dalla Ragioneria generale dello Stato e dal dipartimento delle Politiche europee arrivano le prime indicazioni in merito all’aggiornamento del Def, il Documento di Economia e Finanza sul cui testo dovrà basarsi anche la futura Legge di Stabilità, i cui lavori partiranno e dovranno essere completati nel mese di ottobre 2013.
Anche la Camera dà il via libera al Def
Dopo quello di ieri pronunciato dal Senato, è arrivato, anche da parte dell’ Aula della Camera, il via libera al Def, il Documento di economia e finanza che è stato approvato con 419 voti a favore.
> Il Senato dà il via libera al Def
Nella Risoluzione la maggioranza ha così espresso la sua volontà di superare la rigida austerità di bilancio degli ultimi mesi, per aprire verso una politica che ripercorra la strada della crescita e dell’ occupazione. L’ obiettivo del Governo sarà dunque quello di continuare a razionalizzare la spesa pubblica, ma accanto alle misure di contenimento, si troverà anche spazio per accrescere gli investimenti produttivi e per alleggerire la pressione fiscale che al momento grava sulle spalle di famiglie e imprese.
> Dai dividendi dello spread le risorse per l’IMU e la Cig
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni ha quindi ricordato che l’ approvazione del Def da parte del Parlamento è un passo sicuramente importante anche nei confronti degli incontri con Bruxelles che si verificheranno a breve.
Il primo passo, infatti, è comunque costituito dalla chiusura della procedura di disavanzo, ma successivamente ci si dedicherà ad una revisione del Def in relazione anche alle riforme strutturali annunciate dal Governo.
Il Senato dà il via libera al Def
Con questo documento sono stati indicati gli interventi prioritari per il Paese in termini economici e finanziari ed è con questo documento programmatico che l’Italia si presenterà all’Unione Europea. Le novità più importanti di questa versione del Def, rispetto alla prima presentata da Mario Monti, sono sicuramente l’eliminazione dei riferimenti a Silvio Berlusconi e allo stesso Mario Monti e, riguardo a quest’ultimo, anche l’eliminazione dei riferimenti alla politica economica di austerity.
Il nodi fondamentali sui quali si dovrà concentrare la politica economica italiana saranno:
la politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica, i margini di flessibilità finanziaria che si renderanno disponibili con la chiusura della ‘procedura di disavanzo eccessivo’ dovranno essere utilizzati per accrescere gli investimenti produttivi e per attenuare il carico fiscale che attualmente grava sul lavoro, sulle famiglie e sulle imprese.
► Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig
Il neo ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, dopo la chiusura della votazione, che il Def dovrà essere sottoposto ad aggiornamenti periodici in base alle reali esigenze del paese.
Oggi il voto sul Def
E’ previsto per questo pomeriggio il voto per l’ approvazione del Def, il Documento Economico e Finanziario che l’ Italia dovrà presentare a breve al vaglio della Unione Europea.
> Saccomanni conferma la Nota di aggiornamento del Def
Già nella giornata ieri, infatti, il Def è stato presentato, dal Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni alla Camera e in questa occasione lo stesso Ministro ha affermato che, dal punto di vista dell’ attuale Governo, il Documento di economia e finanza non è altro che il primo tassello di una serie di interventi che vedranno come secondo e terzo step l’ emissione di uno specifico provvedimento in merito all’ IMU e in merito alla Cig, la Cassa Integrazione in deroga.
> Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig
E’ infatti atteso, sempre nel questa corso di questa settimana – e si pensa addirittura per giovedì 9 Maggio, l’ emissione di quel decreto legge con cui il Governo Letta autorizzerà in maniera ufficiale la sospensione della rata di Giugno relativa all’ Imposta Municipale e, contemporaneamente, rifinanzierà quel miliardo e mezzo che è necessario per riattivare la Cig.
In seguito, per quanto riguarda gli impegni europei, l’ esecutivo dovrà presentare al Consiglio e alla Commissione Europea un aggiornamento del programma di stabilità che includa anche gli interventi strutturali di riforma che l’ Italia prevede di attuare.
Saccomanni conferma la Nota di aggiornamento del Def
Il neo Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, è stato ascoltato ieri dalle Commissioni speciali di Camera e Senato in merito ai più urgenti problemi economici che travagliano il Paese.
> Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig
Nel corso della seduta il Ministro ha confermato che il Governo inviterà all’ approvazione del Def, il Documento Economico e Finanziario che l’ Unione Europea è in attesa di ricevere e che contiene anche tutti i precedenti provvedimenti presi in materia di IMU – compresa la stabilizzazione dell’ imposta a partire dal 2014 – ma ha anche aggiunto che il Governo stesso presenterà, in tempi utili per la chiusura della procedura di disavanzo eccessivo, la relativa Nota di aggiornamento.
> L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita
Il Governo Letta ha infatti annunciato in questi giorni la sospensione della rata dell’ IMU prevista per giugno e la sua futura rimodulazione: è probabile quindi che i nuovi provvedimenti decisi sul fronte IMU entreranno a far parte del contenuto della Nota.
Ma c’è di più. Il deficit, infatti, sarà costantemente tenuto sotto il 3%, ci saranno interventi per dare ossigeno a famiglie e imprese e si andrà avanti con la spending review per ridurre gli sprechi. Si cercherà, infine, di ridurre la pressione fiscale.