Il Governatore degli USA nei Caraibi rende noto al mono che il Porto Rico è sull’orlo del default esattamente come la Grecia perché ha un debito da 70 miliardi di dollari che non riesce a pagare. Le banche e i fondi hanno anche deciso di non sottoscrivere un nuovo debito, per cui ci sarà una ristrutturazione subitanea. Complicazioni a parte.
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Quali conseguenze per i vecchi tango bond dopo il default dell’Argentina?
In un post pubblicato prima di questo abbiamo visto quali potranno essere le possibili conseguente per coloro che detengono in questo momento titoli argentini ristrutturati, ovvero i tango bond del default, dopo aver aderito, in un periodo compreso tra il 2005 e il 2010 al concambio sui titoli in seguito alla ristrutturazione del debito.
Quali conseguenze per i tango bond ristrutturati dopo il default dell’Argentina?
Lo scorso 30 luglio 2014 l’Argentina, da tempo sulle pagine dei quotidiani finanziari di tutto il mondo per la vicenda dei cosiddetti tango bond, è entrata per la seconda volta in tredici anni in uno stato di default tecnico. Non è infatti riuscita ad onorare gli impegni presi con i creditori internazionali che hanno acquistato i suoi titoli di stato aderendo alla ristrutturazione del debito, dal momento che, non avendo trovato di recente un accordo con i possessori degli hedge fund, i pagamenti sono rimasti bloccati.
Argentina assicura che saranno ripagati i debiti
Il governo dell’Argentina ha intenzione di porre in essere i passi necessari “per pagare il debito ristrutturato in Argentina e sotto la legge argentina”. È quanto ha reso noto il ministro dell’Economia Axel Kicillof, specificando che invece al contrario i ‘fondi avvoltoi’ “no pasaran” e non ce la faranno a “buttare giu la ristrutturazione” già fatta sull’indebitamento.
Argentina, tango Bond storia infinita, Nuovo spettro default
La Corte Suprema americana ha respinto l’appello di Buenos Aires confermando la sentenza precedente che obbliga al pagamento di 1,3 miliardi di dollari agli hedge fund titolari di bond andati in default. Eha stabilito inoltre che i possessori di bond possono far ricorso alle corti americane per costringere l’Argentina a dire dove controlla proprietà nel mondo per facilitare il recupero dei fondi.