Prosegue la battaglia alla deflazione portata avanti dalla Banca centrale europea. Una lotta che, finalmente, sta cominciando a dare i suoi frutti.
Deflazione
Italia resta in deflazione
C’è un leggero miglioramento, ma non basta. L’Italia non riesce ancora a venire dalla tremenda deflazione: i prezzi al consumo hanno fatto registrare un incremento pari allo 0,2% ad aprile su base mensile, rilevando tuttavia una variazione del -0,1% su base annua, la medesima di marzo.
Italia nuovamente in deflazione
L’Italia torna nuovamente a suonare l’allarme deflazione, a seguito degli ultimi dati e delle ultime tendenze di politica economica. La situazione, pertanto, torna ad essere preoccupante.
Ungheria in deflazione, prepara taglio tassi
Crescono le aspettative per un corposo taglio dei tassi in Ungheria, dal momento che la situazione attuale vede il Paese versare in grosse difficoltà.
Verso il Quantitative Easing
L’Europa vive una situazione molto difficile dal punto di vista dell’inflazione. Ed è impossibile non accorgersene. Lo sa bene Mario Draghi, governatore della banca centrale europea che durante il convegno tenutosi ieri nella città di Francoforte ha sottolineato più volte che l’attenzione è alta.
Deflazione, nuovo peggioramento a settembre
Continua a peggiorare la deflazione. L’indice dei prezzi, durante il mese scorso, è sceso di 0,2 punti in percentuale stando al rapporto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Italia ancora in deflazione
Scende dello 0,3 % l’Inflazione nell’area dell’Euro, ma il miglioramento non coinvolge l’Italia che rimane in deflazione. Le stime diffuse da Eurostat sono in linea con le previsioni.
Deflazione, le conseguenze sull’economia Europea
La deflazione, ossia la variazione negativa dei prezzi al consumo, è un forte segno di blocco dell’economia.
Solo accordo tra Francia e Germania salverà l’Europa dalla deflazione
Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, in merito alle attuali affermazioni di Mario Draghi sul bisogno di un allentamento delle politiche di rigore sostiene che «sono state interpretate troppo in una direzione».