Usa, i dati mostrano che migliora l’occupazione

Notizie positive sui dati di occupazione Usa. Nel mese di novembre, negli Stati Uniti sono stati creati +203.000 nuovi posti di lavoro.

 Il dato è stato migliore di quanto prospettato dagli analisti di Bloomberg e di Brefing, che avevano previsto un aumento +185.000 e +188.000 unità, contro il rialzo +200.000 di ottobre.

Quasi 50 mila posti di lavoro disponibili in Italia mentre aumenta la disoccupazione giovanile

 I dati sulla disoccupazione mostrano una situazione allarmante in particolare per quanto riguarda quella giovanile che è sopra il 40%. I giovani italiani faticano a trovare un posto di lavoro, eppure ci sono professioni che nel nostro Paese risultano vacanti. Una indagine di Unioncamere di poco tempo fa parla di 47 mila posti di lavoro disponibili. Quello che manca secondo l’indagine non è la voglia o la disponibilità dei giovani, quanto piuttosto la preparazione in termini di competenze specifiche.

Laurea e lavoro, i migliori indirizzi di studio per trovare subito lavoro

In effetti, i posti di lavoro disponibili riguardano soprattutto il settore tecnico-scientifico. Le imprese cercano quindi personale che non trovano e ci sono molti giovani che vorrebbero ma non riescono ad ottenere un lavoro. Il problema sta quindi soprattutto nel sistema formativo.

Con l’economia e il mondo che sono cambiati verso la tecnologia e l’innovazione in una dinamica globale, in Italia ci sono molti posti di lavoro per esperti di software, analisti programmatori e personale competente nella gestione aziendale. Personale che non si trova facilmente tra i laureati italiani, mentre tra i diplomati sono ricercati e difficilmente trovati sviluppatori di software e assistenti socio-sanitari.

Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

Sempre secondo i dati di Unioncamere i giovani accettano maggiormente il lavoro rispetto a prima e questo è una dimostrazione del fatto che la formazione in Italia non è centrata sulle necessità del mondo del lavoro come rilevano anche le aziende. Il personale con competenze tecniche e scientifiche è carente nel nostro Paese.

Lavoro e cassa integrazione sono sempre emergenze

 Il lavoro è sempre un’emergenza in Italia. Ieri i dati sulla disoccupazione dell’Istat hanno mostrato una condizione stabile e sempre problematica per quella generale e una situazione allarmante per quella giovanile con un giovane su quattro tra i 15 e i 24 anni che non ha un lavoro. La disoccupazione generale è al 12,5% mentre quella giovanile è al 41,2%.

Il tasso di disoccupazione è stabile mentre quello sulla disoccupazione giovanile è in crescita

E anche i numeri sulla cassa integrazione sono preoccupanti e fanno parlare di emergenza. La richiesta di ore di cassa integrazione è in media tre le 80 e le 90 ogni mese. La perdita di reddito è un elemento problematico, con la Cgil che calcola come un totale di 880 milioni di ore di cassa integrazione corrisponde a circa 500 mila lavoratori a zero ore. Il reddito totale che è stato perso corrisponde a circa 3 miliardi e 300 milioni di euro e di 6 mila 600 euro per ogni singolo lavoratore.

Nuovo record disoccupazione, a ottobre sono più di 3 milioni

La richiesta di cassa integrazione è maggiore al nord, compatibilmente con la presenza di più aziende. Al primo posto c’è la Lombardia con 215.750,97 ore, al secondo posto il Piemonte con 102.194.67 ore e al terzo posto il Veneto con 92.284.87 ore. Queste regioni sono quelle più industrializzate del Paese e dimostrano anche la crisi dell’economia in Italia e le problematiche collegate alla produttività.

Per quanto riguarda i settori industriali, la cassa integrazione è maggiormente presente nella meccanica con 289.101.64 ore e riguarda 165.769 lavoratori. Anche nel commercio si registra una richiesta elevata di cassa integrazione con 117.133.452 per 67.164 lavoratori. C’è poi l’edilizia con 103.599.527 ore di cassa integrazione per 59.403 lavoratori.

Nuovo record disoccupazione, ad ottobre sono più di 3 milioni

 Non è certo una novità parlare di disoccupazione in Italia. Il nostro paese è in questa morsa da molto tempo e la situazione politica ed economica non aiuta certo ad incamminarsi sulla via della ripresa.

Continua a crescere così anche ad ottobre 2013 il numero dei disoccupati italiani che ad ottobre 2013, secondo i dati provvisori dell’Istat, si è attestato a 3 milioni 189mila unità. Un numero che non è peggiorato di molto rispetto al mese precedente, ma che se confrontato su base annua si mostra in tutta la sua drammaticità: l’aumento tendenziale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è del 9,9%.

► Disoccupazione al 12,5% nel mese di settembre 2013

A soffrire di più della mancanza di lavoro in Italia sono i giovani: il tasso di disoccupazione giovanile nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni ad ottobre 2013 è stato del 41,2%, una percentuale mai registrata da quando sono state avviate le registrazioni mensili e trimestrali da parte dell’Istat.

► La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE

Anche nella fascia di età tra i 18 e i 29 la situazione non è migliore, nel terzo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione è stato del 28% (+5,2 punti su base annua), con un numero di disoccupati che arriva a toccare 1 milione 68mila unità.

L’Istat, inoltre, rimarca anche che il numero degli scoraggiati è in costante aumento. Gli scoraggiati sono coloro che, pur essendo in età lavorativa o in età di studio, non fanno né l’uno né l’altro né cercano un lavoro, convinti di non riuscire a trovarlo: il loro numero nel terzo trimestre 2013 a 1 milione 901mila, cifra mai registrata prima dall’Istat.

Come funziona e chi potrà avere il reddito minimo garantito

 L’approvazione al Senato con voto di fiducia del maxiemendamento del governo alla Legge di Stabilità contiene il reddito minimo garantito sperimentale. Il fondo sarà finanziato dal taglio delle cosiddette pensioni d’oro, del 6% di quelle che arrivano a 90 mila euro e del 18% di quelle sopra i 193 mila euro.

Il reddito minimo garantito si chiama Sia, Sostegno per l’Inclusione Attiva, e sarà presente in alcune città in modo sperimentale. I sussidi però si basano su pochi fondi e quindi non bisogna illudersi. In totale ci sono 120 milioni di euro per tre anni. In caso di estensione futura del reddito minimo garantito i costi per lo Stato sarebbero di circa 7 miliardi di euro per ogni anno, stando alla stima calcolata dalla commissione del governo.

La disoccupazione europea scenderà al 12,1% nel 2014 per la BCE

 E’ ottimista la Banca Centrale Europea – BCE – in merito alle prospettive di miglioramento del mercato del lavoro europeo. Secondo le ultime stime, infatti, l’Istituto di Francoforte prevede un calo del tasso di disoccupazione europeo al 12,1 per cento per il 2013 e il 2014.

Il Ministero del Lavoro rassicura sulla tempestiva erogazione della Cigd

 Nei giorni appena trascorsi ha trovato ampia risonanza il problema del ritardo, in molte regioni d’Italia, del pagamento della cassa integrazione in deroga, un ammortizzatore sociale di fondamentale importanza in tempi di crisi economica. Numerosi lavoratori italiani si sono infatti trovati a non ricevere più le erogazioni spettanti per diverso tempo, affrontando a livello familiare situazioni anche molto dure. 

Gravi ritardi nel pagamento della cassa integrazione in deroga

 Ancora non ha trovato completa soluzione la gravosa questione della cassa integrazione in deroga emersa nei giorni appena passati. Le richieste dei lavorati italiani che erano in attesa dei sussidi, infatti, in diverse parti d’Italia, non hanno trovato risposta.