In aumento le ore di cassa integrazione e i sottoccupati part-time

 Il Centro studi della Confederazione Nazionale degli Artigiani – Cna – ha previsto che entro la fine del 2013 il numero dei disoccupati italiani potrebbe arrivare a toccare i 3,5 milioni. A giugno 2013 il numero degli italiani senza un lavoro era pari a 3 milioni e 100 mila unità, ma l’ incremento costante delle ore di cassa integrazione non fa ben sperare sull’ evolversi della situazione in senso positivo. 

I disoccupati saranno 3,5 milioni a fine 2013

 Entro la fine del 2013 il numero dei disoccupati italiani potrebbe continuare a salire. Lo prevedono le ultime analisi della Confederazione Nazionale degli Artigiani, che stima che entro la fine di quest’ anno il numero delle persone senza un lavoro potrebbe salire a quota 3,5 milioni.

In Italia ci sarà l’allarme precari

 Il mondo del lavoro è praticamente impazzito. Almeno per quel che riguarda l’Italia dove il premier Letta ha ribadito l’importanza di concentrarsi sui giovani. Per questo sono state pensate delle misure urgenti che dovrebbero far dilagare l’uso del contratto a tempo indeterminato.

Il problema è che nel frattempo continua ad aumentare il tasso di disoccupazione e, secondo la CGIL, ci sarà presto l’allarme precari. Entro la fine dell’anno ci saranno 150 mila persone che potrebbero restare senza lavoro. Il grido lanciato dal sindacato riguarda soprattutto coloro che lavorano nella pubblica amministrazione e non sanno se sarà loro rinnovato il contratto a tempo determinato oppure il Co.Co.Co..

► Allarme CNA sui disoccupati italiani

Alla fine del 2013 moltissimi lavoratori potrebbero restare senza impiego. L’unica notizia buona in questa situazione arriva dal settore dei beni culturali dove si annuncia che ci saranno prestissimo delle nuove assunzioni e dove gli enti si sono impegnati a non licenziare nessuno.

In Italia i postini sono in crisi

Il problema è che chi ha un contratto che scade il 31 dicembre ed ha avuto una proroga del contratto per tre anni consecutivi, è probabile che lascerà il servizio ricoperto nella pubblica amministrazione. L’idea è quella di rivedere lo sblocco dei contratti e rilanciare le assunzioni. Ci sono tra l’altro moltissime persone che pur avendo vinto un concorso, non sono state ancora assunte.

 

Allarme CNA sui disoccupati italiani

 Il premier Letta, in una delle sue prime puntate a Bruxelles, ha ribadito la necessità d’intervenire, di concerto con l’Unione Europea, per la soluzione dei problemi legati alla disoccupazione ed in particolare alla disoccupazione giovanile. L’Europa, da parte sua, ha messo nel bilancio e nel preventivo di spesa, degli interventi che dovrebbero favorire l’impiego di giovani e meno giovani.

In Italia ci sarà l’allarme precari

A giugno, però, stando alle ultime statistiche, è calato sensibilmente il numero dei lavoratori. Coloro che hanno un’occupazione, adesso, sono soltanto 22,5 milioni di persone. Un record negativo che non si registrava dall’inizio del secolo. Sicuramente ha influito parecchio l’uso della Cassa Integrazione.

Le richieste di CI sono cresciute e stando ai conti fatti dall’istituto di previdenza sociale e non solo, si parla di una perdita di 322 mila posti di lavoro. L’istituto nazionale di statistica, comunque, ricorda che sono in crescita anche i lavoratori che hanno un’occupazione part time.

In Italia i postini sono in crisi

Le stime, quindi, si fanno preoccupanti. Alla fine del 2013, infatti, i nostri concittadini disoccupati dovrebbero essere circa 3,5 milioni con un incremento di questa “particolare popolazione” di ben 400 mila unità. Attualmente, infatti i disoccupati sono 3 milioni e 100 mila. La statistica è stata realizzata dal CNA che lancia un vero e proprio allarme.

Per il CNA è importante adesso far ripartire lo sviluppo.

 

Cala la disoccupazione e l’economia americana decolla

 Dalla parte opposta dell’ oceano arrivano segnali positivi per l’ economia americana. Nell’ ultima settimana, infatti, le richieste relative ai sussidi di disoccupazione sono calate a quota 320 mila, con un decremento di 15 mila unità. Il livello di disoccupazione, quindi, negli Stati Uniti sembra per la prima volta essere tornato ai livelli del periodo precedente alla crisi, in cui era stato possibile registrare valori simili.

In Italia i postini sono in crisi

 Il mondo del lavoro, in Italia, sta affrontando un momento di crisi e gli elementi in gioco sono numerosi. Abbiamo le imprese che gravate dalle imposte, faticano ad allocare la produzione, hanno difficoltà ad esportare i prodotti, ad assumere personale e soprattutto giovani.

La cessione del quinto su Poste Italiane

Il tasso di disoccupazione, in Italia, come in Grecia e come anche in Europa, è in aumento e soprattutto in riferimento alle nuove generazioni. In questi giorni, però, pensando all’Italia, viene alla mente soprattutto la situazione dei postini, dei portalettere che tanto hanno caratterizzato il nostro sistema epistolare colorando l’immaginario collettivo.

Uno sguardo più malizioso al mondo dei postini è stato offerto dalla riflessione dei sindacati che si lamentano degli ulteriori tagli di personale che rallentano il servizio mettendo le briglie alla burocrazia e alla società tricolore. La denuncia più esplicita è stata quella della UIL del Lazio che ha voluto mettere le mani nel dramma di Poste Italiane.

I nuovi libretti di risparmio postale

Oggi, infatti, gli uffici postali sono colmi di giacenze e non solo di raccomandate, ma anche di bollette mai recapitate e già scadute, riviste fornite in abbonamento, convocazioni per concorsi pubblici o anche citazioni giudiziarie. Insomma, per colpa dei postini, l’Italia rallenta.

Il taglio di 6000 portalettere, quindi, appare sconsiderato ed è necessario provvedere al più presto alla riorganizzazione del mercato.

Cresce ancora la disoccupazione in Grecia

 La Grecia, fino a qualche settimana fa, era data per salva. La crisi sembra aver lasciato Atene che adesso deve preoccuparsi soltanto del suo rientro sui mercati finanziari. Eppure le condizioni sociali non sono così rassicuranti visto che il mondo del lavoro è bloccato e la disoccupazione continua a crescere.

Schäuble vuole aiutare ancora Atene

L’allarme disoccupazione non è soltanto italiano, visto che anche la Grecia teme per la mancanza di posti di lavoro e ha pochissime speranze per i più giovani. Secondo gli ultimi dati statitici a disposizione, i ragazzi compresi nella fascia d’età 15-24 anni, possono puntare sul settore turistico ma si tratta soltanto di previsioni e speranze.

L’economista greco Varoufakis sulla crisi

La disoccupazione in Grecia, comunque, ha raggiunto il suo tasso record, salendo fino al 27,6 per cento. Il riferimento temporale è al mese di maggio. Da allora 2 cittadini su 3 sono in cerca di una nuova occupazione e per il momento hanno le braccia incrociate.

Il dato più preoccupante, però, è quello relativo ai giovani. In tal caso infatti, per gli under 24, si parla di tasso di disoccupazione al 64,7 per cento.

La Grecia, tra l’altro, dovrebbe avere meno problemi degli altri paese, visto che riceve ancora i fondi di salvataggio internazionali. Le erogazioni di tali fondi vanno avanti dal maggio del 2010 ma la cattiva gestione finanziaria del paese ha lasciato un buco difficile da coprire.

Disoccupati italiani sempre oltre il 12%

 Non accenna a diminuire il numero dei disoccupati italiani, che per il terzo mese consecutivo, a giugno 2013, rimane fisso oltre il 12%. Non risolleva affatto la situazione, del resto, il calo quasi impercettibile dello 0,1 che si è potuto registrare a confronto con il mese di maggio 2013. 

La disoccupazione cresce ancora

 La disoccupazione è ormai considerata una vera e propria piaga sociale e per questo si pensa a strumenti sovranazionali per combattere uno degli ostacoli maggiori allo sviluppo dell’economia moderna. Il tasso di disoccupazione, però, resta alle stelle.

Prepensionamento forzoso e mobilità per gli statali in esubero

L’ultima ricerca a nostra disposizione spiega che il tasso dei disoccupati è rimasto ad un livello superiore al 12 per cento per il terzo mese consecutivo. Rispetto a maggio si può anche parlare di calo ma se poi si prendono in esame i dati su base annua, si scopre che l’indice è in aumento. Il tasso di occupazione, invece è fermo al 55,7 per cento, praticamente il livello minimo mai registrato dalla metà del 2000 fino ad oggi.

In che situazione è la zona euro

Questa situazione accomuna le nazioni che in Europa sono maggiormente in crisi mentre non interessa la Germania dove il tasso di disoccupazione è ai minimi storici. La crisi, ad ogni modo, sembra non lasciare in pace il nostro paese dove i ragazzi e i cittadini in cerca di un’occupazione, a maggio, sono cresciuti dello 0,1 per cento.

Il tasso di disoccupazione giovanile, riferito alla popolazione tra 15 e 24 anni, è cresciuto fino al 39,1 per cento, un aumento dello 0,8% del tasso. Se si considerano gli under25 si scopre che sono alla ricerca di un lavoro ben 642 mila ragazzi.

Regolamento definitivo dell’Inps per gli incentivi all’assunzione di disoccupati over 50

 La Legge Fornero (legge 92/2012) ha introdotto delle agevolazioni, che sono entrate in vigore all’inizio dell’anno, per le aziende e le imprese che assumono disoccupati oltre i 50 anni di età.

In questi ultimi giorni si è  discusso molto per cercare di comprendere come funziona l’accesso alle agevolazioni previste – sconto del 50% del carico contributivo del datore di lavoro per gli assunti over 50 – e chi sono i beneficiari di questo provvedimento.

► Come usufruire degli incentivi Inps per l’assunzione di disoccupati over 50

Qualche giorno fa, con la Circolare 111/2013, l’Inps ha fornito tutti i dettagli relativi.

Nella circolare si legge che potranno accedere al beneficio tutti i datori di lavoro, ivi comprese anche le cooperative che instaurano con soci lavoratori un rapporto di lavoro in forma subordinata e le imprese di somministrazione.

L’Inps ha fissato in 18 mesi la durata massima dell’agevolazione in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato e in 12 mesi quella per i contratti a termine, sia full time che part time.

 Chi può usufruire degli incentivi Inps per l’assunzione di disoccupati over 50

Rimangono fuori dall’accesso alle agevolazioni per l’assunzione di disoccupati over 50, come precisa la Circolare dell’Inps, i rapporti di lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio.

La richiesta dell’incentivo va fatta per via telematica attraverso il modulo 92-2012 che sarà a breve disponibile sul sito dell’Inps e può essere fatta per tutti i rapporti di lavoro iniziati dopo il 1 gennaio 2013.