La banca inglese Barclays potrebbe “tagliare” 7.500 posti di lavoro nella banca d’investimenti e migliorare la sua unità di titoli. Lo dice un Rapporto della Sanford C. Bernstein.
Disoccupazione
Confermato dall’Istat il recupero dell’inflazione ad aprile
L’andamento dei prezzi fa sì che l’Italia possa allontanarsi dalla pericolosa soglia che l’avrebbe portata alla deflazione. Ora bisogna verificare se il dato di aprile non sia stato “falsato” dalle festività pasquali tanto da far ricadere il Paese nell’incubo della deflazione già a iniziare da maggio. Su questo, vigila attentamente anche la Bceche paventa un calo dei prezzi, con un euro troppo forte, ed è per questo pronta ad agire.
Esodati, le soluzioni sopo l’ultima riunione delle Commisioni
Il 7 maggio si è tenuto il tanto atteso tavolo tecnico tra Ministero del Lavoro, Commissioni parlamentari ed Inps, riunito per discutere sulla questione esodati e tentare di dare risposte concrete per soluzioni definite per questa folta platea di lavoratori in enorme difficoltà e al fine di eludere che si allarghi ancor di più. Del resto, al momento si parla di numeri ancora incerti ma che potrebbero essere molto alti, cosa che spinge quindi il governo a stringere i tempi per chiudere questa partita che potrebbe, se no, diventare più grave di quanto già lo sia.
Electrolux, ancora tensioni tra sindacati e azienda
Il contrasto tra i sindacati fa sì che l’azienda Electrolux ne approfitta per interrompere le trattative. Sulla proposta avanzata dalla Fiom Cgil di modificare il salario per tenere le pause nel lavoro hanno contestato la Fim Cisl e la Uilm Uil, per cui la trattativa è stata prima sospesa e poi interrotta dall’azienda, vista la mancata intesa all’interno della delegazione sindacale. Intanto nelle fabbriche del gruppo sono cominciati scioperi ed assemblee.
Bankitalia, spiega i motivi della ripresa lenta
Bankitalia nel suo consueto Bollettino economico dice: «i segnali di una lenta estensione della ripresa» ci sono, ma l’economia «resta fragile». E un economista di Confindustria: «arrivano dati buoni, che fanno ben sperare – dice – e poi subito dopo ecco due-tre numeri negativi. Che ti gelano ogni entusiasmo».