Le condizioni dell’occupazione femminile in Italia non sono purtroppo rosee secondo l’ultimo rapporto stilato da Confartigianato sulla questione. Anzi, in un periodo di crisi economica è possibile dire che la condizione delle donne lavoratrici abbia subito anche un graduale peggioramento.
Donne
Aumenta l’occupazione femminile anche se gli stipendi sono ancora bassi
Sono sempre di più le donne italiane ad avere un posto di lavoro. Negli ultimi cinque anni, infatti, tra il 2008 e il 2012, il numero delle donne italiane occupate è aumentato di 122 mila unità, così come indica una recente indagine compiuta da Repubblica sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Stando ai dati risultanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2007 – 2001, dunque, il numero delle contribuenti italiane è cresciuto di uno 0,6%.
Come accedere agli incentivi per l’occupazione femminile
Con la Riforma Fornero sono stati previsti degli incentivi alle aziende che assumono donne disoccupate da almeno sei mesi, che consistono in uno sgravio contributivo del 50%.
L’accesso agli incentivi è sottoposto al possesso di determinati requisiti sia da parte dell’azienda che assume sia da chi è assunto, che sono stati definitivamente definiti dal Governo con la pubblicazione della nota 43956 del 26 giugno 2013, la quale specifica quali sono i settori interessati.
► Come usufruire degli incentivi Inps per l’assunzione di disoccupati over 50
I settori interessati agli incentivi per l’occupazione femminile
Potranno accedere agli sgravi contributivi previsti dalla Riforma Fornero come incentivo all’occupazione femminile solo le aziende e le imprese il cui settore i attività sia caratterizzato da un tasso di disparità occupazionale tra uomo e donna superiore di almeno il 25% della media nazionale calcolata sui parametri forniti dall’Istat relativi all’anno 2011.
► Requisiti per le agevolazioni all’assunzione di donne disoccupate over 50
I requisiti per l’accesso agli incentivi all’occupazione femminile
Gli incentivi saranno concessi solo alle aziende e alle imprese che, oltre a rientrare nei settori sopra definiti, assumo donne:
1. di qualsiasi età, residenti in area svantaggiata e prive di occupazione regolarmente retribuita da almeno dei mesi;
2. di qualsiasi età e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.
► I requisiti per l’accesso alle agevolazioni per l’assunzione di giovani disoccupati
La durata degli incentivi
Ricordiamo, inoltre, che la durata degli sgravi contributivi per le aziende è definita in base al tipo di contratto di assunzione:
– 12 mesi per i contratti a termine e somministrazione;
- – 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e
per i contratti a termine trasformati in rapporti a tempo indeterminato.
Comunicazioni sugli Incentivi INPS per giovani e donne
Attraverso il messaggio n. 8820 del 30/05/2013 emesso dall’ INPS, l’ Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha illustrato le modalità di fruizione dell’incentivo da parte dei datori di lavoro autorizzati a fruire dei benefici concessi in prima istanza attraverso il Decreto Interministeriale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 5 ottobre 2012 e regolati, in seconda istanza, secondo quanto previsto dalla circolare INPS n. 122 del 17 ottobre 2012.
> Incentivi per chi assume i manager disoccupati over 50
All’ interno delle suddette modalità di fruizione, l’ INPS ha quindi inserito anche informazioni in merito alle procedure che i datori di lavoro ammessi alla fruizione dei benefici dovranno utilizzare per eventuali comunicazioni con l’ Istituto stesso.
> Quali sono gli incentivi fiscali per le aziende in caso di assunzione di personale?
L’ INPS prescrive dunque che, per eventuali comunicazioni in merito a questi incentivi, i datori di lavoro che operano con il sistema Uniemens dovranno avvalersi della funzionalità “Contatti” presente all’ interno del Cassetto previdenziale aziende, avendo cura di selezionare nel campo OGGETTO la voce “Incentivo assunzione donne e giovani – DM 05.10.2012”.
Queste sono dunque le modalità di comunicazione previste per gli aventi diritto, mentre per le Sedi periferiche è stato istituito anche un contatto email.
Decreto Ministeriale sugli Incentivi INPS del 17/10/2012
Il 17 ottobre 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 il Decreto del Interministeriale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze – sull’ istituzione del Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitativi dell’occupazione giovanile e delle donne, il quale ha appunto istituito l’ esistenza di un fondo che ammonta a oltre 230 mila euro per l’ erogazione di incentivi straordinari destinati alla stabilizzazione lavorativa di giovani con una età fino a 29 anni e di donne di qualsiasi età.
Incentivi INPS per la stabilizzazione di giovani under 30 e donne
Il 17 ottobre 2012 per mezzo della circolare n. 122 l’ INPS, l’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha chiarito la disciplina che regola e le modalità di fruizione degli incentivi straordinari messi dallo Stato a disposizione per la creazione di rapporti di lavori stabili o di durata ampia a favore di giovani con una età inferiore ai 30 anni e di donne di qualsiasi età.
> Incentivi per chi assume i manager disoccupati over 50
La circolare INPS n. 122 del 17 ottobre 2012 recepisce e fa dunque seguito a quanto previsto dal Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 5 ottobre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17 ottobre 2012.
> Quali sono gli incentivi fiscali per le aziende in caso di assunzione di personale?
Nello specifico, dunque, le modalità di fruizione degli incentivi da parte dei lavoratori autorizzati sono state poi precisate all’ interno di un altro comunicato dell’ INPS, il messaggio n. 8820 del 30/05/2013.
Il messaggio dell’ INPS, infatti, comunica che sono stati ammessi a fruire degli incentivi messi a disposizione dallo Stato, secondo l’ ordine cronologico di presentazione delle domande, i datori di lavoro che abbiano preventivamente inoltrato la debita istanza e le relative dichiarazioni di responsabilità richieste, e illustra le modalità di comunicazione dell’ ammissione stessa.
Il manager inglese più pagato è una donna
L’ universo femminile sfonda il mondo anglosassone del business. Merito di Angela Ahrendts, l’ amministratore delegato della Burberry, il noto brand del lusso, che nel 2012 è stata dichiarata il manager più pagato dell’ anno, superando brillantemente i colleghi maschi.
> Dove vivono i più ricchi del mondo
Per il Regno Unito questa è una novità assoluta, dal momento che, prima di ora, una donna non era mai stata sulla vetta della classifica degli ad più pagati della nazione. Ma la Ahrendts, l’ anno scorso, ha incassato circa 20 milioni di euro – cioè 16,9 milioni di sterline – superando di 5 milioni il secondo della lista.
Quasi 25 mila contratti attivati grazie al Fondo under 29
Arriva in questi giorni una buona notizia per l’ occupazione italiana e per il mercato del lavoro in generale. Una nota del Ministero del lavoro ha infatti comunicato che, grazie al passato stanziamento di quei 232 milioni di euro del Fondo straordinario per l’ occupazione di giovani sotto i 30 anni e di donne di qualsiasi età, è stato possibile attivare un totale di quasi 25 mila contratti.
Imprenditoria femminile in calo
Se per il mercato del lavoro, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in altri articoli pubblicati in precedenza, le statistiche relative al mese di marzo sono state purtroppo negative, perché i livelli delle retribuzioni sono rimasti fermi ai valori del mese precedente, anche per quanto riguarda il fronte dell’ imprenditoria, e dell’ imprenditoria femminile in particolare, non sono certo positive.
> Le retribuzioni a marzo 2013
L’ “Indagine Congiunturale sulle micro e piccole imprese femminili”, realizzata dalla Rete Imprese Italia Imprenditoria Femminile, ha diffuso, infatti, i dati relativi alla situazione delle imprese gestite da donne in Italia nel corso del primo trimestre del 2013.
Ne è risultato che rispetto all’ ultimo trimestre dell’ anno passato è diminuita – dal 12,6% al 10,5% – la percentuale di imprenditrici che si sono rivolte ad un istituto di credito per avere un finanziamento per la propria azienda.
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Sono contestualmente aumentate, inoltre, le aziende rosa che sono non riuscite ad ottenere il credito richiesto, passate, sempre nell’ ultimo trimestre del 2013, dal 54% al 62%. Le imprenditrici che hanno visto invece accolte le loro richieste di finanziamento sono infine passate dal 23,8% al 17%.
La statistica denuncia quindi una non facile situazione di accesso al credito per tutto il comparto dell’imprenditoria femminile.